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Esame Urodinamico

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Ti consigliamo di portare con te la prescrizione medica.

Note di preparazione

Il paziente deve avere eseguito l'esame Urinocoltura entro i 30 giorni precedenti all'esame e devono presentarsi con vescica piena, non urinare per qualche ora, bere 1 litro di acqua non gassata nell'ora precedente all'esame. I pazienti portatori di catetere vescicale non devono venire con la vescica piena.

Si consiglia ai pazienti portatori di  catetere di portarne uno nuovo da casa.

Che cos’è l’esame urodinamico?

L’esame urodinamico è un’indagine che permette di studiare il funzionamento della vescica e dell’uretra, analizzando come avviene il riempimento e lo svuotamento della vescica. È quindi possibile misurare la pressione all’interno della vescica e nelle vie urinarie, oltre a valutare la quantità di urina espulsa.  

Può essere considerato un test non invasivo o un esame invasivo. In entrambi i casi, nei fatti, le procedure sono assolutamente ben tollerate.

A cosa serve l’esame urodinamico?

L’esame urodinamico può essere eseguito per diverse ragioni cliniche. Prima di tutto, permette di valutare la funzionalità della vescica, attraverso l’osservazione della fase di riempimento e di svuotamento. Così da identificare anomalie nel controllo della minzione.  

È poi particolarmente utile per la diagnosi di incontinenza urinaria, sia maschile sia femminile. L’esame consente di capire se l’incontinenza dipende da un problema di pressione, da un’alterazione del muscolo detrusore o da altri fattori legati alle vie urinarie.   Oltre alla diagnosi, l’esame urodinamico è impiegato anche nel monitoraggio di patologie già diagnosticate, come l’ipertrofia prostatica o le alterazioni neurologiche che si ripercuotono su salute e funzionalità della vescica. In questo modo, lo specialista può valutare se i trattamenti in corso sono efficaci o se è necessario modificarli.

Esame urodinamico, quando farlo?

Il medico può prescrivere l’esame urodinamico in presenza di sintomi urinari persistenti o difficili da interpretare. Tra i principali motivi per cui viene richiesto ci sono:  

  • episodi frequenti di incontinenza urinaria
  • difficoltà nello svuotamento della vescica
  • sospetto di ipertrofia prostatica
  • infezioni urinarie ricorrenti
  • necessità di uno studio pressione-flusso per valutare eventuali ostruzioni delle vie urinarie.

  L’esame viene eseguito anche prima di un intervento chirurgico, per avere un quadro completo del funzionamento vescicale.

Come si svolge?

L’esame urodinamico può essere eseguito in regime ambulatoriale. Nonostante molti pazienti si chiedano se l’esame fa male, nella maggior parte dei casi si tratta di una procedura sicura e poco fastidiosa, anche se può provocare un lieve disagio.

Esame urodinamico non invasivo

Nella forma non invasiva, si possono indicare due procedure.

 

ESAME DESCRIZIONE
Uroflussometria Il paziente urina in un apparecchio che registra il flusso, la velocità e la quantità di urina espulsa. Permette di valutare eventuali ostruzioni o difficoltà nello svuotamento della vescica.
Residuo post-minzionale Tramite ecografia addominale, si misura la quantità di urina rimasta in vescica dopo la minzione, utile per capire se lo svuotamento è completo.

Esame urodinamico invasivo

L’esame invasivo viene eseguito quando serve uno studio più approfondito e completo del funzionamento vescicale.

 

Esame Descrizione
Cistomanometria Misura la pressione della vescica durante la fase di riempimento, valutando la sensibilità, la capacità e la stabilità della vescica.
Studio pressione-flusso Analizza la relazione tra pressione vescicale e flusso urinario durante lo svuotamento, utile soprattutto per diagnosticare ostruzioni come l’ipertrofia prostatica.
Profilometria uretrale Valuta la pressione lungo l’uretra, impiegata soprattutto nei casi di incontinenza urinaria.
Elettromiografia del pavimento pelvico Misura l’attività muscolare durante le fasi di riempimento e svuotamento della vescica, per identificare alterazioni della coordinazione tra muscoli e sfinteri.

Queste indagini vengono eseguite tramite l’inserimento di piccoli cateteri e sensori. Possono causare un lieve fastidio, ma nella maggior parte dei casi l’esame non determina conseguenze di sorta.

Come ci si prepara?

Non è richiesta alcuna preparazione particolare prima dell’esame. Spesso è sufficiente presentarsi con la vescica piena per eseguire la prima parte dell’indagine. Il medico può prescrivere un antibiotico preventivo per ridurre il rischio di infezioni urinarie. Il paziente può continuare a seguire la terapia abituale, salvo diversa indicazione.  

È importante comunicare allo specialista eventuali farmaci assunti che possono influenzare la funzione vescicale.  

Possono comparire lievi fastidi nei giorni successivi, come un bruciore temporaneo durante la minzione. Questi sintomi tendono a risolversi spontaneamente, e raramente necessitano di ulteriori cure.

Quanto costa il esame Urodinamico?

Un'esame Urodinamico al Santagostino costa da 225 euro. Attenzione: il prezzo minimo indicato può variare in alcune città.

Specialità

  • Urologia

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