- Che cos’è un volvolo?
- Classificazione del volvolo
- Perché viene il volvolo?
- Volvolo: sintomi
- Diagnosi
- Come si fa a sbloccare l’intestino?
Che cos’è un volvolo?
↑ topSi definisce volvolo la torsione di un tratto dell’intestino sul mesentere, il ripiegamento del peritoneo che collega l’intestino all’addome.
Si tratta di un fenomeno, perlopiù diffuso tra i neonati e i bambini piccoli, che costituisce un’emergenza medica. Se non trattato tempestivamente, può infatti provocare una strozzatura dei vasi sanguigni e una conseguente ischemia nervosa o un blocco intestinale che può sfociare in una perforazione.
Una torsione simile a quella che si verifica nell’intestino può interessare anche lo stomaco. In questo caso si parla di volvolo gastrico.
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Classificazione del volvolo
↑ topA seconda della sede in cui si manifesta, il volvolo può essere classificato come:
- Volvolo ciecale, se la torsione interessa il tratto iniziale dell’intestino crasso, noto anche come cieco
- Volvolo sigmoideo, quando la torsione avviene nel tratto dell’intestino crasso denominato sigma o colon sigma. Si tratta del tipo di volvolo più diffuso
- Volvolo del colon trasverso
- Volvolo ileo-sigmoideo, una forma particolare di volvolo in cui un tratto di ileo si annoda attorno al sigma
- Volvolo della fessura splenica: la tipologia più rara di volvolo, che si sviluppa nella curvatura intestinale che separa il colon trasverso da quello discendente
Perché viene il volvolo?
↑ topLa causa principale del volvolo è la malrotazione intestinale, un difetto di natura congenita che porta alla scorretta rotazione e formazione dell’intestino durante lo sviluppo fetale. Quando è provocato da una malrotazione del colon, il volvolo insorge nei primi mesi di vita.
Tra le cause meno frequenti del volvolo rientrano:
- Intestino molto più lungo del normale
- Malattia di Hirschsprung, un’anomalia congenita che causa la mancanza di terminazioni nervose nella muscolatura liscia intestinale
- Aderenze addominali, dovute a operazioni chirurgiche
- Patologie del sistema nervoso
- Stipsi cronica
- Diabete
- Gravidanza
Il volvolo ciecale e sigmoideo interessa più frequentemente persone tra i 30 e i 70 anni di sesso maschile.
Volvolo: sintomi
↑ topSolitamente il volvolo si manifesta con sintomi improvvisi e severi, tra cui:
- Dolore addominale
- Gonfiore addominale
- Nausea
- Vomito
- Vomito biliare
- Flatulenza
- Feci con sangue
- Stipsi
- Febbre
- Stato di shock
Nei neonati e bambini piccoli, che non possono comunicare a parole il disagio indotto dai sintomi, i segni che possono far sospettare un volvolo includono:
- Crisi di pianto
- Il gesto di rannicchiare le gambe verso il torace (per alleviare il dolore)
- Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria
- Sonnolenza
In alcuni bambini il volvolo può insorgere con una sintomatologia intermittente, che si manifesta in alcuni momenti per poi recedere e ripresentarsi nuovamente in un secondo momento.
Diagnosi
↑ topUna diagnosi rapida e precisa del volvolo è fondamentale per intervenire con le cure necessarie e avere maggiori probabilità di successo.
Per accertare la torsione intestinale, il medico si basa su un’anamnesi e un esame obiettivo per poi procedere a ulteriori accertamenti. Tra gli esami che consentono di chiarire il quadro clinico da volvolo vi sono:
- Analisi del sangue
- Ricerca di sangue occulto nelle feci
- Radiografia addominale, che consente di individuare facilmente un volvolo
- TAC dell’addome, una soluzione utile per determinare il grado di gravità di una torsione, ma sconsigliata nei pazienti giovani
- Ecografia addominale, una procedura diagnostica alternativa alla TAC cui si ricorre nei neonati e nei bambini, che permette di studiare il volvolo e la compromissione del flusso ematico
- Sigmoidoscopia flessibile, vale a dire l’osservazione diretta del sigma tramite uno strumento endoscopico
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Come si fa a sbloccare l’intestino?
↑ topIl volvolo intestinale richiede un trattamento tempestivo, per evitare le complicanze del blocco e dell’ischemia intestinale: perforazione, perdita di sangue, infezioni e necrosi dei tessuti.
A seconda della gravità e della sede delle torsione la terapia può essere chirurgica o conservativa.
L’intervento chirurgico è la soluzione prediletta in presenza di torsioni severe del colon. In questi casi, si procede a una piccola incisione della parete addominale in prossimità del volvolo al fine di riposizionare il colon e ripristinare la circolazione sanguigna interrotta. In presenza di occlusione intestinale o ischemia, si rimuove l’ansa intestinale danneggiata.
La scelta di non operare e di optare per una cura conservativa si preferisce invece in caso di lievi torsioni o in presenza di fattori quali l’età avanzata del paziente o il suo stato di salute precario. In queste circostanze le possibilità di una recidiva sono maggiori.
La terapia non chirurgica prevede la decompressione dell’intestino e il suo riposizionamento attraverso delle manovre effettuate in colonscopia o sigmoidoscopia.