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Pubblicato inPatologie

La bronchite

La bronchite acuta tende a risolversi da sé, con una buona terapia di sostegno. Mentre la forma cronica infiamma i bronchi, impedendo una corretta respirazione e richiede il supporto dello pneumologo e di una terapia specifica.

bronchite acuta o cronica. cause, sintomi, come si cura

Che cos’è la bronchite?

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La bronchite è un’infiammazione della mucosa che riveste i bronchi, responsabili del trasporto dell’aria verso e dai polmoni. Questa infiammazione può essere acuta, quando è di breve durata e di origine virale. È invece cronica quando persiste attraverso più episodi nel corso del tempo e deve la sua causa ad agenti esterni come fumo, smog o, più in generale, da sostanze tossiche.

Causa della cronicizzazione della bronchite è la progressiva degenerazione delle strutture bronchiali. Condizione tipica della broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO). Viene quindi definita ricorrente se si ripresenta dopo un periodo di benessere, in seguito a un ciclo di terapia inizialmente efficace.

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Tipi di bronchite

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La bronchite, più precisamente, può essere:

  • acuta, se di breve durata
  • cronica, quando l’infiammazione persistente. È causata da una progressiva degenerazione delle strutture bronchiali. Questa condizione è tipica della broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), un’infiammazione delle vie aree e dei tessuti polmonari. Questa patologia comporta l’ostruzione dei bronchi e difficoltà nell’espirazione.

La bronchite è detta ricorrente:

  • se non si esaurisce entro 2 o 3 settimane
  • se si ripresenta dopo un periodo di benessere, in seguito a un ciclo di terapia inizialmente efficace.

Sintomi della bronchite

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I sintomi della bronchite si differenziano in base alla sua forma:

  • acuta: si distingue per una tosse persistente che inizialmente è secca e poi diventa produttiva con catarro. I pazienti presentano spesso febbre lieve o moderata, mal di gola, raucedine e dolore al petto. Si accompagnano affaticamento, malessere generale e a volte respiro sibilante. La durata tipica è di 1, 3 settimane
  • cronica: si manifesta con tosse produttiva ed espettorato per almeno 3 mesi all’anno, per 2 anni consecutivi. I sintomi sono difficoltà respiratorie progressive, respiro corto durante gli sforzi fisici, sibili e rantoli persistenti. Sono frequenti le infezioni respiratorie ricorrenti. nei casi gravi si possono manifestare cianosi di labbra e unghie, oltre a edema alle caviglie, quando lo stadio della bronchite è ormai.

Quali sono le cause della bronchite?

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Si distinguono due categorie di cause:

  • cause della bronchite acuta: solitamente di origine virale, è provocata da virus comuni responsabili di influenza, raffreddore e SARS-CoV-2. Raramente è causata da batteri, anche se una bronchite batterica è più probabile durante un’epidemia e può risultare contagiosa. I batteri si diffondono facilmente attraverso le goccioline respiratorie quando si tossisce, starnutisce o si parla
  • cause della bronchite cronica: è dovuta principalmente all’inalazione prolungata di agenti o sostanze irritanti come il fumo di tabacco, gli inquinanti atmosferici e le sostanze tossiche. Questa forma si sviluppa gradualmente a causa dell’esposizione continua agli agenti irritanti, che danneggiano in modo progressivo le vie respiratorie.

Va segnalato, poi, come la costrizione dei bronchi dovuta all’asma si associa spesso alla bronchite. In queste circostanze si può sviluppare una bronchite asmatica, che può essere responsabile di una tosse particolarmente fastidiosa.

Episodi di bronchite possono essere causati anche dalle bronchiectasie, ovvero dilatazioni irreversibili dei bronchi. Possono essere conseguenza di polmoniti sofferte durante l’infanzia e negli adulti possono trasformarsi in serbatoi di muco che favoriscono infezioni ricorrenti.

bronchite, cause extra respiratorie

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Diagnosi di bronchite

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Di solito, per le forme acute, è sufficiente valutare i sintomi e ascoltare il torace.

Qualora i sintomi continuino oltre due settimane facendo pensare a una bronchite cronica, il medico potrebbe richiedere ulteriori esami che includono:

  • radiografia del torace, per escludere un interessamento dei polmoni (broncopolmonite)
  • coltura dell’espettorato per identificare eventuali batteri presenti
  • spirometria, per valutare la capacità respiratoria misurando il volume d’aria che si riesce a inspirare ed espirare.

In alcuni casi, per approfondire il quadro clinico, potrebbero essere eseguiti

Infiammazioni associate a cause extrarespiratorie andranno approfondite con esami specifici. Quando si sospetta una bronchite associata a reflusso esofageo, per esempio, possono essere indicati:

Come si cura la bronchite?

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Il trattamento varia a seconda che si tratti di una forma acuta o cronica e che sia accompagnata o meno da un’infezione batterica.

Nel caso di una bronchite acuta è sufficiente di norma, osservare un periodo di riposo, integrare un’opportuna idratazione, assumere antinfiammatori, antipiretici e mucolitici. In presenza di una sovrainfezione batterica è invece necessaria una terapia antibiotica.

La bronchite cronica, specie in un quadro di BPCO, richiede un approccio approfondito e la consultazione di uno pneumologo per definire un piano di trattamento e monitoraggio a lungo termine, adattato alle specificità del paziente. La cura rende necessario smettere di fumare. L’interstiziopatia polmonare, se progredisce, deve essere curata assumendo cortisone per bocca.

Quanto tempo ci mette a passare?

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La bronchite acuta recede di solito nel giro di alcuni giorni o di qualche settimana. Mentre quella cronica non si risolve mai definitivamente: ha un andamento ricorsivo e tende a ripresentarsi ciclicamente.

bronchite, quando è pericolosa

 

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Prevenzione della bronchite

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La prima misura preventiva contro la bronchite ricorrente è smettere di fumare. Il fumo, infatti, provoca un’irritazione delle vie respiratorie e predispone a infiammazioni. È importante anche cercare di limitare il contatto con agenti inquinanti e sostanze nocive, indossando mascherine di protezione quando si è esposti ad ambienti ad alto rischio.

Negli ultimi anni la letteratura scientifica ha avvalorato l’effetto antinfiammatorio e di riordino del sistema immunitario respiratorio di alcuni farmaci, se assunti, in casi specifici, a dosi ridotte per alcuni mesi. Vi sono inoltre diversi vaccini, orali o parenterali, che contrastano le infezioni batteriche broncopolmonari.