La scialolitiasi, o calcolosi delle ghiandole salivari, è una malattia caratterizzata dalla presenza di calcoli nelle ghiandole salivari o nei loro dotti escretori.
Le ghiandole salivari
In bocca, oltre a trovare innumerevoli ghiandole di piccole dimensioni, abbiamo tre coppie principali di ghiandole salivari, che presentano dimensioni più grandi, e sono:
- Le ghiandole parotidi, si trovano dietro l’angolo della mandibola, davanti e sotto le orecchie
- Le ghiandole sottomandibolari, sono nella parte laterale della mascella
- Le ghiandole sottolinguali, si trovano sotto la parte laterale della lingua
Tutte le ghiandole secernono saliva, che rappresenta la prima sostanza fondamentale nella degradazione e nel processo digestivo degli alimenti.
Le ghiandole salivari, oltre alla calcolosi, possono presentare altri disturbi, quali:
- Malfunzionamento, con insufficiente produzione di saliva e secchezza delle fauci
- Infezione, detta scialoadenite, determinata dalla presenza di un’ostruzione del flusso salivare o un flusso salivare molto scarso
- Edema, determinato da parotite (orecchioni), infezioni batteriche, AIDS, sindrome di Sjögren, diabete mellito, sarcoidosi, bulimia, tumori cancerosi (maligni) o non cancerosi (benigni) delle ghiandole salivari
Che cos'è la calcolosi salivare?
La scialolitiasi, o calcolosi delle ghiandole salivari, è una malattia caratterizzata dalla presenza di calcoli nelle ghiandole salivari o nei loro canali escretori.
Colpisce prevalentemente il sesso maschile, in età media e avanzata e interessa nel 90% dei casi la ghiandola sottomandibolare, nel restante 10% la ghiandola parotide.
Quali sono i sintomi della calcolosi salivare?
Durante la masticazione si verifica un aumento di volume repentino e doloroso della ghiandola salivare interessata. Quando i calcoli ostruiscono i dotti escretori, infatti, la saliva prodotta non riesce a defluire e causa di un'ostruzione che provoca dolore.
Il tipo di dolore è quello trafittivo tipico delle calcolosi.
Quali sono le cause della calcolosi salivare?
Le cause di questa patologia sono stati infiammatori e alterazioni della funzionalità ghiandolare che, insieme a una saliva più densa e concentrata, condizionano una precipitazione di minerali che dà origine ai calcoli.
Una buona igiene orale e un'adeguata idratazione possono aiutare a prevenire la formazione di calcoli. Questo purtroppo a volte non è sufficiente perché anche l’assunzione di determinati farmaci può favorire la calcolosi salivare.
Le persone affette da gotta sono maggiormente predisposte alla formazione di calcoli salivari e tendenzialmente è un disturbo che capita più negli adulti che nei ragazzi.
Perché si gonfiano le ghiandole salivari?
La calcolosi salivare può creare problemi nel momento in cui i calcoli vanno a ostruire il dotto adibito al trasporto della saliva dalla ghiandola alla bocca. All’interno del dotto, questa ostruzione determina un ristagno della saliva che a sua volta porta a un rigonfiamento doloroso della ghiandola.
L’ostruzione del dotto e la presenza di saliva stagnante nella ghiandola, possono condurre a un’infezione batterica.
Quando mangio mi si gonfia la ghiandola salivare?
Quando il dotto salivare è ostruito, l’edema e il dolore in corrispondenza della ghiandola, sono i sintomi tipici. Questo gonfiore, con relativo dolore, peggiora dopo i pasti, soprattutto nel caso in cui si siano assunti cibi in grado di stimolare il flusso salivare, per questo i cibi da evitare sono:
- I sottaceti
- Gli alimenti acidi, salati o piccanti
- Le bevande gassate
- Il succo di limone
Questo avviene perché nel momento in cui il dotto viene ostruito, non potendo più far uscire la saliva, la ghiandola si ingrossa, gonfiandosi e causando dolore.
Come avviene la diagnosi della calcolosi salivare?
La diagnosi avviene con la palpazione manuale e spremitura della ghiandola.
Spesso durante una semplice visita è possibile rilevare la presenza di calcoli a livello del dotto escretore e in questo caso il medico può ricorrere all'ecografia ed eventualmente alla scialografia (tecnica radiologica che consiste nell'iniezione di un liquido di contrasto iodato per la visualizzazione di tutto il canale salivare fino alle ghiandole).
In alternativa la presenza dell’ostruzione di un dotto salivare può essere diagnosticata in base all’assunzione o meno di cibo o bevande, che stimolando il flusso di saliva, determinano l’insorgenza del dolore.
Come curare un calcolo salivare?
Per curare un calcolo salivare è necessario:
- Bere molto
- Massaggiare le ghiandole
- Applicare impacchi caldi
- Attivare il flusso salivare con succhi o spicchi di limone, caramelle aspre o andando a combinare tutti questi alimenti
Eventualmente, nel caso in cui questi metodi non diano risultati soddisfacenti, il paziente può sottoporsi a:
- Terapia medica, somministrazione di antibiotici, antidolorifici (analgesici), antinfiammatori, cortisonici, sostanze che stimolano la secrezione salivare
- Terapia fisica, litotripsia, una tecnica che permette di frantumare il calcolo in piccoli frammenti che vengono poi espulsi spontaneamente
- Visita dentistica, durante la quale il professionista potrà spingere fuori il calcolo premendo su entrambi i lati del dotto e nel caso in cui questa tecnica fallisca, è possibile ricorrere a uno strumento sottile come un filo metallico e fare uscire il calcolo
- Terapia chirurgica, consiste nell'asportazione del calcolo dal dotto o dell'intera ghiandola se la calcolosi è recidivante