- Cos’è il travoprost
- Indicazioni terapeutiche
- Modalità di somministrazione
- Effetti collaterali del travoprost
- Controindicazioni e precauzioni
- Interazioni farmacologiche
- Conservazione e stabilità
Il travoprost è un farmaco appartenente alla classe degli analoghi delle prostaglandine F2α, utilizzato in oftalmologia per abbassare la pressione intraoculare (PIO) nei pazienti con glaucoma primario ad angolo aperto o ipertensione oculare. Si somministra sotto forma di collirio, una volta al giorno, ed è spesso ben tollerato.
Cos’è il travoprost
↑ topIl travoprost è un profarmaco che, una volta assorbito dalla cornea, viene convertito nella sua forma attiva, capace di aumentare il deflusso dell’umor acqueo attraverso la via uveosclerale. La riduzione della PIO è fondamentale per prevenire la progressione del danno al nervo ottico nei pazienti glaucomatosi.
Meccanismo d’azione
↑ topIl travoprost agisce legandosi ai recettori FP delle prostaglandine presenti nel corpo ciliare. Questo legame stimola l’apertura di vie alternative per il drenaggio dell’umor acqueo, abbassando la pressione all’interno dell’occhio. La riduzione della PIO inizia circa 2 ore dopo l’instillazione e raggiunge il massimo effetto in 12 ore, con una durata d’azione di circa 24 ore.
Indicazioni terapeutiche
↑ topIl travoprost è indicato nei pazienti adulti affetti da:
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Glaucoma ad angolo aperto
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Ipertensione oculare
È efficace anche in pazienti che non rispondono adeguatamente ad altri antiglaucomatosi, ed è spesso utilizzato in monoterapia o in combinazione con altri farmaci, come i beta-bloccanti (es. timololo).
Modalità di somministrazione
↑ topIl travoprost è disponibile in collirio in flaconi da 2,5 o 5 ml. La posologia consigliata è una goccia nell’occhio affetto una volta al giorno, preferibilmente alla sera, per garantire la massima efficacia nel controllo notturno della PIO.
Modalità d’uso
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Lavarsi accuratamente le mani prima della somministrazione
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Evitare il contatto del contagocce con l’occhio o le palpebre
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Chiudere l’occhio per qualche secondo dopo l’instillazione, per favorire l’assorbimento
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In caso di utilizzo di altri colliri, attendere almeno 5 minuti tra una somministrazione e l’altra.
Il farmaco non va utilizzato più di una volta al giorno, poiché un uso più frequente può ridurne l’efficacia.
Effetti collaterali del travoprost
↑ topIl travoprost è generalmente ben tollerato, ma può causare alcuni effetti indesiderati locali e sistemici, di solito lievi e transitori.
Effetti locali
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Iperemia congiuntivale (arrossamento oculare)
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Cambiamento del colore dell’iride (più scura), generalmente permanente
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Crescita e ispessimento delle ciglia (ipertricosi palpebrale)
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Secchezza oculare o sensazione di corpo estraneo.
Effetti sistemici
↑ topSono rari, ma in alcuni casi si segnalano:
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Aumento della pigmentazione cutanea periorbitale
In rari casi possono verificarsi reazioni allergiche. L’effetto sulla pigmentazione dell’iride è più frequente nei pazienti con occhi di colore misto (es. verde-marrone).
Controindicazioni e precauzioni
↑ topIl travoprost non deve essere utilizzato nei seguenti casi:
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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
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Gravidanza e allattamento: l’uso non è raccomandato, salvo diverso parere medico
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Uveite attiva o condizioni infiammatorie intraoculari.
Precauzioni
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Nei pazienti con afachia o pseudo-afachia, esiste un rischio teorico di edema maculare cistoide
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Usare con cautela nei pazienti con fattori di rischio per l’edema retinico
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Informare il paziente dell’eventuale cambiamento permanente dell’iride
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In caso di terapie prolungate, effettuare controlli periodici della funzione visiva e della PIO.
Interazioni farmacologiche
↑ topNon sono note interazioni clinicamente rilevanti con altri farmaci sistemici. Tuttavia, quando il travoprost è utilizzato con beta-bloccanti topici, può verificarsi un effetto sinergico nella riduzione della PIO.
È sempre importante comunicare al medico eventuali altre terapie oculari in corso, anche da banco, per evitare sovrapposizioni o interazioni locali.
Conservazione e stabilità
↑ topIl travoprost deve essere conservato a temperatura ambiente, lontano da fonti di calore e luce diretta. Una volta aperto, il flacone deve essere utilizzato entro 4 settimane. È essenziale evitare la contaminazione del contagocce per prevenire infezioni oculari.