Skip to content
Pubblicato inSalute

Qual è la differenza tra vitamine idrosolubili e liposolubili?

Le vitamine si dividono in due macro gruppi in base alla loro solubilità, cioè in base alla sostanza in cui vengono disciolte. Sono pertanto vitamine idrosolubili e vitamine liposolubili, che si trovano rispettivamente in acqua e grassi.

vitamine liposolubili

In ambito nutrizionale capita di sentire alcuni termini associati ai micro o macronutrienti. Per esempio, spesso vicino ad aminoacidi, troviamo l’aggettivo “essenziali”, che si riferisce ad 8 dei 20 tipi di aminoacidi totali, e serve per classificare le proteine di origine animali come nobili.

Quando parliamo di vitamine invece gli aggettivi più spesso ad esse associati sono idrosolubili e liposolubili.

Queste due parole significano essenzialmente che le vitamine possono essere disciolte in acqua (idrosolubili) o nei grassi (liposolubili).

Ma cosa significa effettivamente questa coppia di definizioni? Per fare chiarezza in merito, per capire come vengono assorbite le vitamine e a cosa servono, abbiamo intervistato la Dott.ssa Francesca Michelacci, biologa nutrizionista che lavora al Santagostino, per la precisione nella sede di Bologna.

Prenota una visita nutrizionistica

Cosa sono le vitamine e quali sono le vitamine liposolubili?

↑ top

Le vitamine sono un gruppo di sostanze di natura organica considerate essenziali perché, pur non avendo né valore energetico né plastico, svolgono nell’organismo funzioni vitali. L’organismo non è in grado di sintetizzarle, e, quindi, devono essere introdotte preformate attraverso gli alimenti.

In base alla loro solubilità vengono distinte in due gruppi: idrosolubili (vitamine del gruppo B e la vitamina C) e liposolubili (vitamina A, vitamina D, vitamina E, vitamina K).

Viene inserita anche la vitamina F, nota come omega 3, che non è propriamente una vitamina, ma è composta da una miscela di due acidi grassi essenziali.

La caratteristica della solubilità significa essenzialmente che il corpo umano le assume in quella sostanza. Cioè se una vitamina è liposolubile, significa che la troviamo in un certo tipo di grasso.

Le vitamine, introdotte sotto forma di integratori o con gli alimenti, vengono assorbite nell’intestino e, una volta passate in circolo, vengono captate dai tessuti dove svolgono la loro attività.

Come si assumono le vitamine liposolubili?

↑ top

Le vitamine liposolubili si assumono consumando in maniera adeguata l’alimento in cui si trovano. Per esempio, per un corretto apporto di vitamina A, vanno consumati uova, fegato, latte e derivati, come il burro, oppure frutta e verdura di colore arancione.

Questa vitamina è un micronutriente cruciale nel mantenimento della vista: promuove inoltre lo sviluppo e la crescita dell’integrità epiteliale e muscolare. Importante anche il ruolo svolto a livello di sostegno del sistema immunitario, in particolare nei bambini.

La vitamina D, da tempo nota per i suoi effetti di controllo dell’omeostasi del calcio e la salute delle ossa, è fondamentale anche nella regolazione delle funzioni immunitarie.

Le fonti alimentari di vitamina D sono principalmente olio di fegato di merluzzo, pesci grassi (aringa, salmone, sgombro, tonno…), tuorlo d’uovo, fegato, burro, formaggi grassi e funghi (unica fonte vegetale di vitamina D).

La vitamina E è fondamentale per la vista e con importante azione antiossidante; la sua carenza è, infatti, associata a indebolimento dell’immunità. Favorisce, inoltre,  lo sviluppo, la formazione e l’integrità dei globuli rossi.

Fonti alimentari: semi oleosi, germe di grano, frutta secca. Tra gli alimenti di origine animale,  tuorlo d’uovo e salmone selvatico.

La vitamina K, coinvolta nella sintesi di fattori che intervengono nella coagulazione del sangue, si trova principalmente nei vegetali a foglia verde e in alcuni frutti (kiwi, mirtilli, avocado, more e uva).

Gli acidi grassi essenziali, che possono essere considerati fattori vitaminosimili, sono contenuti in cibi come pesce (pesce azzurro, salmone, merluzzo, trota), vegetali a foglia, oli vegetali (mais, girasole, soia, vinacciolo) e frutta secca (noci, mandorle, pistacchi, nocciole, arachidi).

Qual è la vitamina più importante per il nostro corpo?

↑ top

La domanda non è proprio corretta. Non esiste una vitamina senza la quale il nostro organismo funzioni al meglio, pertanto non ha senso parlare di vitamina più importante. Quello che è importante è che le quantità assunte siano adeguate. Infatti la carenza vitaminica può causare modificazioni metaboliche e biochimiche, con comparsa di sintomi specifici o aspecifici.

Le cause sono da ricercare principalmente in una malnutrizione generalizzata (diete sbilanciate, scarso apporto di nutrienti, cibi ultra processati, alimentazione selettiva, digiuno…) o in un malassorbimento provocato da malattie dell’apparato digerente o per effetto di farmaci.

Per esempio una carenza di vitamina A causa deficienze a livello del sistema immunitario di contrasto dell’azione ossidante dei radicali liberi; la mancanza di vitamina K, invece, può provocare problemi a livello di coagulazione del sangue; la carenza di vitamina E causa danni ai globuli rossi, etc.

Prenota una visita nutrizionistica

Che cosa si rischia a consumare troppe vitamine?

↑ top

Ci sono effettivamente effetti collaterali anche nel caso di eccesso di assunzione.

Un eccesso di vitamina E, per esempio, è correlato a cefalea, nausea, stanchezza eccessiva.

Troppa vitamina A provoca irritabilità, nausea e vomito, problemi di ritardo nella crescita. Invece troppa vitamina D può provocare problemi a livello renale per eccesso di calcio nel sangue (ipercalcemia). Va ricordato che la popolazione italiana ha un’elevata carenza di vitamina D, sia tra gli anziani che tra i giovani e gli adolescenti.