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Polisonnografia
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Cos'è la polisonnografia (monitoraggio cardiorespiratorio)?
La polisonnografia, anche chiamata monitoraggio cardiorespiratorio del sonno, è un esame diagnostico non invasivo utilizzato per studiare in modo approfondito la qualità del sonno e identificare eventuali disturbi respiratori, cardiaci o neurologici che si manifestano durante la notte.
Si tratta di una registrazione simultanea di diversi parametri fisiologici, come il respiro, il battito cardiaco, il livello di ossigeno nel sangue, i movimenti muscolari e la posizione del corpo, mentre il paziente dorme.
Il termine “polisonnografia” deriva proprio dal fatto che si analizzano contemporaneamente più segnali biologici (“poli”) durante il sonno (“sonno”) attraverso strumenti di registrazione (“grafia”).
In ambito clinico, l’esame può essere eseguito in un centro specializzato (polisonnografia completa) oppure, in molti casi, anche a domicilio (polisonnografia notturna domiciliare), con strumentazione portatile fornita dal centro stesso. In entrambe le modalità, lo scopo resta quello di monitorare l'attività fisiologica durante il riposo notturno, senza alterarne le condizioni naturali.
Quando è utile la polisonnografia?
La polisonnografia viene prescritta nei casi in cui si sospettino disturbi del sonno di tipo respiratorio, neurologico o comportamentale. È uno strumento fondamentale per la diagnosi della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), una condizione molto diffusa ma spesso sottovalutata, che provoca pause respiratorie ripetute durante il sonno, con conseguenti cali di ossigeno e risvegli improvvisi.
Ogni episodio può durare da pochi secondi fino a oltre un minuto e, nel corso della notte, può verificarsi anche centinaia di volte. L’OSAS può manifestarsi con sintomi diurni come sonnolenza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, cefalee mattutine e ipertensione arteriosa. Oltre all’OSAS, la polisonnografia è indicata anche per identificare altre patologie, tra cui:
- disturbi del movimento durante il sonno, come la sindrome delle gambe senza riposo o i movimenti periodici degli arti inferiori.
- parasonnie, ovvero comportamenti anomali durante il sonno, come sonnambulismo, incubi, risvegli confusionali.
- narcolessia, una condizione neurologica rara caratterizzata da eccessiva sonnolenza diurna e improvvisi attacchi di sonno.
- bruxismo, che consiste nel serramento e digrignamento involontario dei denti
- disturbi respiratori legati a malattie neurologiche o polmonari, come nelle forme di ipoventilazione notturna.
Inoltre, è utile nei pazienti affetti da insonnia resistente ai trattamenti e nei soggetti con patologie croniche (ad esempio cardiopatie o BPCO) che possono influenzare negativamente la qualità del riposo notturno.
Come funziona l'esame della polisonnografia?
L’esame della polisonnografia si svolge generalmente durante una notte intera di sonno, nel modo più naturale possibile per il paziente. Esistono due modalità principali di svolgimento:
- presso un centro del sonno (polisonnografia notturna in laboratorio)
- al domicilio del paziente (polisonnografia ambulatoriale o domiciliare).
In entrambi i casi, la preparazione e le procedure sono molto simili. Prima di iniziare, al paziente vengono applicati diversi sensori e elettrodi in punti specifici del corpo:
- sul viso per registrare i movimenti oculari e i muscoli del mento
- sul torace e sull’addome per monitorare l’attività respiratoria
- sul dito per misurare la saturazione di ossigeno
- sul cuoio capelluto per rilevare l’attività cerebrale (nei casi di polisonnografia completa).
Tutti questi segnali vengono inviati a un dispositivo di registrazione che raccoglie i dati durante il sonno. I dati raccolti vengono successivamente analizzati da un medico esperto in medicina del sonno, che valuterà la presenza di eventuali anomalie e formulerà la diagnosi. Durante la notte, nonostante la presenza dei sensori, la maggior parte dei pazienti riesce a dormire normalmente.
Come ci si prepara all’esame?
La polisonnografia è un esame semplice, ma per garantire la massima accuratezza dei risultati è importante seguire alcune indicazioni preparatorie. In genere, il giorno dell’esame si consiglia di mantenere le proprie abitudini quotidiane, evitando però di assumere alcolici, bevande contenenti caffeina e farmaci sedativi, salvo diversa indicazione medica. Queste sostanze, infatti, potrebbero alterare la qualità del sonno e interferire con i parametri rilevati.
È preferibile lavare i capelli senza applicare gel, lacca o oli, così da permettere una migliore adesione degli elettrodi al cuoio capelluto, indispensabili per monitorare le onde cerebrali. Nel caso in cui la polisonnografia venga effettuata a domicilio, sarà un tecnico specializzato a posizionare i sensori e a fornire istruzioni chiare su come gestire il dispositivo durante la notte.
Perché la polisonnografia è importante?
Come indicato, chi soffre di apnee notturne può sperimentare sintomi come russamento intenso, sonnolenza diurna, risvegli frequenti con sensazione di soffocamento, mal di testa mattutino e difficoltà di concentrazione.
Ma i rischi non si fermano al disagio quotidiano: l’OSAS è correlata a gravi complicanze cardiovascolari, come ipertensione arteriosa, infarto, ictus e aritmie cardiache, oltre ad aumentare il rischio di incidenti stradali e sul lavoro a causa della sonnolenza eccessiva. Le apnee notturne sono quindi disturbi respiratori che, se trascurati, possono avere un impatto molto serio sull’organismo.
La polisonnografia è fondamentale per diagnosticare questa sindrome in modo accurato e rappresenta il punto di partenza per un percorso terapeutico mirato ed efficace.
Come prenotare una polisonnografia presso il Santagostino?
Prenotare una polisonnografia al Santagostino è facile e rapido, pensato per offrire al paziente un accesso immediato all’esame diagnostico. Basta compilare il form sottostante, selezionando la sede desiderata e la prestazione di interesse.
Polisonnografia: quanto costa?
La prestazione Polisonnografia al Santagostino costa 305 euro.