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Pubblicato inSalute

Spesa alimentare consapevole: perché è importante

Fare una spesa alimentare consapevole ha vantaggi sia sulla qualità della vita perché promuove una sana alimentazione, sia sull’impatto ambientale che abbiamo come famiglie o individui

spesa alimentare consapevole

Fare la spesa è un’attività quotidiana che spesso svolgiamo in modo automatico. Tuttavia, adottare un approccio più consapevole può trasformare un semplice compito in un’opportunità per migliorare la nostra salute, sostenere l’economia locale e proteggere l’ambiente. Ma cosa significa esattamente “spesa alimentare consapevole” e perché è così importante?

Fare la spesa consapevolmente implica una riflessione importante su alcune scelte che decidiamo di fare ovvero:

  • considerare l’origine di un prodotto
  • valutare la stagionalità di ciò che mettiamo nel carrello
  • l’impatto ambientale (l’impronta ecologica di ciò che consumiamo)
  • le esigenze reali (si compra ciò di cui realmente necessitiamo evitando gli sprechi?).

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Cosa si intende per spesa alimentare consapevole?

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L’importanza della spesa alimentare consapevole dal punto di vista nutrizionale è molteplice.

    • Migliore qualità degli alimenti: scegliere prodotti freschi, di stagione e minimamente processati ci permette di assumere alimenti più ricchi di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti. Gli alimenti ultra-processati, al contrario, sono spesso carichi di zuccheri aggiunti, grassi saturi, sodio e additivi, sostanze che, se consumate in eccesso, possono rappresentare fattori di rischio favorenti lo sviluppo di problemi di salute come obesità, malattie cardiovascolari e diabete.
    • Controllo degli ingredienti: una spesa consapevole implica leggere attentamente le etichette. Questo ci consente di evitare ingredienti nocivi o non desiderati e di fare scelte più adatte alle nostre esigenze dietetiche o a eventuali allergie e intolleranze. Conoscere ciò che mangiamo ci mette in condizione di prendere decisioni più salutari e anche più adatte al nostro stile di vita.
    • Promozione della varietà dietetica: essere consapevoli ci spinge a esplorare una gamma più ampia di alimenti, includendo diverse varietà di frutta, verdura, cereali integrali e fonti proteiche. Una dieta varia è fondamentale per garantire l’apporto di tutti i nutrienti essenziali e per supportare un microbioma intestinale sano, cruciale per l’assorbimento dei nutrienti e per la funzione immunitaria.
    • Sostenibilità ambientale: optare per prodotti locali e di stagione non solo garantisce maggiore freschezza e preserva la qualità di ciò che ingeriamo, ma supporta anche l’economia locale; questo legame tra sostenibilità e nutrizione è sempre più riconosciuto come un elemento chiave per la salute a lungo termine.

Come abbiamo detto infatti la consapevolezza quando si compra cibo ha a che fare con la salute e con l’ambiente.

Come fare la spesa consapevole?

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Ci sono diversi accorgimenti per fare una spesa alimentare consapevole, e la cosa può risultare un po’ difficile da gestire, specie nella società in cui viviamo, e che sembra non lasciarci il tempo di fare nulla con consapevolezza.

Per intraprendere il percorso della spesa consapevole, ecco alcuni consigli pratici:

  • pianifica i pasti: prima di andare a fare la spesa, pensa ai pasti che intendi preparare per la settimana. Questo ti aiuterà a creare una lista precisa e a evitare acquisti impulsivi.
  • Fai una lista: attieniti rigorosamente alla tua lista della spesa.
  • Leggi le etichette: prendi l’abitudine di controllare gli ingredienti e i valori nutrizionali dei prodotti.
  • Dai priorità alla stagionalità e al territorio: scegli frutta e verdura di stagione e, se possibile, da produttori locali.
  • Valuta la qualità, non solo il prezzo: investire in alimenti di qualità superiore può tradursi in benefici a lungo termine per la tua salute.

La premessa fondamentale è tuttavia che i pasti siano nella maggior parte dei casi preparati e consumati a casa. Utile in questo senso può essere organizzarsi ad inizio settimana e preparare cose che possano essere conservate in frigo.

Va comunque detto che un pasto sano e bilanciato non deve per forza impiegare ore di preparazione, nemmeno in  caso di cottura dei cibi.

Fare una lista

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Andare al supermercato senza avere un’idea precisa di cosa comprare è un dispendio di energie cognitive che spesso si traduce in frustrazione e acquisti non consapevoli, per cui a un lato si cerca di fare presto, dall’altro si prendono cose non ottimali per la nostra alimentazione.

La lista della spesa elimina entrambi questi problemi e riduce il rischio di acquisti impulsivi di cose come merendine e prodotti processati ricchi di zuccheri.

Cibo fresco , perché è importante?

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L’alimentazione consapevole non riguarda solo cosa mangiamo, ma anche come il cibo viene coltivato, processato e preparato.

Evitare il più possibile cibi processati è un altro trucco per avere in frigorifero alimenti equilibrati e sani.

I cibi freschi, come frutta, verdura, legumi e cereali integrali non processati, mantengono intatto il loro contenuto di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Questi nutrienti sono essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo, supportando il sistema immunitario, la funzione digestiva, la funzione cognitiva e molto altro. Con il passare del tempo e i processi di lavorazione, molti di questi preziosi elementi si degradano, riducendo il valore nutrizionale del cibo.

Gli alimenti confezionati e ultra-processati sono spesso ricchi di additivi chimici, coloranti, conservanti, zuccheri aggiunti e grassi saturi o trans. Queste sostanze, sebbene prolunghino la conservazione e migliorino il sapore, possono avere effetti negativi sulla nostra salute a lungo termine, contribuendo all’infiammazione, all’aumento di peso e a diverse patologie croniche. Il cibo fresco, per sua natura, è privo di queste aggiunte artificiali, offrendo un’opzione più pulita e naturale.

Leggere le etichette

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Le etichette sono la “carta d’identità” di ciò che mangiamo, offrendo informazioni preziose che vanno ben oltre il semplice nome del prodotto.

L’utilizzo di elementi chimici per la conservazione è piuttosto diffuso; imparare a leggere le etichette è quindi molto importante.

Cosa cercare in un’etichetta alimentare?

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Per leggere un’etichetta in modo efficace, bisogna prestare attenzione a specifici elementi chiave.

  • Denominazione di vendita: il nome legale del prodotto, che ne descrive la natura e il trattamento (es. “yogurt intero”, “passata di pomodoro”, “pane di tipo 0”).
  • Elenco degli ingredienti: questa è una delle sezioni più importanti. Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di quantità, dal più presente al meno presente. Se i primi ingredienti sono zuccheri, grassi o farine raffinate, è un segnale che il prodotto potrebbe non essere la scelta più salutare. Presta attenzione anche agli “zuccheri nascosti” che possono comparire sotto diverse denominazioni (es. sciroppo di glucosio, fruttosio, maltosio, destrosio).
  • Tabella nutrizionale: fornisce informazioni dettagliate sui valori nutrizionali per 100g o 100ml di prodotto, e spesso anche per porzione. I dati principali da considerare sono:
    • Calorie (energia): l’apporto energetico del prodotto.
    • Grassi: distingui tra grassi saturi (da limitare) e insaturi (più benefici).
    • Carboidrati: con particolare attenzione agli zuccheri (quantità di zuccheri semplici, aggiunti o naturalmente presenti).
    • Proteine: importanti per la crescita e il mantenimento dei tessuti.
    • Fibre: essenziali per la digestione e il senso di sazietà.
    • Sale: un consumo eccessivo può influire sulla pressione sanguigna.
    • Allergeni: devono essere chiaramente evidenziati nell’elenco degli ingredienti, spesso in grassetto o con un’indicazione specifica.
    • Quantità netta: il peso o il volume del prodotto.
    • Data di scadenza o termine minimo di conservazione:
      • Da consumarsi entro il…“: Indica un limite di commestibilità oltre il quale il prodotto potrebbe non essere sicuro.
      • Da consumarsi preferibilmente entro il…“: Il prodotto può perdere alcune qualità organolettiche (sapore, consistenza) dopo questa data, ma è ancora sicuro da consumare per un certo periodo
    • Condizioni di conservazione 
    • Paese d’origine o luogo di provenienza: obbligatorio per alcune categorie di alimenti.

Imparare a leggere le etichette alimentari ti rende un consumatore più attivo e consapevole, dandoti il controllo sulle tue scelte alimentari e, di conseguenza, sulla tua salute.

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KM zero e imballaggi

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Il KM Zero si riferisce all’acquisto di prodotti alimentari direttamente dai produttori locali, o comunque da aziende situate a una distanza ridotta dal luogo di consumo. L’obiettivo è minimizzare i passaggi intermedi della filiera e ridurre le distanze percorse dal cibo, dal campo alla tavola. Questo modello si contrappone alla grande distribuzione organizzata, dove i prodotti spesso viaggiano per migliaia di chilometri prima di arrivare sugli scaffali.

Adottare il KM Zero nell’ambito di un’alimentazione consapevole comporta numerosi benefici.

  • Freschezza e qualità superiore: i prodotti a KM Zero, non dovendo affrontare lunghi trasporti o stoccaggi prolungati, mantengono intatte le loro proprietà organolettiche e nutritive.
  • Sostegno all’economia locale: acquistare a KM Zero significa supportare direttamente i piccoli agricoltori e le imprese del territorio
  • Maggiore trasparenza e consapevolezza: acquistando direttamente dal produttore, si ha la possibilità di conoscere la provenienza esatta del cibo, le modalità di coltivazione o allevamento e le persone che lo hanno prodotto.
  • Stagionalità e varietà: il KM Zero promuove naturalmente il consumo di prodotti di stagione. Questo non solo garantisce cibi più buoni e nutrienti, ma ci educa anche a riscoprire i ritmi della natura e la biodiversità alimentare.

Imballaggio e trasporto sono altamente inquinanti nella filiera produttiva del cibo, spesso non è necessario comprare cibo esotico per avere gusto e nutrienti adeguati.

Anche su questo ci sentiamo di non essere troppo severi, e di evitare semplicemente di esagerare.

Scegliere cibi freschi, possibilmente di stagione e a chilometro zero, significa anche fare una scelta consapevole per l’ambiente.