- Che cos’è l’ipertensione?
- Cosa succede se si ha l’ipertensione?
- Quali sono i sintomi dell’ipertensione severa?
- Cause di ipertensione
- Diagnosi di ipertensione
- Come si cura l’ipertensione?
- Prevenzione
L’ipertensione è un aumento della pressione superiore alla norma in diverse parti del nostro organismo. E può interessare le arterie, le vene e altri distretti corporei. La diagnosi precoce e il trattamento adeguato sono fondamentali per prevenire gravi complicazioni e mantenere un buono stato di salute.
Trattamento e prevenzione sono i due passaggi chiave per ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare altre patologie correlate. E più rischiose.
La pressione alta può riguardare, quindi, le arterie (ipertensione arteriosa) e le vene (ipertensione venosa), ma anche i vasi che si trovano all’interno dei polmoni (ipertensione polmonare) o, ancora, il liquido encefalico (ipertensione endocranica).
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Che cos’è l’ipertensione?
↑ topL’ipertensione è definita come una condizione di pressione superiore alla norma in regioni o cavità del nostro organismo che contengono liquidi o gas. Questa pressione alta può manifestarsi in diversi distretti corporei, interessando principalmente il sistema circolatorio.
L’ipertensione arteriosa è la forma più comune e conosciuta: si verifica quando la pressione del sangue che scorre nelle arterie è superiore ai valori normali. In condizioni normali, i valori pressori devono essere compresi tra 90 e 140 mmHg.
La pressione arteriosa si compone di due valori:
- pressione sistolica: ovvero la pressione quando il cuore si contrae
- pressione diastolica: ovvero la pressione quando il cuore si rilassa.
Un aumento della pressione arteriosa può portare a serie conseguenze per il sistema cardiovascolare.
Esiste anche l’ipertensione venosa, che riguarda l’aumento di pressione nelle vene. Questa condizione è meno comune ma può comunque causare disturbi significativi. Dal punto di vista fisiopatologico, l’ipertensione venosa può essere causata da ostruzioni del flusso sanguigno. O da problemi nella capacità delle vene di far ritornare il sangue al cuore.
Cosa succede se si ha l’ipertensione?
↑ topI sintomi dell’ipertensione possono essere diversi a seconda del tipo e della gravità della condizione. L’ipertensione arteriosa spesso viene chiamata “il killer silenzioso” perché in molti casi non presenta sintomi evidenti nelle fasi iniziali.
Quando la pressione alta si manifesta, i sintomi più comuni dell’ipertensione arteriosa sono:
- vertigini e sensazione di instabilità
- mal di testa, spesso localizzato nella regione occipitale
- nausea e vomito
- alterazioni della vista, come visione offuscata o presenza di fosfeni
- disturbi dell’udito come gli acufeni
- epistassi, ovvero perdita di sangue dal naso
L’ipertensione venosa invece può manifestarsi con sintomi diversi, come:
- gonfiore agli arti inferiori
- sensazione di pesantezza alle gambe
- crampi muscolari
- formazione di varici.
La quantità di sangue che ristagna nelle vene può causare edemi e alterazioni cutanee.
Quali sono i sintomi dell’ipertensione severa?
↑ topQuando l’ipertensione non viene trattata adeguatamente, può portare a complicazioni gravi che mettono a rischio la vita del paziente. Le complicazioni dell’ipertensione severa rappresentano vere e proprie emergenze mediche.
Le principali complicazioni dell’ipertensione severa sono:
- crisi ipertensive con valori di pressione estremamente elevati
- ictus cerebrale dovuto alla rottura o all’ostruzione dei vasi cerebrali
- infarto del miocardio per il sovraccarico del cuore
- insufficienza cardiaca per l’eccessivo lavoro del muscolo cardiaco
- danni ai reni (nefropatia ipertensiva) che possono portare all’insufficienza renale
- retinopatia ipertensiva con possibile perdita della vista
- aneurismi arteriosi che possono rompersi causando emorragie interne
In alcuni casi, l’ipertensione severa può manifestarsi con sintomi neurologici come confusione, convulsioni, perdita di coscienza e alterazioni del comportamento. Questi sintomi richiedono un intervento medico immediato.
Cause di ipertensione
↑ topLe cause dell’ipertensione possono essere molteplici e spesso non del tutto identificabili. Nella maggior parte dei casi si parla di ipertensione essenziale, cioè senza una causa precisa, ma favorita da fattori genetici, abitudini alimentari scorrette, sovrappeso, sedentarietà e stress cronico.
Esistono poi forme secondarie, meno frequenti, in cui l’aumento della pressione arteriosa è legato a patologie renali, disturbi ormonali (come problemi alla tiroide o alle ghiandole surrenali), oppure all’uso prolungato di alcuni farmaci, come i cortisonici o la pillola anticoncezionale.
Diagnosi di ipertensione
↑ topLa diagnosi di ipertensione deve essere accurata e basata su misurazioni ripetute nel tempo. Il medico utilizza lo sfigmomanometro, strumento specifico per misurare la pressione arteriosa.
Per confermare la diagnosi di ipertensione arteriosa, è necessario che i valori pressori risultino alterati in almeno tre rilevazioni separate effettuate nell’arco di un mese. Questo perché la pressione arteriosa può variare durante la giornata a causa di diversi fattori come lo stress, l’attività fisica e l’alimentazione.
Durante la visita medica, il medico valuterà anche altri fattori di rischio e cercherà eventuali cause dell’ipertensione. In alcuni casi, possono essere necessari esami aggiuntivi come:
- esami del sangue per valutare la funzionalità renale
- elettrocardiogramma per verificare lo stato del cuore
- ecocardiogramma per valutare la struttura e la funzione cardiaca
- esame del fondo oculare per rilevare eventuali danni ai vasi della retina
La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire le complicazioni e iniziare tempestivamente il trattamento più appropriato.
Come si cura l’ipertensione?
↑ topIl trattamento dell’ipertensione richiede un approccio multidisciplinare che combini modifiche dello stile di vita e, quando necessario, la terapia farmacologica. L’obiettivo principale è riportare i valori pressori nella norma e mantenerli stabili nel tempo per ridurre il rischio di complicazioni cardiovascolari.
Approccio farmacologico
↑ topLa terapia farmacologica rappresenta spesso un pilastro fondamentale nel trattamento dell’ipertensione. Specialmente quando le modifiche dello stile di vita da sole non sono sufficienti a controllare la pressione. I farmaci antiipertensivi agiscono attraverso diversi meccanismi per ridurre la pressione arteriosa.
Le principali categorie di farmaci utilizzati sono:
- ACE-inibitori, che bloccano un enzima che aumenta la pressione
- diuretici che riducono il volume di liquidi nell’organismo
- beta-bloccanti che rallentano il battito cardiaco
- calcio-antagonisti che rilassano i vasi sanguigni.
La scelta del farmaco più appropriato deve essere sempre personalizzata dal medico in base alle caratteristiche del paziente, alla presenza di altre patologie e alla risposta individuale al trattamento. In molti casi, può essere necessaria una combinazione di farmaci per ottenere un controllo ottimale della pressione.
Modifiche dello stile di vita
↑ topLe modifiche dello stile di vita sono la base per la prevenzione primaria e il trattamento dell’ipertensione. Questi cambiamenti possono essere efficaci anche da soli nei casi di ipertensione lieve, e sono sempre complementari alla terapia farmacologica.
L’esercizio fisico regolare è il primo passo importante del trattamento. Si raccomanda di praticare attività fisica moderata per almeno 30 minuti al giorno, come camminare, nuotare o andare in bicicletta.
L’alimentazione è il secondo passo. Risulta importante ridurre il consumo di sale, aumentare l’assunzione di frutta e verdura, limitare i grassi saturi e mantenere un peso corporeo adeguato. Altri fattori importanti includono la cessazione del fumo, la riduzione del consumo di alcol e la gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento, meditazione o altre attività che favoriscano il benessere psicologico.
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Prevenzione
↑ topLa prevenzione dell’ipertensione è possibile e deve iniziare fin dalla giovane età. Adottare uno stile di vita sano rappresenta la strategia più efficace per mantenere i valori pressori nella norma e prevenire l’insorgenza di complicazioni.
La prevenzione primaria si basa su diversi momenti. L’alimentazione equilibrata deve prevedere un ridotto apporto di sodio (meno di 5 grammi di sale al giorno), un maggiore consumo di potassio attraverso frutta e verdura, e il mantenimento di un peso corporeo ideale
Anche in contesto di prevenzione, l’attività fisica regolare, praticata sempre per almeno mezzora al giorno per la maggior parte dei giorni della settimana, aiuta a mantenere il cuore efficiente e i vasi sanguigni elastici. Prevenzione e trattamento, da questo punto di vista, ricalcano le stesse scelte di vita.
È fondamentale evitare il fumo di sigaretta, limitare il consumo di alcol e imparare a gestire lo stress della vita quotidiana. Il controllo periodico della pressione arteriosa, soprattutto dopo i 40 anni, permette di individuare precocemente eventuali alterazioni e intervenire per tempo.
Le persone con familiarità per ipertensione, diabete o malattie cardiovascolari devono prestare particolare attenzione alla prevenzione e sottoporsi a controlli più frequenti
La prevenzione è di fatto la scelta più importante per la propria salute cardiovascolare e per ridurre il rischio di sviluppare gravi complicazioni nel corso della vita.