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Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Cefacloro monoidrato: cos’è, a cosa serve e come si assume

Il cefacloro monoidrato è un antibiotico della classe delle cefalosporine di seconda generazione, efficace contro numerose infezioni batteriche respiratorie, urinarie e cutanee.

cefacloro monoidrato

Il cefacloro monoidrato è un antibiotico semisintetico appartenente al gruppo delle cefalosporine di seconda generazione, farmaci β-lattamici caratterizzati da un ampio spettro d’azione contro batteri Gram-positivi e Gram-negativi. La sua formulazione in monoidrato ne facilita la somministrazione orale, rendendolo adatto al trattamento ambulatoriale di diverse infezioni batteriche comuni.

Cos’è il cefacloro monoidrato

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Il cefacloro è un derivato della cefalosporina, progettato per essere più resistente alle β-lattamasi rispetto ai composti di prima generazione. La forma monoidrata è quella utilizzata nelle compresse e capsule ad uso orale, per facilitarne stabilità e assorbimento.

Meccanismo d’azione

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Il cefacloro inibisce la sintesi della parete cellulare batterica, legandosi alle penicillin-binding proteins (PBP). Questo porta alla lisi cellulare e alla morte del microrganismo. È attivo contro streptococchi, stafilococchi (non produttori di penicillinasi), Escherichia coli, Klebsiella, Proteus mirabilis, Haemophilus influenzae e altri patogeni delle vie respiratorie e urinarie.

A cosa serve il cefacloro monoidrato

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Il cefacloro è indicato nel trattamento di infezioni lievi o moderate sostenute da batteri sensibili. Viene prescritto in ambito territoriale, soprattutto in pediatria e medicina generale.

Principali indicazioni

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L’uso è particolarmente frequente in ambito pediatrico, grazie al buon profilo di tollerabilità e alla disponibilità in sospensioni orali.

Posologia e modalità d’assunzione

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Il cefacloro monoidrato è disponibile in compresse, capsule e sospensioni orali. La somministrazione avviene per via orale, con o senza cibo, generalmente ogni 8 o 12 ore a seconda della formulazione e della gravità dell’infezione.

Dosaggio standard

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  • Adulti e adolescenti: 250-500 mg ogni 8 ore

  • Bambini: 20-40 mg/kg/die suddivisi in 2-3 somministrazioni

  • Infezioni più gravi: fino a 1 g ogni 8 ore, sotto controllo medico.

Il trattamento ha generalmente una durata di 7-10 giorni, ma può variare in base alla risposta clinica.

Effetti collaterali del cefacloro monoidrato

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Il profilo di sicurezza del cefacloro è buono, ma può comunque provocare reazioni avverse, soprattutto di tipo gastrointestinale e cutaneo.

Effetti indesiderati comuni

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Reazioni avverse più rare

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In caso di reazione allergica, la terapia deve essere interrotta immediatamente e valutata una terapia alternativa.

Controindicazioni e precauzioni

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Il cefacloro non deve essere utilizzato in pazienti con ipersensibilità alle cefalosporine o ad altri antibiotici β-lattamici.

Controindicazioni

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  • Allergia nota a cefalosporine o penicilline

  • Storia di reazioni anafilattiche a β-lattamici

  • Allattamento: può passare nel latte materno.

Precauzioni d’uso

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  • In caso di funzionalità renale ridotta, valutare l’aggiustamento della posologia

  • Sorvegliare l’eventuale comparsa di diarrea persistente

  • Evitare l’uso prolungato o ripetuto per prevenire lo sviluppo di resistenze batteriche

In pazienti con anamnesi allergica complessa, è consigliabile optare per un test di tolleranza o scegliere un antibiotico non β-lattamico.

Resistenza e uso responsabile

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L’utilizzo inappropriato del cefacloro, come di tutti gli antibiotici, può favorire l’emergere di ceppi resistenti, riducendo l’efficacia terapeutica futura.

Raccomandazioni

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  • Utilizzare solo in presenza di prescrizione medica, dopo conferma clinica o microbiologica dell’infezione

  • Non interrompere il trattamento prima del termine, anche in caso di miglioramento

  • Evitare l’automedicazione e la conservazione di antibiotici “per uso futuro”