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Pubblicato inVitamine e integratori

I probiotici: a cosa servono e cosa sono

I probiotici sono batteri buoni che aiutano a mantenere l’equilibrio della flora intestinale, migliorano la digestione e rinforzano il sistema immunitario. Si trovano in cibi fermentati o integratori e offrono benefici per tutto l’organismo.

Probiotici

Che cosa sono i probiotici?

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I probiotici sono microrganismi vivi, principalmente batteri e lieviti, che, se assunti in quantità adeguate, apportano benefici alla salute dell’organismo, in particolare al sistema digestivo. Sono naturalmente presenti in alcuni alimenti fermentati (es. latte fermentato) e sono disponibili anche sotto forma di integratori. I più comuni appartengono ai generi Lactobacillus, Bifidobacterium e Saccharomyces.

Questi microrganismi sono simili a quelli già presenti nel microbiota intestinale e aiutano a mantenerne l’equilibrio, contrastando l’azione di batteri patogeni e sostenendo le funzioni metaboliche e immunitarie.

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Benefici dei probiotici

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L’assunzione regolare di probiotici può favorire numerosi processi fisiologici e contribuire alla prevenzione o al trattamento di alcune condizioni. I principali benefici sono:

Valori nutrizionali dei probiotici

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I probiotici non hanno un valore nutrizionale classico in termini di calorie, proteine o grassi, in quanto non si tratta di alimenti di per sé.

Tuttavia, sono presenti in alimenti che contengono altri nutrienti importanti.

Ecco una tabella con alcuni esempi di alimenti probiotici e i relativi valori per 100 grammi.

Alimento Calorie Proteine Grassi Carboidrati Note
Yogurt naturale 61 kcal 3,5 g 3,3 g 4,7 g Ricco di Lactobacillus e Bifidobacterium
Kefir 64 kcal 3,6 g 3,5 g 4,5 g Fermentato, contiene più ceppi probiotici
Crauti 19 kcal 1,0 g 0,1 g 4,3 g Solo se non pastorizzati
Kimchi 15 kcal 1,1 g 0,5 g 2,4 g Ricco di fibre e batteri lattici
Miso (pasta) 198 kcal 12 g 6 g 26 g Da fermentazione di soia

Questi alimenti devono essere non pastorizzati per mantenere attivi i microrganismi vivi.

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Come capire se si ha bisogno di probiotici?

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Alcune condizioni sintomatologiche localizzate nella zona addominale sono spesso il segno di una mancanza di equilibrio del microbiota intestinale, che in alcuni casi si può risolvere con l’assunzione di probiotici.

I sintomi che possono indicare questa necessità sono:

L’assunzione di probiotici può essere particolarmente consigliata in alcuni casi non necessariamente di interesse medico, come:

  • dopo un ciclo di antibiotici, come già detto
  • dopo un lungo viaggio in una zona climatica differente da quella di partenza
  • nel caso di variazioni significative della propria alimentazione 
  • in pediodi di stress di vario tipo

Queste chiaramente sono solo indicazioni. Rimane consigliabile nel caso di sintomatologia di qualsiasi tipo anomala per intensità e per durata rivolgersi ad un medico.

Qual è il miglior probiotico da prendere?

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Non si può parlare di un probiotico migliore di un altro, in quanto la scelta dell’assunzione va fatta in relazione alla condizione di squilibrio da trattare.

Come indicazioni generali possiamo dire che:

  • L. casei e B. lactei possono aiutare per la stitichezza
  • L. rhamnosus, S. boulardii e Bacillus clausii sono utili per diarrea, meteorismo e gonfiore addominale, specialmente dopo cicli di antibiotici
  • B. infantis allevia la sintomatologia della sindrome dell’intestino irritabile

Come detto, è preferibile che l’assunzione sia supervisionata, o meglio prescritta da un medico per evitare effetti collaterali, e assicurarsi che gli integratori siano somministrati in quantità adeguate, in modo da non inficiarne l’effetto benefico. 

Che differenza c’è tra fermenti lattici e probiotici?

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I batteri designati con il termine probiotici sono batteri buoni, che arrivano vivi alle colonie batteriche intestinali sopravvivendo al passaggio dello stomaco.

Alcuni probiotici possono essere batteri che fermentano il lattosio, e sono quindi fermenti lattici.

Non tutti i fermenti lattici però giungono vivi alla mucosa intestinale.

Un’altra distinzione da fare è quella tra probiotici e prebiotici, in quanto questi ultimi non sono organismi vivi, ma sostanze di tipo organico, che possono fungere da risorsa alimentare per i batteri probiotici.

Controindicazioni e precauzioni

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In soggetti sani, i probiotici sono generalmente sicuri. Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui è decisamente meglio evitarli del tutto o comunque assumerli con cautela:

  • Soggetti immunocompromessi: le persone con un sistema immunitario indebolito (ad esempio, in corso di terapie oncologiche o HIV) dovrebbero consultare un medico prima di assumerli, poiché vi è un raro rischio di infezioni sistemiche.
  • In presenza di patologie intestinali gravi: come la sindrome dell’intestino corto o la pancreatite acuta.
  • Nel caso di sepsi o meningite, l’assunzione va assolutamente evitata
  • Neonati prematuri: l’uso deve essere attentamente valutato dal pediatra.

Ci sono poi condizioni in cui è preferibile il parere del medico in ogni caso, come gravidanza, allergie, e assunzione di altri farmaci con cui i probiotici potrebbero interagire in modo negativo

Alcuni pazienti possono accusare effetti lievi e transitori, come avvertire gonfiore, gas, lievi disturbi intestinali, e perfino mal di testa nei primi giorni di assunzione.

È sempre consigliabile scegliere prodotti di qualità, che riportino il ceppo specifico, la concentrazione (in UFC, unità formanti colonia) e le modalità di conservazione.

I probiotici sono alleati preziosi per la salute dell’intestino e del sistema immunitario. Assunti attraverso alimenti fermentati o integratori specifici, aiutano a mantenere l’equilibrio della flora intestinale e possono contribuire al benessere generale. Come per ogni integrazione, è importante scegliere ceppi adatti alle proprie esigenze e seguire le indicazioni di un professionista, soprattutto in caso di condizioni cliniche particolari.