- Cos’è la cefotaxima
- A cosa serve la cefotaxima
- Come si somministra la cefotaxima
- Effetti collaterali della cefotaxima
- Controindicazioni e precauzioni
- Resistenza batterica e uso appropriato
La cefotaxima è un antibiotico appartenente alla classe delle cefalosporine di terza generazione, ampiamente utilizzato per il trattamento di infezioni batteriche gravi. Grazie al suo ampio spettro d’azione, è efficace contro numerosi ceppi batterici, compresi quelli resistenti ad altri antibiotici di prima linea.
Cos’è la cefotaxima
↑ topLa cefotaxima è un antibiotico β-lattamico che agisce interferendo con la sintesi della parete cellulare batterica, causando la morte dei microrganismi patogeni. È somministrata per via parenterale, principalmente attraverso iniezioni intramuscolari o endovenose.
Struttura e caratteristiche farmacologiche
↑ topLa molecola di cefotaxima presenta una struttura chimica che le consente di resistere all’azione delle β-lattamasi, enzimi prodotti da alcuni batteri per inattivare gli antibiotici. Questa caratteristica la rende particolarmente utile nelle infezioni da batteri gram-negativi resistenti.
Differenze rispetto ad altre cefalosporine
↑ topRispetto alle cefalosporine di generazioni precedenti, la cefotaxima offre:
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Maggiore attività contro batteri gram-negativi
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Migliore penetrazione nei tessuti, incluso il sistema nervoso centrale
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Maggiore resistenza all’inattivazione da parte delle β-lattamasi.
A cosa serve la cefotaxima
↑ topLa cefotaxima è indicata nel trattamento di diverse infezioni batteriche, soprattutto in contesti ospedalieri.
Principali indicazioni terapeutiche
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Infezioni respiratorie gravi: polmoniti, bronchiti acute complicate
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Infezioni urinarie complicate: pielonefriti, prostatiti batteriche
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Infezioni addominali: peritoniti, infezioni intra-addominali post-operatorie
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Meningiti batteriche: grazie alla buona penetrazione nel liquido cerebrospinale
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Infezioni ginecologiche: endometriti, malattia infiammatoria pelvica
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Sepsi e batteriemie: infezioni sistemiche gravi.
Inoltre, viene spesso utilizzata nel trattamento empirico di infezioni in pazienti immunodepressi o in contesti in cui si sospettano ceppi batterici resistenti.
Uso pediatrico
↑ topLa cefotaxima è ampiamente impiegata anche in ambito pediatrico, soprattutto per il trattamento di meningiti neonatali e infezioni gravi nei bambini.
Come si somministra la cefotaxima
↑ topLa cefotaxima viene somministrata esclusivamente per via parenterale, poiché non è assorbita per via orale.
Modalità di somministrazione
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Iniezione endovenosa diretta: somministrazione lenta in pochi minuti
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Infusione endovenosa: diluita in soluzione fisiologica o glucosata, somministrata nell’arco di 30-60 minuti
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Iniezione intramuscolare: possibile ma meno utilizzata per infezioni gravi.
La posologia varia in base al tipo e alla gravità dell’infezione, all’età del paziente e alla sua funzionalità renale.
Dosaggi indicativi
↑ topNegli adulti, la dose usuale varia tra 1-2 g ogni 8-12 ore, mentre nei casi più gravi si possono somministrare fino a 12 g al giorno suddivisi in più dosi. Nei neonati e nei bambini la dose viene calcolata in base al peso corporeo.
Effetti collaterali della cefotaxima
↑ topCome tutti i farmaci, anche la cefotaxima può causare effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti li manifestino.
Reazioni comuni
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Reazioni locali nel sito di iniezione (dolore, infiammazione)
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Alterazioni transitorie degli esami di funzionalità epatica
Reazioni più gravi
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Reazioni allergiche, incluse anafilassi
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Colite pseudomembranosa da Clostridioides difficile
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Neutropenia, trombocitopenia
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Convulsioni, in particolare in pazienti con insufficienza renale o dosaggi elevati.
È importante segnalare tempestivamente qualsiasi sintomo sospetto al medico curante.
Controindicazioni e precauzioni
↑ topLa cefotaxima è generalmente ben tollerata, ma presenta alcune controindicazioni e situazioni in cui è necessaria particolare cautela.
Controindicazioni
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Ipersensibilità nota alle cefalosporine o ad altri antibiotici β-lattamici
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Reazioni allergiche gravi pregresse a penicilline.
Precauzioni d’uso
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Insufficienza renale: può essere necessario un aggiustamento della dose
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Gravidanza e allattamento: l’uso deve essere valutato dal medico
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Monitoraggio ematologico in caso di trattamenti prolungati.
In caso di trattamenti prolungati, è consigliabile monitorare regolarmente la funzionalità renale, epatica ed ematologica.
Resistenza batterica e uso appropriato
↑ topL’uso inappropriato degli antibiotici, compresa la cefotaxima, può favorire l’insorgenza di ceppi batterici resistenti.
Strategie per un uso responsabile
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Utilizzare la cefotaxima solo su prescrizione medica
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Rispettare dosi e tempi indicati
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Non interrompere la terapia prima del termine, anche se i sintomi migliorano
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Non utilizzare antibiotici destinati ad altri pazienti.
Un uso corretto degli antibiotici contribuisce a preservare l’efficacia dei trattamenti disponibili contro le infezioni batteriche.