La vitiligine è una malattia cronica della pelle, caratterizzata dalla comparsa di chiazze bianche, ben delimitate, dovute alla perdita di melanociti. I melanociti sono responsabili della produzione di melanina, che determina a sua volta il colore della pelle.
Le macchie bianche possono essere conseguenza di:
- ipopigmentazione, ovvero una significativa diminuzione della melanina
- depigmentazione, un’assenza totale della melanina.
L’insieme delle macchie bianche ha nome leucodermia.
Chi colpisce?
↑ topQuesto disturbo colpisce circa lo 0,5-2% della popolazione mondiale, senza distinzione di genere.
Può insorgere a qualsiasi età, anche se nel 95% dei casi si presenta nel giovane adulto, prima dei 40 anni, a seguito di eventi psico-emozionali rilevanti, ma anche a causa di ustioni e traumatismi cutanei.
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Tipologie di vitiligine
↑ topLa vitiligine si divide principalmente in due forme. La prima è definita non segmentale, o bilaterale, generalizzata. È la forma più comune, circa il 90% dei casi diagnosticati, e si presenta con chiazze depigmentate simmetriche su entrambi i lati del corpo. A sua volta include diversi sottotipi:
- generalizzata: distribuzione casuale e bilaterale su diverse aree
- acrofacciale: interessa mani, piedi e volto
- mucosa: colpisce mucose labiali, di genitali e ano
- focale: poche macchie limitate a un’area
- universale: copertura oltre il 70 % della superficie del corpo.
La seconda forma è detta segmentale (o monolaterale). È meno diffusa, con un massimo del 15% dei casi diagnosticati, compare spesso in età pediatrica e colpisce un solo lato del corpo.
Dove colpisce maggiormente la vitiligine?
↑ topLa vitiligine tende a colpire aree soggette a stress meccanico, esposizione solare o con cute particolarmente sottile:
- viso, in particolare intorno a occhi, labbra e contorno del volto
- dita e dorso delle mani, oltre a polsi e avambracci
- gomiti e ginocchia, zone di microtrauma frequente
- caviglie, stinchi, e sporgenze ossee come tibia e talloni
- genitali, ascelle, aree ano-genitali, capezzoli e ombelico
- mucose, l’interno della bocca, naso, genitali
- cuoio capelluto e peli possono diventare bianchi, e in questo caso si parla di leucotrichia.
Quali sono le cause della vitiligine?
↑ topLa mancanza di melanina, che conferisce alla pelle il suo colore fisiologico è la causa della vitiligine.
Queste macchie si formano infatti perché le cellule che producono la melanina muoiono o smettono di funzionare correttamente.
L’origine di questa condizione non è ancora del tutto nota, ma si sospetta che possano essere coinvolti fattori autoimmuni o una predisposizione genetica del soggetto.
Questa malattia infatti colpisce i melanociti, che sono le cellule della pelle che producono la melanina.
I meccanismi patogeni che si pensa possano essere coinvolti, sono:
- l’attacco autoimmune dei melanociti, che smettendo di produrre melanina, determinerebbero il colore bianco della pelle. Un terzo dei pazienti con vitiligine presenta anche altre malattie del sistema immunitario (diabete mellito, anemia perniciosa, tiroidite di Hashimoto) e anche nel caso della vitiligine l’ereditarietà sembra avere un ruolo determinante
- una sopravvivenza ridotta dei melanociti o un loro deficit primario
Tra le ipotesi sulle cause della vitiligine vi sono anche fattori metabolici. Si ritiene che l’accumulo di perossido di idrogeno e radicali liberi possa inibire la produzione di melanina. In particolare, questa situazione potrebbe verificarsi in soggetti con deficit di tirosinasi, un enzima fondamentale per la neutralizzazione del perossido di idrogeno.
Oltre alla predisposizione genetica, la vitiligine si osserva generalmente in soggetti emotivi e neurolabili, e può comparire dopo traumi psichici o in seguito a stati ansiosi. Spesso, nelle donne anziane, si associa a disfunzione tiroidea.
Come capire se è vitiligine o funghi?
↑ topPer capire se si ha un fungo o la vitiligine è sempre necessario rivolgersi a un medico specialista che sarà in grado di distinguere tra i due disturbi soprattutto dall’aspetto delle macchie.
Mentre le macchie della vitiligine si localizzano anche su mani e piedi, appaiono più ampie e di un colore bianco latte, quelle della pitiriasi sono tonde e sfumate.
Cosa non deve fare chi ha la vitiligine?
↑ topChi presenta la vitiligine deve prestare attenzione a:
- non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata
- evitare di esporsi per periodi prolungati, in modo da evitare possibili scottature o eritema
- applicare sempre un’abbondante quantità di crema solare specifica per tale patologia.
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Cura della vitiligine
↑ topL’obiettivo del trattamento è stabilizzare la patologia e favorire la ripigmentazione. La specifica scelta terapeutica viene effettuata in base a: estensione sede ed evoluzione delle chiazze.
Nelle forme localizzate e iniziali, si punta ai farmaci topici come corticosteroidi, ad esempio clobetasolo e betametasone, e inibitori della calcineurina, spesso combinati con analoghi della vitamina D come il calcipotriolo, per stimolare la ripigmentazione.
Quando la dermatosi acquisita è diffusa o resistente, si ricorre alla fototerapia: il trattamento con raggi UVB a banda stretta (NB‑UVB) è l’approccio di riferimento. Viene svolto due o tre volte a settimana; può essere affiancato alla PUVA (psoraleni + UVA).
In situazioni severe o con rapida progressione, il dermatologo può prescrivere immunosoppressori sistemici o corticosteroidi orali. Nei casi stabili e circoscritti, si valuta il trapianto chirurgico di melanociti o la depigmentazione delle aree rimaste pigmentate, sfruttata quando oltre il 50–70% della pelle è già depigmentata.
La vitiligine guarisce da sola?
↑ topLa vitiligine non guarisce spontaneamente nella maggior parte dei casi; tuttavia, in una minoranza di pazienti si osserva una ripigmentazione spontanea parziale, anche senza terapia.
Studi indicano che una ripigmentazione si verifica in circa il 15%, 25% delle persone colpite, con valori tra il 7 e il 27 % a seconda della forma clinica. In particolare, una revisione ha mostrato che circa un paziente su cinque (19,5 %) presenta ripigmentazione significativa e duratura.