Cerca nel sito
Chiudi

La melanconia (melancolia)


La melanconia (anche nota come melancolia) corrisponde a una sindrome affettiva (disturbo psichiatrico) caratterizzata da una tristezza morbosa e ostinata (non dipendente da fattori esterni), un profondo senso di avvilimento e sfiducia (che paralizza ogni singola azione), un pessimismo invincibile.

Cos'è la melanconia?

Con il termine melancolia (o melanconia) si intende una condizione caratterizzata da una grave depressione che si manifesta con la perdita del piacere in tutte le attività, a partire dal risveglio di prima mattina, seguito da una notevole agitazione o rallentamento nelle attività, grave anoressia con perdita di peso, intensificazione dei sintomi alla mattina e sensi di colpa eccessivi o non appropriati. Alla condizione di melanconia si associano:

  • Depressione: sindrome psichiatrica caratterizzata da una riduzione del tono dell’umore, espressa con sentimenti di avvilimento doloroso, diminuzione dell’autostima, difficoltà di pensiero e rallentamento psicomotorio o agitazione. Possono inoltre essere presenti disturbi del sonno e dell’appetito, variazioni del peso corporeo e tendenze suicide
  • Depressione endogena: depressione che origina de novo, indipendentemente da eventi che potrebbero giustificarla. Alcuni utilizzano questo termine in modo puramente descrittivo, quando non è dato riconoscere eventi precipitanti precisi per l’episodio in questione. Altri lo usano per indicare la depressione non reattiva, caratterizzata da maggiore gravità rispetto alla forma reattiva. Altri ancora lo utilizzano per indicare una depressione accompagnata da segni vegetativi che determinano insonnia, calo ponderale, riduzione della libido e, spesso, sintomi psicotici, come deliri incongruenti. In questo caso la depressione endogena si può consirare di natura organica e dovuta a un difetto del metabolismo neurormonale

Che cos'è la melanconia involutiva?

Con il termine melancolia involutiva si intende una forma depressiva che si presenta per la prima volta nel periodo involutivo, tra i 40-55 anni nelle femmine e tra i 50-65 anni nei maschi. 

La sua triade di sintomi caratteristica è costituita da delirio di colpa o deprivazione, ossessione di morte e fissazione delirante sul funzionamento gastrointestinale; il tutto in uno stato di agitazione e depressione. In alcuni pazienti si hanno pure deliri paranoidi di persecuzione. 

A questa si può associare anche la depressione agitata che consiste in una condizione clinica la cui manifestazione principale consiste nell’agitazione piuttosto che nel rallentamento psicomotorio.

Che differenza c'è tra malinconia e melanconia/melancolia?

La differenza tra questi due termini è veramente sostanziale. Mentre con la parola malinconia ci riferiamo a uno stato d'animo particolare che possiamo ritrovare in libri e in film e che lo stesso Victor Hugo definiva "la gioia di sentirsi tristi", con il termine melanconia ci si riferisce invece, come visto a inizio articolo, a una particolare forma di depressione, conosciuta anche come depressione endogena. 

Alla melanconia si associano determinati sintomi caratteristici:

  • Forte abbassamento dell'umore
  • Abbattimento
  • Scoraggiamento
  • Ansia
  • Perdita di interesse per gli avvenimenti positivi della propria vita

Chi soffre di melanconia?

Chi soffre di melanconia (o di depressione melanconica) è affetto da un disturbo psichiatrico dove si ha un forte abbassamento dell'umore e il paziente si ritrova incapace di trovare piacere negli eventi positivi della sua vita.

Questa condizione è determinata da:

  • Cause biologiche, che vanno a intervenire sulle normali funzioni del cervello (disfunzione di alcuni neurotrasmettitori)
  • Predisposizione genetica, una predisposizione nello sviluppare questa patologia può essere determinata da familiari di 1°grado
  • Fattori psicosociali, come lutti improvvisi, delusioni, situazioni stressanti

Cosa prevede il trattamento da melanconia?

  • Somministrazione di farmaci antidepressivi
  • Terapia cognitivo-comportamentale
  • Psicoterapia interpersonale

 

La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)