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Impianto in titanio. Caratteristiche e impiego

A cura di
Chiara
Ruggirello

L’impianto dentale in titanio consente di sostituire gli elementi dentari persi o mancanti con radici artificiali in titanio attraverso un’operazione chirurgica

Cos’è un impianto in titanio?

L’impianto dentale in titanio può essere definito come una vera e propria radice non più naturale, ma artificiale. Questa radice artificiale sostituisce una radice naturale persa per diverse ragioni, come ad esempio un intervento chirurgico o per problematiche parodontali particolarmente gravi.

L’impianto in titanio si costituisce di una vite in titanio che, per mezzo di un intervento di chirurgia odontoiatrica, viene posto internamente alla cresta ossea edentula sostituendo la radice del dente mancante. Quindi, si applica un elemento di raccordo, chiamato abutment, tra vite e protesi dentale, che può essere in ceramica oppure in zirconio.

L’impianto dentale in titanio si integra con l’osso e, dopo un periodo di tempo variabile, riuscirà a sostenere una corona di ceramica che andrà a riprodurre perfettamente le caratteristiche del dente naturale.

Il periodo di osteointegrazione

Fondamentale, prima del carico della corona in ceramica ad esempio, o del ponte dentale, che passi un congruo periodo di osteointegrazione, che permette alla vite di essere perfettamente integrata con l’osso. Questo processo avviene in modo naturale, in quanto l’organismo andrà a costruire nuovo tessuto osso intorno alla vite artificiale inserita. I tempi di osteointegrazione sono:

  • tra i 4 e i 6 mesi per l’arcata inferiore
  • fino ai 6 mesi per l’arcata superiore.

Trascorso questo tempo, dopo un’adeguata e avvenuta cicatrizzazione, è possibile innestare una corona protesica e ripristinare il sorriso. Nel caso invece dell’implantologia a carico immediato, è invece possibile il carico di una protesi fissa provvisoria senza dover attendere il tempo necessario all'osteointegrazione.

Quando viene utilizzato l'impianto in titanio?

L’implantologia dentale rappresenta attualmente una scelta di gran lunga preferibile rispetto all’adozione di protesi mobili che in presenza di arcate edentule, quindi prive di denti, pongono difficoltà, se non impossibilità, per essere portate.

L’impianto in titanio, si accennava, sostituisce in tutto e per tutto una radice dentale definitivamente compromessa a causa, per fare alcuni esempi, di:

È comunque il dentista, insieme al medico implantologo, a scegliere l’eventualità di un impianto in titanio, o di altre soluzioni, per ripristinare sia la funzionalità della masticazione, evitando ad esempio una malocclusione, sia una condizione estetica soddisfacente per il paziente.

Gli obiettivi di un impianto dentale

Nello specifico un impianto dentale, in questo caso in titanio, risulta nei fatti obbligatorio quando si verifica la mancanza di un dente naturale, o di più denti naturali, con conseguenze quali:

  • significativa compromissione della funzione masticatoria
  • funzione fonetica difficoltosa o pregiudicata
  • disagio estetico dovuto all’alterazione del sorriso
  • spostamento o disallineamento dei denti naturali, e sani, che si trovano nelle immediate adiacenze.

Perché si usa il titanio?

Ad oggi, il titanio, rispetto ad altri, è uno dei materiali che possiede importante compatibilità con l'organismo, ed è la soluzione più adottata in implantologia.

Quello al titanio è un tipo di impianto che presenta diverse caratteristiche di estremo vantaggio, essendo un materiale che si distingue per:

  • biocompatibilità elevata, data la sua facilità di legare con l’osso
  • resistenza, grazie al suo alto rapporto tra resistenza e peso
  • essere un materiale antiallergico, che non determina quindi né rigetto né reazioni allergiche
  • densità bassa, quindi leggerezza, rispetto all’acciaio, a parità di resistenza
  • resistenza rispetto alla corrosione, utile soprattutto in caso di pH del cavo orale piuttosto acido
  • assenza di sapore, caratteristica importante, dal momento che il sapore dei cibi e delle bevande non risulta affatto alterato
  • radiopacità. Questo termine indica come il titanio risulti visibile in modo distinto in una radiografia, come su una rx digitale.

Il titanio è un metallo che possiede un’elevata resistenza, tale da sopportare carichi masticatori senza danni. Durante la sua realizzazione, viene sottoposto ad una lavorazione particolare per irruvidire la superficie, in modo tale da garantire la massima aderenza alle fibre di tessuto osseo che si andranno a formare.

Date le sue caratteristiche, il titanio viene utilizzato anche nelle protesi ortopediche. Inoltre, è la tecnica di prima scelta nei casi di singoli denti mancanti: a differenza di quanto può accadere con i ponti dentali, non deve essere praticata alcuna limatura dei denti adiacenti.

Che differenza c’è tra titanio e zirconio?

Gli impianti in zirconio sono stati introdotti sul mercato recentemente e sono un’alternativa ai classici impianti in titanio maggiormente utilizzati. I perni realizzati in zirconio hanno dimostrato finora sia resistenza che stabilità e risultano essere migliori per i soggetti allergici o per chi incorre più spesso a problematiche di salute. Si tratta, tuttavia, di soluzioni relativamente recenti, e non si hanno ancora dati che permettano di fare previsioni su rese in tempi lunghi.

Per quanto riguarda il titanio invece sono dimostrate resistenze di sicura durata, maggiori di 25 anni e, nella maggior parte dei casi, gli impianti in titanio resistono anche per tutta la vita del paziente.

Quanto può durare il dolore dopo avere messo un impianto?

Normalmente, durante le procedure di inserimento dell’impianto dentale, il paziente non avverte nessun tipo di dolore o fastidio, in quanto la zona interessata viene sottoposta ad anestesia da parte dell’odontoiatra.

Il dolore successivo al piccolo intervento chirurgico, terminata l’anestesia, non deve preoccupare, in quanto è una fase del tutto fisiologica e facile da gestire. È normale che la zona in cui è stato posto l’impianto dentale dia dolenza per circa una settimana. Questa condizione è dovuta al fisiologico processo di guarigione.

Il paziente può riferire:

  • tessuti molli gonfi, per via del sangue che affluisce nella zona operata. Può derivare un eccesso di sensibilità o di fastidio, gestibili attraverso l’applicazione di ghiaccio in modi e tempi regolari
  • sanguinamento delle gengive, che termina quando la gengiva è guarita in modo definitivo. Nei casi in cui il sanguinamento risulti abbondante, è necessario rivolgersi al proprio dentista.

È importante che la radice risulti integrata in modo corretto e completo all’osso alveolare e, affinché ciò accada, la guarigione deve avvenire in modo corretto. Il fatto che la zona interessata risulti indolenza, si ripete, è pertanto normale, all’evenienza è possibile assumere farmaci antidolorifici e antinfiammatori.

Quanto costa un impianto in titanio?

I costi per un singolo impianto dentale, quindi per un solo dente, possono essere compresi tra i 1.000 e i 3.000 euro circa. I prezzi tendono a lievitare, di conseguenza, nei casi in cui sia necessario intervenire su una intera arcata.

L’igiene dell’impianto dentale

L’impianto dentale richiede, da parte del paziente, una pratica dell’igiene orale costante e accurata, al fine di evitare il formarsi di placca o il sorgere di infiammazioni. Infatti, i batteri possono depositarsi tra i tessuti che circondano gli impianti e dare vita a processi infiammatori anche molto seri, come la perimplantite.

È importante, quindi, praticare un’igiene dentale eccellente in modo tale da preservare il più possibile gli impianti. Tra gli strumenti necessari più adatti, ricordiamo lo spazzolino, specialmente quello elettrico, più efficace nella rimozione della placca, il filo interdentale e lo scovolino. La zona più critica è quella del margine tra la gengiva e la sede dell’impianto, punto in cui i batteri tendono a penetrare nei tessuti intorno all’impianto, danneggiandoli.

Sarà l’igienista dentale a consigliare i prodotti migliori al fine di preservare la salute degli impianti. Si raccomanda, infatti, oltre a visite periodiche di controllo, anche di effettuare periodicamente sedute di igiene dentale professionale. Solo un’accurata ed eccellente igiene orale domiciliare è la migliore garanzia, nel tempo, degli impianti.