di Mattia Miccoli, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Negli ultimi anni, la realtà virtuale (VR) ha conquistato un posto sempre più rilevante nel campo della riabilitazione cognitiva, apportando vantaggi significativi rispetto alle tecniche tradizionali.
Grazie alla sua capacità di creare ambienti immersivi, la VR permette ai pazienti con deficit cognitivi di svolgere esercizi in scenari che simulano situazioni quotidiane, migliorando le capacità mentali e supportando la riabilitazione.
Innovazione nella riabilitazione cognitiva
La riabilitazione cognitiva si concentra sul miglioramento o sul mantenimento delle funzioni cognitive, come la memoria, l’orientamento, la pianificazione e il controllo esecutivo. Tradizionalmente, gli esercizi cognitivi venivano svolti in contesti reali o su supporti cartacei.
Tuttavia, con l’avvento della VR, si è riusciti a riprodurre in modo realistico ambienti quotidiani, consentendo ai pazienti di esercitarsi in modo sicuro e monitorato, grazie alla possibilità di personalizzare gli ambienti virtuali e adattarli alle necessità specifiche di ogni individuo.
Applicazioni pratiche e studi scientifici
Uno degli esempi più promettenti di utilizzo della VR riguarda la riabilitazione di pazienti affetti da malattie neurodegenerative, come il Parkinson e altre forme di demenza. In particolare, la VR viene utilizzata per esercitare la memoria spaziale, l’orientamento e la pianificazione. Attraverso la simulazione di ambienti familiari, come una cucina, un supermercato o una strada, i pazienti sono in grado di esercitare le loro abilità cognitive in modo coinvolgente e senza rischi.
Studi hanno evidenziato come l’uso di scenari virtuali familiari possa non solo monitorare il rischio di declino cognitivo, ma anche contribuire a rallentarne il progresso, migliorando la qualità della vita dei pazienti. Altri studi hanno mostrato che la VR aiuta a mantenere l’autonomia e a rallentare i disturbi cognitivi, stimolando anche l’interazione sociale tra pazienti e professionisti.
A sostegno di queste evidenze, uno studio del 2022 ha dimostrato che l’integrazione della VR con l’allenamento motorio nei pazienti affetti da Parkinson porta a miglioramenti significativi nel cammino, nell’equilibrio e nella mobilità funzionale rispetto alla sola fisioterapia tradizionale. Questo perché la VR consente di eseguire esercizi specifici in ambienti controllati e stimolanti, favorendo l’apprendimento motorio attraverso feedback continui e adattamenti personalizzati.
Allo stesso modo, una ricerca condotta su anziani con lieve compromissione cognitiva ha evidenziato che un programma VR combinato di esercizi fisici e cognitivi ha migliorato in modo significativo non solo la memoria e le funzioni esecutive, ma anche le attività strumentali della vita quotidiana. Inoltre, grazie all’uso della spettroscopia nel vicino infrarosso (NIRS), ossia una tecnica diagnostica, è stato osservato un aumento dell’efficienza neurale nei partecipanti, indicativo di un miglioramento dei processi cerebrali legati alla funzione cognitiva.
Il futuro della VR nella riabilitazione cognitiva?
Appare estremamente promettente. Con il continuo sviluppo della tecnologia, si prevede che la realtà virtuale diventi sempre più accessibile, versatile e adattabile ai diversi stadi di deficit cognitivo. Inoltre, l’introduzione di strumenti VR più economici e portatili potrebbe aprire la strada all’adozione della VR in contesti meno strutturati, come le case dei pazienti, per migliorare l’accesso al trattamento e ridurre i costi associati alla riabilitazione.
Grazie alla combinazione con strumenti di valutazione neurofisiologica, la VR potrebbe diventare anche un utile strumento di screening per identificare precocemente segnali di declino cognitivo, permettendo interventi tempestivi e mirati.
La realtà virtuale non è più solo un’idea futuristica: è una realtà clinica che sta trasformando la riabilitazione cognitiva. Con la sua capacità di combinare efficacia, sicurezza e coinvolgimento, la VR rappresenta una speranza concreta per pazienti e famiglie.
(19 Maggio 2025)