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Test per le proteine nelle urine. Cos’è e perché farlo


Il test delle proteine urinarie viene svolto per determinare la presenza di proteine nelle urine. Proteine che, se presenti, sono segnale di infezioni e, se persistenti nel tempo, indicano la possibilità di patologie renali.

Proteine nelle urine

In condizioni normali, nelle urine non dovrebbero essere presenti tracce di proteine, se non in quantità trascurabili e per brevi lassi di tempo.

È possibile e assolutamente normale, invece, che siano presenti tracce di proteine escrete con le urine dopo che sia stata svolta attività fisica, per lo più quando il soggetto interessato sia di età giovane.

Perché sono presenti le proteine nelle urine

Quando sono presenti tracce di proteine nelle urine, con specifici valori che saranno indicati in seguito, si parla di proteinuria.

Le cause della proteinuria possono essere diverse. Tra le più frequenti si ricordano:

  • il diabete, sia di tipo I che di tipo II
  • l’ipertensione
  • proteinuria ortostatica, una condizione benigna diffusa soprattutto tra bambini e adolescenti, che si verifica quando il soggetto è in posizione eretta.

Nei soggetti che soffrono di diabete e ipertensione, la presenza di proteine alte nelle urine è indice di una compromissione della funzionalità renale. La proteinuria ortostatica tende invece a risolversi spontaneamente, ha pertanto una prognosi buona e non implica alcun tipo di intervento.

Tra le cause di proteinuria possono essere inoltre annoverati diversi tipi di malattie renali:

  • nefropatia diabetica, conseguenza appunto del diabete. Ad essere compromessa è la funzionalità dei glomeruli, formazioni vascolari renali che filtrano le tossine presenti nel sangue
  • nefropatia membranosa, che interessa comunque i glomeruli e consiste in un inspessimento delle pareti dei capillari. Può essere causata da alcuni farmaci, patologie autoimmuni, tumori o infezioni
  • glomerulosclerosi focale segmentale che determina una sclerosi progressiva, ovvero una cicatrizzazione, dei glomeruli.

Le patologie appena esposte portano il soggetto, in modo progressivo e inevitabile lungo il decorso, a insufficienza renale.

Ulteriori cause legate alla proteinuria

La presenza di proteine nelle urine può essere determinata da ulteriori circostanze:

In terza battuta, la presenza di proteine urinarie è associabile a diverse altre patologie, tra le quali si possono indicare:

Sintomi della presenza di proteine nelle urine

Quando la proteinuria si manifesta in modo lieve, solitamente non si presentano sintomi. Quando invece la quantità di proteine nelle urine inizia ad aumentare, può manifestarsi una sintomatologia che si specifica in:

  • urina schiumosa determinata dall’elevata quantità di proteine urinarie
  • edemi, in termini correnti gonfiore, non solo sulle estremità (specie piedi e caviglie) ma anche sul viso e sull’addome. La ritenzione idrica è una conseguenza della perdita delle proteine plasmatiche
  • sintomi e segni che sono riconducibili alla patologia sottostante la proteinuria.

Va specificato poi che il manifestarsi di urina schiumosa non deve essere automaticamente associato alla proteinuria, poiché possono esserci dei fattori che possono creare confusione nella percezione. Fattori quali:

  • una minzione estremamente rapida, che determinerà comunque una rapida scomparsa della schiuma
  • detergenti, o altre sostanze che possono essere presenti nell’acqua del wc
  • una condizione di leggera disidratazione, in seguito alla quale l’urina risulta essere più concentrata
  • nell’uomo, la possibile presenza di tracce di liquido spermatico. Nella donna, sangue mestruale.

Valori normali delle proteine urinarie

Si hanno valori fisiologici di proteine urinarie:

  • entro gli 8 mg/dl nei casi di test di campione estemporaneo
  • entro gli 80 mg quando viene svolto un test delle urine 24 ore.

Si ha proteinuria nei casi di una escrezione uguale o maggiore di 300 mg di proteine in una raccolta di urine nelle 24 ore.

I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.

Quando viene prescritto questo test?

Il test per le proteine nelle urine può essere prescritto come esame di screening nel contesto delle analisi delle urine, quindi come una indagine di routine, ma non solo. Può essere prescritto anche per una donna quando è in stato di gravidanza, o se si ha sospetto di infezioni alle vie urinarie.

Si richiede la misurazione della proteinuria, con intervalli regolari, il fine di monitorare pazienti che stanno seguendo terapie con farmaci che, almeno potenzialmente, determinano una compromissione della funzionalità renale. Farmaci quali:

  • antibiotici
  • analgesici
  • specifici farmaci antinfiammatori non steroidei
  • inibitori della pompa protonica, utilizzati nella cura del reflusso gastrico.

Approfondimenti diagnostici

Qualora si presentassero valori importanti di proteinuria, lo specialista nefrologo potrà chiedere ulteriori esami di laboratorio ai fini dell’approfondimento diagnostico:

  • una analisi completa delle urine, insieme al dosaggio delle proteine contenute in essa
  • l’albumina urinaria, esame volto a intercettare la presenza di microalbumina nelle urine
  • il rapporto albumina su creatinina, grazie al quale si ha una accuratezza maggiore in merito alla quantità di albumina presente nelle urine
  • elettroforesi delle proteine urinarie, che permette di evidenziare i diversi tipi di proteine urinarie e la loro concentrazione
  • l’esame della glicemia, per misurare la quantità di glucosio nel sangue.

A questi esami di laboratorio possono essere affiancati, se necessario, esami strumentali come la biopsia renale e un esame di campione istologico.

Proteine nelle urine in gravidanza

Quando una donna è in stato di gravidanza, è normale che si verifichi un lieve aumento delle proteine urinarie. Nei casi in cui si hanno valori alti di proteine nelle urine, invece, è necessario un approfondimento diagnostico.

Si potrebbe infatti rilevare un insieme di patologie quali:

  • infezioni delle vie urinarie, come nel caso delle cistiti, che tendono a manifestarsi con maggiore incidenza durante una gravidanza
  • preeclampsia, o gestosi. Una condizione piuttosto grave che può manifestarsi nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Si caratterizza per un aumento di pressione arteriosa, oltre che per proteinuria. Può essere diagnosticata per mezzo del test per il progesterone.

È possibile ridurre la proteinuria?

È comunque possibile ridurre la proteinuria adottando una serie di comportamenti e di attività da cui, tra l’altro, possono trarre beneficio anche i reni:

  • limitarsi nell’uso del sale
  • svolgere attività fisica in modo continuativo e regolare
  • mantenere il proprio peso forma o, nei casi di sovrappeso oppure obesità, cercare di raggiungere il peso forma
  • smettere in ogni caso di fumare.

In cosa consiste il test per le proteine urinarie

Per svolgere questo esame delle urine è possibile la raccolta estemporanea di urine o, come in questo caso specifico, si svolge una raccolta delle urine nelle 24 ore.

Al riguardo sono necessarie due accortezze: è importante iniziare la raccolta delle urine dopo la prima minzione al mattino e si raccomanda, poi, di refrigerare il contenitore utilizzato per la raccolta.

Come prepararsi a questo esame

Il test per le proteine nelle urine non richiede alcuna particolare preparazione.