- Come si manifesta l’allergia nei bambini?
- A che età vengono le allergie nei bambini?
- Quali sono le allergie più comuni nei bambini?
- Come capire se un bambino è allergico?
- Quando fare prove allergiche ai bambini?
- Quando si parla di malattia allergica?
- Come distinguere il raffreddore dall’allergia nei bambini?
- Allergie nei bambini e diagnosi precoce
- Reazione allergica nei bambini: cosa fare?
Come si manifesta l’allergia nei bambini?
↑ topL’allergia è una reazione anomala del sistema immunitario provocata dall’esposizione a una sostanza normalmente innocua. Gli allergeni possono essere sostanze di diverso tipo, per esempio quelle contenute:
- nell’aria: pollini, muffe, acari della polvere
- negli alimenti
- nei farmaci
- nel veleno di insetti, come api, vespe e calabroni.
Le malattie allergiche possono manifestarsi con diverso grado di gravità e sono molto diffuse anche nella popolazione infantile.
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A che età vengono le allergie nei bambini?
↑ topLe allergie nei bambini possono comparire a qualsiasi età, anche durante il primo anno di vita. Per esempio, sono tipiche del primo anno di vita le allergie alle proteine del latte vaccino e alle proteine dell’uovo (albume e tuorlo). Un dato che emerge negli ultimi 20 anni è quello secondo cui la prevalenza della malattie allergiche sia in costante aumento.
Quali sono le allergie più comuni nei bambini?
↑ topLe allergie più comuni nei bambini, secondo recenti studi sui disturbi respiratori nell’infanzia e l’ambiente, comprendono:
- la congiuntivite allergica
- la rinite allergica
- l’orticaria
- l’asma
- l’eczema
- le allergie alimentari nelle loro varie forme.
Come capire se un bambino è allergico?
↑ topPer capire se un bambino è allergico, un primo fattore da considerare è la predisposizione genetica: se uno o entrambi i genitori sono allergici, vi è una maggior possibilità per il bambino sviluppare allergie. Di conseguenze, ci sono i sintomi, immediatamente riscontrabili in diversi organi e apparati. I sintomi principali delle allergie si manifestano sulla:
- pelle, con orticaria, prurito, gonfiori, arrossamenti, ponfi, dermatite atopica
- apparato gastrointestinale, con rigurgito, coliche, stipsi
- occhi, con prurito, arrossamento, gonfiore, lacrimazione, fastidio alla luce
- naso, starnuti ripetuti, irritazione della mucosa nasale, secrezioni acquose, naso chiuso, prurito
- bronchi e polmoni, con senso di mancanza d’aria, tosse di origine irritativa, respiro affannoso e accorciato.
Proprio perché la manifestazione allergica può interessare parti tanto diverse dell’organismo, è molto importante che la problematica clinica venga posta all’attenzione di uno specialista, il pediatra allergologo, che abbia la competenza per poter prendere in considerazione tutte le possibili diagnosi differenziali e giungere quindi precocemente a una corretta soluzione.
Quando fare prove allergiche ai bambini?
↑ topLe prove allergiche cutanee, o Prick Test sono effettuabili fin dai primi mesi di vita e consentono di confermare precocemente una diagnosi di allergia nel bambino anche molto piccolo. A maggior ragione, possono quindi essere effettuate con successo anche nel bambino più grande. L’esecuzione non è dolorosa, richiede solo qualche minuto e la collaborazione di bambino e genitore.
Quando si parla di malattia allergica?
↑ topSi parla di malattia allergica quando vi è una stretta correlazione temporale tra la comparsa di un determinato sintomo e la presenza nell’ambiente dell’allergene verso cui il bambino è risultato positivo al Prick Test. Oppure, quando c’è una correlazione fra l’assunzione dell’alimento risultato positivo alle prove cutanee e la comparsa del sintomo.
Bisogna anche dire che non sempre il fatto di trovare delle prove allergiche positive per un determinato allergene acquista il significato di malattia allergica. A volte infatti indica solo che il bambino è sensibilizzato nei confronti di una determinata sostanza.
Come distinguere il raffreddore dall’allergia nei bambini?
↑ topNon è sempre facile distinguere l’allergia nei bambini da un comune raffreddore. La sintomatologia, infatti, è spesso comune, rendendo la distinzione difficile soprattutto nel periodo primaverile.
Per questo, può essere utile prestare attenzione a piccoli dettagli che segnalano la differenza, come ad esempio il muco: nelle allergie, le secrezioni sono generalmente chiare e acquose; differentemente, il raffreddore si presenta con muco più denso e di colore giallastro. Nelle allergie, inoltre, gli starnuti possono essere più frequenti e ripetuti e il prurito può essere più marcato e interessare anche la gola, la bocca e gli occhi.
Allergie nei bambini e diagnosi precoce
↑ topUna diagnosi di malattia allergica, e più in generale una precoce conoscenza del problema, consente di instaurare un’adeguata terapia con lo scopo di controllare i sintomi e consentire al piccolo paziente di vivere una vita normale, in mezzo ai suoi amici, facendo anche sport. Come conseguenza di ciò, si riducono anche i giorni d’assenza scolastica.
Il vantaggio più rilevante, però, è che diagnosticare precocemente un’allergia aiuta a bloccare il naturale decorso della malattia e, quindi, a prevenire le manifestazioni più gravi. Ad esempio, è noto che la rinite allergica spesso si complica con asma, ma è altrettanto dimostrato che un adeguato trattamento può ridurre di molto le probabilità di una sua evoluzione severa. Risparmiare al proprio figlio la non facile esperienza di un attacco d’asma è certamente un grande traguardo.
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Reazione allergica nei bambini: cosa fare?
↑ topLe allergie nei bambini possono essere trattate a casa, nella maggior parte delle volte. Però, se la manifestazione allergica peggiora nel tempo può essere necessario consultare un medico. In particolare, devono essere motivo di preoccupazione tutti quei casi in cui, insieme alla reazione allergica, compaiono anche:
Inoltre, è necessario rivolgersi tempestivamente al pronto soccorso, o richiedere cure mediche immediate, quando il bambino, in caso di allergia, presenta:
- dispnea
- respiro sibilante
- gonfiore delle labbra o della lingua.
Questi infatti, potrebbero essere i sintomi di uno shock anafilattico, che se non trattato immediatamente può essere anche fatale.