- Che cos’è una ustione?
- Quanti sono i tipi di ustione?
- Cause comuni delle ustioni
- Cosa bisogna fare in caso di ustione?
Che cos’è una ustione?
↑ topL’ustione è una lesione della cute dovuta a calore, i cui danni possono coinvolgere anche i tessuti sottostanti. Le cause principali, oltre al calore, possono essere freddo estremo, sostanze chimiche e corrente elettrica.
Questa lesione viene classificata in tre gradi, dal livello esterno e superficiale della cute fino allo strato sottocutaneo, e anche in base alla estensione.
Prenota una visita dermatologica
Quanti sono i tipi di ustione?
↑ topLa classificazione delle ustioni si specifica in tre gradi.
La gravità di un’ustione può essere valutata anche in basa all’estensione della superficie cutanea che è stata coinvolta. Le ustioni, in questo senso, si dividono in due ulteriori grandi gruppi.
- Ustioni localizzate: quando la superficie cutanea coinvolta è inferiore al 20% se si tratta di un adulto e del 12-15% per quanto riguarda, invece, i bambini
- Ustioni diffuse: sono ustioni che coinvolgono superfici estremamente estese che provocano conseguenze anche gravi sull’organismo nella sua totalità.

Cause comuni delle ustioni
↑ topLe ustioni possono essere provocate da molteplici cause.
- Calore: gas, oggetti o liquidi bollenti e fiamme possono provocare un’alterazione nelle funzionalità dei tessuti cutanei al punto da comportare la morte delle cellule
- Freddo: gravi lesioni cutanee possono essere innescate anche da temperature estremamente rigide
- Sostanze chimiche: le sostanze estremamente acide o basiche causano lesioni profonde anche se limitate alle sole aree in cui la pelle vi viene a contatto
- Corrente elettrica: le ustioni causate dall’elettricità sono dovute al calore prodotto dalla corrente nel momento in cui attraversa un corpo. Nei casi di elevato voltaggio possono determinare necrosi anche significativamente profonde nell’area lesionata.

Possibili complicazioni
↑ topLe ustioni, soprattutto di grado maggiore, possono determinare diverse complicanze. Le infezioni cutanee sono tra le complicanze più frequenti, dal momento la pelle danneggiata perde la sua funzione di barriera protettiva. Nei casi più gravi possono manifestarsi:
- shock ipovolemico, dovuto alla perdita di liquidi
- danni respiratori se le vie aeree sono state coinvolte
- insufficienza renale acuta, legata alla perdita di liquidi e al rilascio di sostanze tossiche dai tessuti danneggiati
- squilibri elettrolitici, con alterazioni di sodio e potassio che incidono sul cuore e sul sistema nervoso.
Anche le infezioni sistemiche (sepsi) rappresentano un rischio concreto nelle ustioni di maggiore entità.
Come capire se l’ustione è grave?
↑ topUn’ustione è grave se la pelle appare bianca, carbonizzata o insensibile, segni che indicano un danno profondo a tessuti e nervi. Anche la presenza di vesciche estese, forte gonfiore, dolore insopportabile o, al contrario, totale assenza di dolore sono segnali preoccupanti. Se l’ustione copre aree ampie del corpo o zone delicate come volto, mani, piedi o genitali, occorre valutazione urgente.
Altri campanelli d’allarme sono sintomi sistemici come febbre, difficoltà respiratorie dopo inalazione di fumo o segni di infezione, come pus e odore sgradevole. In questi casi, è necessario rivolgersi tempestivamente a un medico o recarsi in pronto soccorso.
Quando rivolgersi a un medico?
↑ topÈ fondamentale consultare subito un medico quando l’ustione interessa aree delicate come viso, mani, piedi, genitali o articolazioni. Occorre assistenza immediata anche in caso di ustioni di secondo o terzo grado, con bolle estese, pelle bianca o carbonizzata e dolore intenso o assente segno, quest’ultimo, di danno nervoso.
Se la superficie colpita è superiore al palmo della mano del paziente, è bene recarsi in pronto soccorso. Altri segnali d’allarme sono febbre, segni di infezione (arrossamento diffuso, pus, gonfiore) e difficoltà respiratorie dopo esposizione a fumo o vapori.
Cosa bisogna fare in caso di ustione?
↑ topIl trattamento delle ustioni può essere diviso in due passaggi: primo soccorso e trattamento propriamente detto. In prima battuta, è possibile:
- raffreddare immediatamente la zona colpita con acqua fresca corrente per almeno 10-15 minuti
- rimuovere delicatamente eventuali indumenti o oggetti stretti intorno alla parte colpita (anelli, bracciali) prima che si sviluppi gonfiore
- coprire la zona con garze sterili o tessuti puliti, evitando di rompere le bolle
- non applicare rimedi casalinghi come burro, oli o dentifricio, che possono peggiorare la lesione
- mantenere la persona idratata, soprattutto in caso di ustioni estese.
Il trattamento delle ustioni dopo il primo soccorso richiede una gestione medica specifica che comprende diverse fasi. Le medicazioni possono prevedere l’uso di garze sterili non aderenti o idrogel, schiume o tessuti impregnati di sostanze antibatteriche che mantengono l’ambiente umido, così da favorire la guarigione riducendo allo stesso tempo il rischio di infezioni. Deve seguire un cambio regolare delle medicazioni, con pulizia della ferita e rimozione di eventuali tessuti necrotici.
Per il controllo del dolore si impiegano analgesici, che vanno dai farmaci da banco come paracetamolo e ibuprofene, fino agli oppioidi nei casi più gravi. Per prevenire le infezioni, quando necessario, si applicano creme antibiotiche topiche o si ricorre a terapia antibiotica sistemica.
Nelle ustioni profonde, dove il danno si estende al derma o al tessuto sottocutaneo, può rendersi necessario un intervento chirurgico di innesto cutaneo, che permette di ripristinare la continuità della pelle e ridurre la possibilità di complicanze a lungo termine.
Prenota un videoconsulto dermatologico
Quanto tempo ci mette a passare un’ustione?
↑ topI tempi di guarigione dipendono dal grado dell’ustione. Le ustioni di:
- primo grado, come una scottatura solare, tendono a guarire in circa 5-7 giorni senza lasciare cicatrici
- secondo grado superficiali possono richiedere da 10 a 20 giorni, mentre quelle più profonde impiegano diverse settimane e possono lasciare segni permanenti
- di terzo grado necessitano di intervento medico e chirurgico: la guarigione può durare mesi e lascia cicatrici importanti. La tempestività del trattamento influenza molto i tempi di recupero.