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Follicolite, di cosa si tratta, cause e rimedi

A cura di
Marco
Lauria

La follicolite è una infiammazione dei follicoli piliferi. Questa condizione può essere causata da una infezione dovuta a funghi o batteri

Cosa si intende con follicolite?

Il termine follicolite indica una infiammazione con presenza o meno di una infezione, dei follicoli piliferi. Questi sono delle sacche minuscole distribuite nelle zone profonde del derma, lo strato della pelle intermedio. Mediamente il corpo umano è ricoperto da circa 5 milioni di follicoli piliferi, questi al contrario sono assenti a livello dei palmi delle mani e delle piante dei piedi.

Il follicolo pilifero è composto da:

  • asta e radice, rispettivamente la parte emergente dalla pelle e che si innesta nella cute
  • una ghiandola sebacea, che produce sebo
  • il muscolo erettore del pelo.

A costituire il follicolo pilifero c’è il quindi bulbo, nel quale è presente la papilla dermica, utile affinché si verifichi la vascolarizzazione. In caso di follicolite, uno o più tra gli elementi indicati risulta infiammato.

Le zone più colpite possono variare a seconda del genere:

  • negli uomini la zona più interessata è il viso
  • nelle donne ad essere più interessate sono braccia, gambe, ascelle e glutei.

Come si manifesta la follicolite?

Ad un esame obiettivo, i sintomi risultano essere estremamente riconoscibili. Il primo sintomo è dato dalla comparsa di brufoli oppure di pustole dal colore rosso o giallo; il pus può essere presente. Non è poi da escludere lo sviluppo di vescicole purulente, che al loro scomparire lasciano spazio ad una crosta.

Quando si manifesta in modo più superficiale, questa infiammazione può determinare arrossamento delle zone interessate e una sensazione di prurito. Nei casi più gravi, ovvero di follicolite profonda, è possibile che il soggetto provi dolore e si verifichi la comparsa di cicatrici.

A cosa è dovuta la follicolite?

Questa condizione può essere dovuta a cause diverse tra loro: infiammazioni, irritazioni, patologie della pelle, occlusioni. Il fattore scatenante più ricorrente è una infezione. E la follicolite infettiva può essere determinata da:

  • funghi quali il Pityrosporum
  • batteri come la Pseudomonas aeruginosa o lo Staphylococcus Aureus, che da solo rappresenta la causa principale di questa infezione.

Esistono poi altri elementi di rischio, se non veri e propri fattori scatenanti, che possono essere determinati da:

Follicoliti non infettive

Esistono anche forme non infettive, come:

  • pseudofollicolite da barba quando il pelo non fuoriesce ma penetra all’interno della pelle
  • follicolite da petrolio, una infiammazione dovuta a esposizione petrolati, ovvero dei minerali che derivano dal petrolio.

Come si svolge la diagnosi?

La diagnosi avviene attraverso l’esame obiettivo, da parte del medico, che permetta di rilevare la presenza dei sintomi indicati.

Per avere un accertamento diagnostico più specifico, può essere richiesto un tampone cutaneo per identificare l’agente microbico che ha scatenato l’infezione, così da somministrare l’antibiotico adatto.

Come si cura la follicolite?

Le follicoliti lievi e non infettive tendono a regredire spontaneamente nel giro di pochi giorni, e in prima istanza si sconsiglia vivamente di spremere le eventuali pustole che potrebbero insorgere, al fine di evitare la successiva insorgenza di una macchia cutanea o di una cicatrice.

È invece fortemente consigliato rivolgersi al proprio medico, o al dermatologo, nel caso in cui l’infezione non sembra migliorare e, al contrario, si diffonde, oppure se ha acquisito un andamento ricorrente.

La terapia da seguire cambia con il variare dell’agente scatenante l’infiammazione. Le follicoliti superficiali trovano risoluzione con una accorta igiene del proprio corpo, prediligendo dei saponi neutri e delicati. Quando, al contrario, sono presenti delle lesioni profonde, con la possibilità che si sia sviluppata una infezione, dopo una adeguata diagnosi vengono prescritte solitamente delle terapie con antibiotici o antimicotici sistemici.