Mirtazapina: a cosa serve, effetti collaterali e controindicazioni

Antidepressivo atipico indicato per il trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, migliora l’umore, il sonno e l’appetito, ma va usata con cautela per via dei possibili effetti collaterali e interazioni farmacologiche.

Mirtazapina: a cosa serve, effetti collaterali e controindicazioni

La mirtazapina è un farmaco antidepressivo atipico appartenente alla classe degli antagonisti presinaptici. Agisce aumentando il rilascio di alcuni neurotrasmettitori, come serotonina e noradrenalina, grazie al blocco dei recettori presinaptici.

La mirtazapina è efficace nel trattamento della depressione maggiore e di alcuni disturbi d’ansia. Risulta particolarmente indicata per pazienti che necessitano di un miglioramento rapido dell’umore e che presentano anche difficoltà nel sonno, grazie al suo effetto sedativo.

A cosa serve la mirtazapina

La mirtazapina è prescritta principalmente per:

  • depressione maggiore. Migliora i sintomi depressivi, quali umore depresso, perdita di interesse, affaticamento e alterazioni del sonno.
  • Disturbi d’ansia. Aiuta a ridurre i sintomi ansiosi in pazienti affetti da disturbo d’ansia generalizzata o da altri disturbi correlati.
  • Insonnia. Grazie al suo effetto sedativo, viene utilizzata in pazienti con difficoltà ad addormentarsi o a mantenere un sonno continuo.
  • Disturbi post-traumatici e fobie sociali. In alcuni casi, la mirtazapina è impiegata come parte del trattamento per migliorare l’umore e ridurre l’ansia.

Questo farmaco può essere utilizzato sia in monoterapia che in associazione ad altri antidepressivi, a seconda della gravità della condizione e della risposta del paziente.

Dosaggio e modalità di somministrazione

Il dosaggio della mirtazapina è personalizzato in base alla gravità della depressione e alla tolleranza del paziente.

  • Dose iniziale: di solito si inizia con 15-30 mg al giorno, da assumere alla sera per sfruttare l’effetto sedativo.
  • Aumento graduale: in base alla risposta terapeutica, la dose può essere aumentata fino a 45-60 mg al giorno.
  • Forma di somministrazione: è disponibile in compresse da 15 mg, 30 mg, 45 mg e 60 mg, da assumere intere con un bicchiere d’acqua, preferibilmente alla sera, dato il suo effetto sedativo.

È importante seguire attentamente le indicazioni del medico e non modificare la dose senza consultarlo, poiché un incremento o una sospensione improvvisa potrebbero causare sintomi di astinenza o peggioramento dei sintomi.

Benefici della mirtazapina

La mirtazapina offre diversi benefici.

  • Miglioramento dell’umore. Agendo sui livelli di serotonina e noradrenalina, allevia i sintomi depressivi e migliora l’energia e la motivazione.
  • Effetto sedativo. Aiuta a regolare il sonno nei pazienti con insonnia associata alla depressione, favorendo un riposo ristoratore.
  • Riduzione dell’ansia. Il farmaco può ridurre i sintomi ansiosi, contribuendo a una maggiore stabilità emotiva.
  • Miglioramento dell’appetito.  A differenza di alcuni antidepressivi, la mirtazapina tende ad aumentare l’appetito, il che può essere utile in pazienti con perdita di peso dovuta alla depressione.
  • Basso rischio di effetti collaterali extrapiramidali. Rispetto ad altri antidepressivi, la mirtazapina ha un profilo di sicurezza favorevole per quanto riguarda i disturbi del movimento.

Effetti collaterali della mirtazapina

La mirtazapina, sebbene ben tollerata, può causare alcuni effetti collaterali.

  • Aumento di peso: l’effetto sedativo e l’aumento dell’appetito possono portare a un incremento di peso, soprattutto con dosi elevate.
  • Sedazione: la sonnolenza è un effetto comune, motivo per cui il farmaco viene solitamente assunto alla sera.
  • Bocca secca: un effetto indesiderato frequente che può essere gestito aumentando l’assunzione di liquidi.
  • Stipsi: alcuni pazienti possono manifestare difficoltà a mantenere un transito intestinale regolare.
  • Effetti ormonali: in rari casi, possono verificarsi alterazioni dell’umore come agitazione o, al contrario, eccessiva sedazione.

In caso di effetti collaterali gravi o persistenti, è fondamentale consultare il medico per eventuali aggiustamenti del dosaggio.

Interazioni farmacologiche

La mirtazapina può interagire con altri farmaci, aumentando il rischio di effetti indesiderati.

  • Alcol e sedativi: l’assunzione concomitante può intensificare l’effetto sedativo, portando a eccessiva sonnolenza o sedazione profonda.
  • Inibitori della monoamino ossidasi (IMAO): la combinazione può portare a reazioni avverse gravi, pertanto è fondamentale evitare l’assunzione simultanea.
  • Farmaci che influenzano il metabolismo epatico: poiché la mirtazapina viene metabolizzata nel fegato, l’uso di inibitori o induttori degli enzimi CYP può alterarne i livelli plasmatici.
  • Altri antidepressivi: l’associazione con altri antidepressivi o farmaci serotoninergici deve essere monitorata attentamente per evitare il rischio di sindrome serotoninergica.

È essenziale comunicare al medico tutti i farmaci e gli integratori assunti per evitare interazioni potenzialmente pericolose.

Controindicazioni e precauzioni

La mirtazapina non è adatta a tutti e presenta alcune controindicazioni.

  • Ipersensibilità: è controindicata in pazienti noti allergici al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Uso in gravidanza e allattamento: il farmaco va usato con cautela, poiché i dati sull’effetto sul feto sono limitati; il medico valuterà il rapporto rischio-beneficio.
  • Disturbi epatici gravi: poiché la mirtazapina viene metabolizzata nel fegato, pazienti con insufficienza epatica devono essere monitorati attentamente.
  • Interazione con IMAO: la combinazione è controindicata a causa del rischio di reazioni avverse gravi.

Inoltre, i pazienti con una storia di disturbi convulsivi o con condizioni cardiovascolari gravi devono essere valutati attentamente prima dell’inizio del trattamento.