Ipocondria: significato, sintomi e cure

L'ipocondria, o disturbo da ansia di malattia, può compromettere in modo significativo la qualità di vita di chi ne è affetto. Vediamo come curare questo disturbo.

Ipocondria: significato, sintomi e cure

L’ipocondria è la paura eccessiva e infondata di avere o contrarre malattie gravi, e si manifesta con una costante preoccupazione per le proprie condizioni di salute.

Queste ultime diventano l’argomento principale di conversazione nei contesti più svariati, da quello sociale fino all’ambiente di lavoro. Vivere nella paura o nella convinzione di essere malati nonostante le rassicurazioni mediche e l’esito negativo degli accertamenti può avere conseguenze significative sulla propria vita.

In questo articolo vediamo in che cosa consiste l’ipocondria, quali sono i sintomi, le possibili cause, le strategie per affrontarla.

Prenota una sedutaPrenota una seduta

Cos’è la ipocondria? Significato e definizione

L’ipocondria, detta anche disturbo d’ansia da malattia (DAM) o patofobia, è una condizione psicologica caratterizzata da una preoccupazione persistente e sproporzionata di avere una malattia grave, anche senza reali prove cliniche.

Chi ne soffre tende a interpretare sensazioni corporee comuni, come dolori lievi o battito accelerato, come segnali di patologie gravi. Nonostante visite e rassicurazioni mediche, l’ansia rimane centrale nella vita quotidiana, concentrandosi su un organo specifico o variando tra diverse malattie.

Si tratta di un disturbo psicosomatico che, nel tentativo di gestire lo stress, alimenta un circolo vizioso di ansia e malessere.

Significato etimologico del termine ipocondria

Il termine ipocondria deriva dal greco antico hypochondria, che può essere tradotto con l’espressione “sotto le cartilagini”. Letteralmente si traduce con “sotto il condro”, ovvero sotto lo sterno e le costole.

Nella medicina greca, il termine si riferiva alla regione anatomica sotto il diaframma, nella quale si pensava avessero origine certi disturbi fisici e umorali, come malinconia e ansia.

Quanta gente soffre di ipocondria?

Si stima che l’ipocondria colpisca fino al 5% della popolazione mondiale, senza differenze tra uomini e donne. Può esordire a qualsiasi età, ma è più frequente nella prima età adulta

Nella maggior parte dei casi è un disturbo cronico: raramente si ha una remissione completa, mentre più spesso i sintomi tendono ad alternare periodi di scomparsa e ricomparsa.

Quali sono le cause dell’ipocondria?

Le cause dell’ipocondria possono affondare le proprie radici nell’infanzia e riguardare una eventuale malattia pregressa grave, non solo propria, ma anche di un membro della famiglia o una persona cara. 

La fobia delle malattie, in particolare, può esplodere in seguito a lutti che fanno da innesco e determinano l’insorgere delle manifestazioni sintomatologiche tipiche del disturbo.

Un’altra possibile causa potrebbe essere ricercata in alcuni tratti del carattere e, in particolare, nella maggiore predisposizione a focalizzarsi troppo su ogni singolo segnale del proprio corpo.

Quali sono i sintomi dell’ipocondria?

La persona che soffre di ipocondria attua dei comportamenti basati sulla percezione di presunte patologie. È possibile dunque distinguere, sul piano descrittivo, tra sintomi fisici e sintomi psicologici che concorrono a delineare il comportamento di chi soffre di ansia da malattia.

Sintomi fisici

I sintomi percepiti dall’ipocondriaco possono variare da dolori generici ad alterazioni delle funzioni corporee. Spesso sono legati all’ansia, privi di una chiara causa organica e amplificati dall’eccessiva attenzione al proprio corpo.

Sintomi fisici Descrizione
Dolori generici e diffusi Mal di testa, dolori muscolari o articolari che vengono percepiti come segnali di gravi patologie.
Alterazioni nelle funzioni corporee Come battito cardiaco accelerato (tachicardia), difficoltà respiratorie o disturbi digestivi, spesso interpretati come segnali di problemi cardiaci, polmonari o gastrointestinali.
Sensazioni corporee vaghe Come intorpidimenti, formicolii, stanchezza cronica o sensazione di pressione, attribuiti a malattie neurologiche o sistemiche.

Sintomi psichici

I sintomi psicologici svolgono un ruolo centrale per il soggetto ipocondriaco.

Sintomi Descrizione
Ansia intensa Persistente e sproporzionata, spesso concentrata su una specifica malattia (ad esempio, cancro o problemi cardiaci).
Ruminazione Pensieri ossessivi sulla propria salute, con difficoltà a distrarsi o a razionalizzare le paure.
Paura della malattia Timore persistente di essere gravemente malati, anche in assenza di sintomi o dopo aver ricevuto rassicurazioni mediche.
Depressione In alcuni casi, la continua preoccupazione per la salute può portare a sentimenti di impotenza e disperazione.
Bassa autostima Il soggetto spesso vede la propria immagine di sé dominata dal ruolo di malato.

Come capire se un ipocondriaco si ammala davvero?

L’ipocondria, come si è visto, è un disturbo psicosomatico in cui sintomi legati a stress e ansia vengono interpretati come segni di malattia. Come è quindi possibile capire quando un soggetto ipocondriaco è realmente malato? 

La difficoltà principale è distinguere i disturbi reali da quelli indotti dalla mente, motivo per cui serve sempre una valutazione medica obiettiva. Alcuni studi, come una ricerca dell’Università di Bergen, mostrano inoltre che l’ansia tipica degli ipocondriaci può aumentare il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.

Conseguenze sulla quotidianità

L’ipocondria può trasformarsi in una vera e propria fobia e diventare il fulcro della vita quotidiana, fino a dominare le conversazioni o fungere da risposta allo stress emotivo. Le conseguenze si riflettono sulle relazioni sociali, spesso compromesse da richieste di attenzioni speciali, e sulla vita familiare, dove il benessere dell’ipocondriaco tende a monopolizzare l’attenzione.

Anche in ambito lavorativo le preoccupazioni costanti per la salute possono ridurre la concentrazione e, nei casi più gravi, compromettere le performance fino a generare un forte disagio emotivo.

Prenota una sedutaPrenota una seduta

Come si può affrontare l’ipocondria?

Il trattamento dell’ipocondria inizia con un percorso di psicoterapia, in particolare con la psicoterapia cognitivo-comportamentale, ritenuto tra i più efficaci.

L’obiettivo è spezzare il circolo vizioso generato dall’ansia di malattia, aiutando il paziente a modificare pensieri e comportamenti disfunzionali. Superare il disturbo non è semplice, poiché la difficoltà maggiore sta nelle convinzioni del paziente, spesso restio ad accettare l’origine psicologica dei sintomi. Il primo passo è fargli comprendere che le sue paure, pur intense, non hanno un reale fondamento.

Quali farmaci per l’ipocondria?

Il percorso psicoterapeutico può essere affiancato dal trattamento farmacologico. Per quest’ultimo, però, le difficoltà restano le stesse. Bisogna, infatti, convincere il paziente ad assumere farmaci che potrebbe ritenere dannosi per la salute e non utili a superare la propria condizione. In ogni caso, i farmaci generalmente prescritti sono antidepressivi come:

La terapia viene modulata in base alla severità della condizione psicopatologica. Nelle forme lievi risulta sufficiente, nella maggior parte dei casi, la somministrazione di benzodiazepine. Tuttavia, non si tratta di una terapia specifica per l’ipocondria. Risulta utile per lo più ad alleviare i sintomi sul breve termine come l’ansia.