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Nevrite: tipi, eziologia e trattamenti

A cura di
Laura
Geremia

La nevrite è una infiammazione a carico di uno o più tronchi nervosi. Per risolverla è necessario intervenire sulle cause sottostanti, che possono essere molteplici

Che cos’è la nevrite?

Il termine nevrite indica l’infiammazione di un tronco nervoso. I tipi di nevrite possono essere due:

  • mononevrite, quando ad essere interessato è un solo nervo. In molti casi è di origine traumatica
  • polinevrite, se ad essere interessati sono diversi tronchi nervosi. Questa seconda eventualità ha cause di natura tossica oppure infettiva.

La nevrite deriva dalla lesione o irritazione di:

  • assoni i prolungamenti principali di una cellula nervosa, la cui funzione è condurre gli impulsi elettrici - chiamati potenziali d’azione - verso la periferia, secondo una direzione quindi centrifuga
  • guaine mieliniche, strutture isolanti che avvolgono gli assoni. Sono costituite principalmente da proteine e lipidi.

Come conseguenza il paziente può incorrere in una diminuzione, anche significativa, della conduzione nervosa.

Quali sono i sintomi di una nevrite?

Tra i principali sintomi di una nevrite si indicano:

  • dolore, che può essere di tipo spontaneo o invece provocato dalla compressione. Dolore che può manifestarsi, ad esempio, nello spazio intercostale durante gli atti respiratori
  • deficit di tipo motorio e sensitivo nei territori muscolari e cutanei interessati
  • atrofia muscolare vera e propria
  • formicolio o intorpidimento della zona interessata.

Esistono inoltre ulteriori tipi di nevrite, che determinano dolore neuropatico o sintomi più specifici:

  • retrobulbare ottica, che colpisce il nervo ottico causando dolore e alterazioni visive, fino alla perdita della vista
  • polinevrite acuta infiammatoria idiopatica, chiamata sindrome di Guillain-Barré, causata da autoanticorpi diretti contro le guaine mieliniche dei nervi in seguito a malattie virali.

Quali zone sono interessate?

Il dolore neuropatico causato da una nevrite può interessare diverse parti del corpo, non solo la gabbia toracica. Altre zone colpite possono essere i denti, il viso, le braccia, le spalle, la schiena, l’inguine e le gambe.

Quali sono le cause?

Tutte le malattie infettive possono essere causa di nevrite. Per fare alcuni esempi di patologie infettive:

  • influenza, determinata da virus che appartengono alle famiglie delle Ortomixoviridiae
  • morbillo, una patologia di tipo infettivo riconducibile al morbillovirus
  • herpes, dovuto all’esposizione a virus appartenenti alla famiglia Herpesviridae
  • sifilide, una infezione sessualmente trasmessa, la cui causa è il batterio Treponema pallidum
  • tifo, dovuto al batterio Salmonella Typhi.

Da segnalare l’eventualità per la quale, in seguito ad una infezione virale, si possono formare nell’organismo autoanticorpi che possono danneggiare il nervo. Tra le altre cause all’origine di una nevrite vanno segnalate inoltre:

  • intossicazioni da diverse sostanze quali alcol, arsenico e piombo
  • patologie metaboliche come la gotta o il diabete
  • patologie neoplastiche, o in termini più comuni, tumori
  • traumi che possono danneggiare il nervo.

Anche l’età va annoverata tra le cause sottostanti.

Come si diagnostica una nevrite?

Per avere un quadro diagnostico chiaro, su cui basare una terapia efficace, occorre una visita medica che preveda un’anamnesi accurata. L’obiettivo è individuare una possibile causa e svolgere una valutazione neurologica, grazie anche ad un esame obiettivo che determini la sede interessata e i deficit associati.

Sono poi previsti diversi altri esami quali:

Come curare una nevrite?

L’approccio terapeutico prevede che, in sede di diagnosi, la causa scatenante sia stata intercettata. In questo modo è quindi possibile eliminare l’agente che favorisce la nevrite, come accade ad esempio nei casi di intossicazione da alcol o da altro agente. Se la causa è una condizione metabolica, come visto per il diabete, si può quindi procedere con la correzione della condizione metabolica stessa.

Sul piano sintomatologico, il dolore può essere gestito con l’assunzione di farmaci antiepilettici, antidepressivi od oppiacei. Per quanto riguarda invece l’eventualità di una patologia autoimmune, si procede con la somministrazione di farmaci immunosoppressori.

L’infiammazione del nervo può essere inoltre contrastata con integratori ad azione ossidante e protettiva della guaina. Integratori che possono essere utilizzati anche per contrastare eventuali carenze vitaminiche.

Quando il paziente soffre di nevrite retro bulbare ottica, è necessario intervenire con la cura in modo tempestivo. I rischi, in questa evenienza, consistono in danni permanenti al nervo ottico. Oltre al dolore, il paziente ravvisa una perdita, parziale oppure totale della vista; oppure offuscamento e riduzione dei colori o, ancora, macchie nel campo visivo.

L'importanza della fisioterapia

Dal momento che la nevrite può comportare, tra gli altri sintomi, atrofia muscolare oltre a deficit di tipo motorio, accanto alla terapia farmacologica si consiglia fortemente di ricorrere alla fisioterapia.

In questo modo è possibile per il paziente recuperare forza e trofismo dei gruppi muscolari che sono stati lesi.