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Pubblicato inPrevenzione e Benessere

Come cominciare a fare yoga

Questa disciplina, che appartiene alla tradizione culturale indiana, è stata concepita in origine come mezzo di realizzazione spirituale. Oggi viene praticata soprattutto in virtù dei tanti benefici per il benessere psicofisico delle persone

praticare yoga a casa

Lo Yoga è una disciplina che affonda le sue radici millenarie nella cultura indiana. Negli anni si è diffuso in tutto il resto del mondo e oggi è praticato a livello trasversale, in virtù dei grandi e tanti benefici che può comportare per il benessere psicofisico delle persone.

Con l’aiuto del dottor Stefano Serafinelli, psicologo clinico, istruttore mindfulness e yoga del Santagostino, proviamo a capirne di più su una pratica ormai estremamente capillare e apprezzata.

In particolare vedremo:

  • tutto ciò che c’è da sapere prima di cominciare a fare yoga
  • quali sono i principali tipi di yoga
  • in quale momento della giornata è più opportuno praticarlo
  • quali sono i benefici di questa disciplina per il benessere psicofisico delle persone

 

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Qual è lo scopo dello yoga?

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Lo scopo dello Yoga è il benessere psicofisico. La disciplina, che è piuttosto complessa nella sua interezza e tende modificare e migliorare lo stile di vita delle persone che lo praticano, non è solo composta dalla parte di movimento fisico, con cui è maggiormente conosciuta.

Essa include anche una articolata visione filosofica della vita e dell’uomo che in certi casi ha dei punti di contatto molto interessanti con la psicoterapia moderna.

Il benessere e il miglioramento della vita della persona si raggiungono con una attiva ricerca della comunanza e dell’effettiva unione di corpo e mente. Quest’unione è perseguita tramite il movimento fisico associato ad una respirazione cosciente e attiva detta respirazione pranayama.

Come cominciare a fare yoga a casa da soli?

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Per prima cosa, è necessario sottolineare che, come accade per tutte le discipline, anche nel caso dello Yoga, se si parte da zero, sarebbe opportuno essere seguiti da un istruttore e andare almeno ad alcune lezioni di yoga prima di praticare da soli.

Lo Yoga rappresenta una possibilità di entrare in contatto con il nostro corpo sia attraverso il fisico sia attraverso il respiro. Una delle condizioni necessarie, nel momento in cui si decide di iniziare a praticarlo, è la lentezza. Ciò significa, soprattutto, avere rispetto del proprio corpo e dei suoi tempi. Questo principio è valido sempre, a prescindere dall’età di chi lo pratica o dalle singole esperienze e capacità fisiche e mentali.

Anche chi ha già maturato anni di esperienza nello Yoga dovrebbe sempre rimanere in ascolto del proprio corpo e assecondare le sue esigenze. Questo approccio scandisce non solo il rapporto con la disciplina in generale, ma anche la singola sessione che parte con un’iniziale fase di ascolto per poi passare, in un secondo momento, ad attività più aerobiche.

Lo Yoga è una disciplina universale che può essere praticata da tutti. Anche chi ha disabilità motorie può lavorare bene praticando Asana (posizioni o posture) e Pranayama (letteralmente “controllo del respiro”), ossia esercizi che si concentrano sulla respirazione in particolare. Questa disciplina è, infatti, soprattutto uno stato mentale e valica i confini determinati dall’età, dalle caratteristiche e dalle capacità fisiche dei singoli individui.

Quali tipi di Yoga esistono?

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Più che di tipologie di Yoga, si può parlare di strumenti comuni. Nel corso degli anni Novanta in Occidente si è diffusa una nomenclatura composta da circa 30 tipi di Yoga. Ognuno di essi era legato ad un particolare strumento.

Tra gli strumenti più utilizzati ci sono i pranayama e gli asana, già citati. Un altro strumento presente nei vari tipi di Yoga è il mantra, ossia una recitazione ripetuta nel tempo di una stessa frase che può avere un effetto calmante sulla mente.

Tra i tipi di Yoga più comuni c’è, ad esempio, l’Hatha Yoga, basato sul perfezionamento degli asana o il Kundalini Yoga che, invece, utilizza sia gli asana che i pranayama e i Mantra.

Altri tipi di Yoga famosi sono:

  • Vinyasa, caratterizzato da movimenti lenti e consapevoli, per creare un flusso
  • antigravity, un tipo di yoga che mischia le posizioni dello yoga con ginnastica e pilates, utilizzando uno strumento che è simile ad un’amaca
  • Yoga Nidra, che è una tecnica più meditativa che psico fisica

Nel corso degli anni le distinzioni tra i vari tipi di Yoga sono andate progressivamente sfumando per lasciare il posto ad una concezione della disciplina in cui ha finito col far prevalere la parte più fisica e ginnica. Lo Yoga, di conseguenza, è diventato uno strumento per tenersi in forma, perdendo parte della sua efficacia sulla psiche, sull’equilibrio mentale che una pratica continuata può indurre in ognuno di noi.

Le posizioni dello Yoga

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Le posizioni dello Yoga sono normalmente definite asana.

Ce ne sono 12 che sono considerate di base e vengono definite asana regine. Sono le seguenti:

  • Sirsasana – Verticale sulla Testa – Headstand
  • Sarvangasana – Verticale sulle Spalle – Shoulderstand
  • Halasana – Posizione dell’Aratro – Plough Pose
  • Matsyasana – Posizione del Pesce – Fish Pose
  • Paschimottanasana – Posizione Seduta in Avanti- Sitting Forward Bend Pose
  • Bhujangasana – Posizione del Cobra – Cobra Pose
  • Salabhasana – Posizione della Locusta – Locust Pose
  • Dhanurasana – Posizione dell’Arco – Bow Pose
  • Ardha Matsyendrasana – Posizione del Saggio – Half Spinal Twist Pose
  • Kakasana o Mayurasana – Posizione del Corvo – Crow Pose o Peacock Pose
  • Padahastasana – Posizione delle Mani Sotto i Piedi – Standing Forward Bend
  • Trikonasana – Posizione del Triangolo – Triangle Pose.

In che momento della giornata praticarlo?

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La scelta del momento della giornata in cui praticare lo Yoga deve rispettare sempre le esigenze del proprio corpo. La mattina può essere sicuramente un momento ideale per la pratica, in quanto questa è funzionale ad attivare il corpo in una fase della giornata in cui il grado di attenzione è ai massimi livelli.

Al contrario, esercizi troppo attivanti alla sera potrebbero essere un ostacolo per il sonno. Ecco perché, nella parte finale della giornata, sarebbe meglio optare per esercizi di respirazione e allungamenti volti principalmente a favorire il rilassamento.

Quali sono i benefici dello Yoga?

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Lo Yoga può sicuramente comportare dei benefici per la salute psicofisica delle persone, ma conta moltissimo come viene praticato. Ecco perché è importante, soprattutto quando si parte da zero, essere seguiti da un istruttore. La pratica di questa disciplina può, infatti, ridurre i livelli di infiammazione delle articolazioni e le tensioni. Potrebbero, però, anche aumentarli nel caso in cui non venga svolta nella maniera corretta.

Le varie tecniche di respirazione possono aiutare a ridurre i livelli di stress, combattere gli stati d’ansia e la depressione, mantenere cuore e polmoni in salute, assicurando performance fisiche di buon livello e favorendo la resistenza.

Per chi non è indicato lo Yoga?

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Si tratta di una disciplina molto morbida e tendenzialmente adatta a quasi tutti. Naturalmente il fatto che venga usato il corpo in un certo modo, con posizioni che sono anche complesse e di difficoltà progressiva, significa che il praticante non è esente da possibili infortuni.

Questo rende la pratica non indicata per chi non sia in condizioni fisiche adatte, magari perché in fase di recupero dopo un intervento chirurgico o una frattura.

In generale non è indicato per chi non abbia una preparazione adeguata.

Come cambia fisico con yoga?

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Da un punto di vista estetico le modifiche sono individuali. Non c’è un cambiamento che avvenga per tutti allo stesso modo.

Una persona che partisse da una  situazione di sedentarietà totale, noterà probabilmente una iniziale riduzione della propria massa grassa, e possibilmente una tonificazione della massa muscolare o massa magra.

Ma questo dipende in larghissima parte dal tipo di Yoga, dalla frequenza e dall’intensità. Inoltre va ricordato senza dubbio che se lo scopo è il dimagrimento, l’alimentazione è molto più importante del movimento fisico.

Altri cambiamenti meno visibili sono riscontrabili a livello di flessibilità e di mobilità del corpo. Ma c’è comunque bisogno di tempo perché siano evidenti e stabli.

Yoga e scienza

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Nonostante i numerosi benefici dichiarati da praticanti e sostenitori in tutto il mondo, non esiste al momento alcuna prova scientifica definitiva del fatto che lo Yoga abbia gli effetti sulla salute che gli vengono attribuiti.

Esistono studi piuttosto contraddittori, che in alcuni casi confermano i benefici, in altri danno esiti irrilevanti.

Di base si può dire che il movimento e l’attività fisica sono sempre benefici per il corpo umano, che è nato per muoversi, non per stare fermo. Oltre a questo aumentano il benessere generale, oltre i benefici fisici, aiutando a ridurre lo stress, aumentando la fiducia in sè, che è data dalla migliore forma fisica e dalla disciplina che costa raggiungerla.

Se lo Yoga sia meglio di altre attività è però tutto da dimostrare ancora. 

 

Credito photo: jeviniya / 11 images