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L'ematoma (lividi e sanguinamento)


Con il termine ematoma si intende una raccolta di sangue, tipica delle contusioni e dei traumi gravi, che fuoriuscita dal circolo sanguigno si situa all'esterno dai vasi sanguigni stessi concentrandosi in una cavità o in un tessuto dell'organismo

Che cosa è un ematoma?

L'ematoma è un accumulo localizzato di sangue in un tessuto o in uno spazio. Di solito è composto da sangue coagulato in vari stadi di organizzazione a seconda della durata della sua presenza.

Quali possono essere le cause degli ematomi?

Tra le cause più comuni in grado di provocare gli ematomi, ci sono: 

  • I traumi 
  • Le erosioni di vasi sanguigni da parte di processi patologici, come un cancro o un ascesso
  • Disordini della coagulazione del sangue (carenza di vitamina K, emofilia, piastrinopenia, malattie epatiche, utilizzo di alcuni farmaci anticoagulanti come l'eparina e il dicumarolo)
  • Difetti dei vasi sanguigni (restringimento e costrizione degli stessi)

Quali sono i sintomi degli ematomi?

I sintomi legati alla comparsa di un ematoma si differenziano in base alla gravità del trauma:

  • Ematomi superficiali, sintomi con dolore lieve, che presentano una colorazione capace di andare dal rosso al blu e dal viola al giallo e che presentano 
  • Traumi gravi e profondi, con dolore intenso e grave 
  • Inoltre, nella zona in questione, si può manifestare del gonfiore (edema), determinato dall'accumulo di liquidi, e accompagnato da una sensazione di calore locale e tensione.

Differenti tipi di ematoma

  • E. cistico, ematoma che, nel processo di organizzazione, ha sviluppato una parete il cui contenuto è andato incontro a liquefazione
  • E. criptico, raccolta di sangue coagulato in spazi chiusi, ad esempio nella sede di un trauma pregresso e particolarmente nello spazio perisplenico o nel pericardio o nello spazio peritoneale, che può provocare una febbre di lunga durata
  • E. del setto nasale, ematoma localizzato posteriormente al mucopericondrio e al mucoperiostio del setto nasale. Si può avere sia nel post intervento, per esempio dopo la resezione sottomucosa del setto, o come esito di un trauma accidentale. L’ultimo caso è particolarmente suscettibile alle infezioni con formazione di un ascesso del setto nasale
  • E. dell’orecchio, condizione di solito dovuta a un trauma all’orecchio esterno, in cui il sangue si raccoglie fra pericondrio e cartilagine, producendo una caratteristica tumefazione non visibile dalla pinna. I pugili ed i giocatori di rugby sono particolarmente a rischio. Talvolta possono essere spontanei. Il mancato svuotamento immediato dell’ematoma può portare all’orecchio a cavolfiore
  • Ematoma epidurale, raccolta di sangue tra la parete del cranio e la dura madre, nella zona dove questa è più facilmente scollabile (zona parieto-temporale di Marchand), dovuta a emorragia arteriosa (meningea media o suoi rami). È ad insorgenza acuta sin dalle prime ore del trauma ed è caratterizzato da vomito, bradicardia, ipertensione endocranica, disturbi del respiro, deficit motori e midriasi unilaterale
  • E. intracerebrale, raccolta di sangue all’interno della sostanza cerebrale, spesso a esito letale. Le sedi più frequenti sono le regioni frontali, temporali o temporo-parietali. La sintomatologia varia in rapporto alla sede, al periodo di tempo, all’entità e all’eventuale lesione associata (edema, lacerazione, ecc.) e può essere caratterizzata da emiplegie, afasie, convulsioni, deficit dei nervi cranici, fino al coma e alla morte
  • E. intramurale, ematoma localizzato nella parete di un organo cavo
  • E. perianale, è un doloroso ematoma sottocutaneo para- o intra-anale, dato dalla rottura di una vena emorroidaria esterna, a cui segue una trombosi. È frequente in soggetti giovani e sani e può recidivare
  • E. perirenale, raccolta di sangue intorno al rene causata da traumi, chirurgia o rottura di un vaso sanguigno
  • E. puerperale, ematoma che si ha nel periodo postpartum
  • E. retroperitoneale, emorragia nell’area retroperitoneale o perirenale causata da traumi, compresa la biopsia renale. Può dare dolore acuto, ematuria e edema
  • E. spinale epidurale, raccolta di sangue nello spazio epidurale spinale, come conseguenza di un trauma dorsale o di una terapia con anticoagulanti. Si manifesta con dolore localizzato al dorso, in sede toracica o lombare, spesso con irradiazione radicolare, e con perdita di forza a tipo paraplegia in un periodo di pochi minuti o alcune ore
  • E. subdurale acuto, raccolta saccata di sangue fra la dura madre e l’aracnoide, solitamente secondaria a rottura delle vene vicino al seno venoso longitudinale, associata a lacerazione cerebrale. È caratterizzato da stato commotivo, intervallo libero breve, periodo di stato con cefalea, vomito, obnubilamento del sensorio, turbe del respiro e deficit focali
  • E. subdurale cronico, ha le stesse cause ma è caratterizzato da un intervallo libero che dura da qualche mese fino ad un anno circa, seguito da deficit psichici, cefalea, ipertensione endocranica e segni di focolaio
  • E. subungueale, raccolta localizzata di sangue sotto un’unghia

Quanto tempo ci vuole per assorbire un ematoma?

In linea generale la formazione di un ematoma non deve destare preoccupazioni perché tendenzialmente si ha un suo riassorbimento nel giro di circa 14 giorni, soprattutto se si tratta di un ematoma superficiale che quindi andrà a risolversi spontaneamente.

Solo nel caso in cui si tratti di un grave trauma, come ad esempio può esserlo un trauma cranico o toracico, allora è necessario rivolgersi immediatamente al pronto soccorso più vicino.

È necessario rivolgersi al proprio medico anche nel caso in cui ad esempio:

  • L'ematoma non scompaia dopo circa due settimane
  • E anzi si abbia un suo aumento di dimensioni
  • Si abbia la comparsa di febbre associata a persistente presenza di dolore e gonfiore, possibile infezione
  • Si abbiano ematomi improvvisi e spontanei non determinati da cause accettabili
  • Si presentino formicolio e perdita di sensibilità nella zona dell'ematoma, accompagnati da dolore e da una sensazione di pressione (sindrome comportamentale)

Qual è la differenza tra ecchimosi ed ematoma?

Quando si utilizzano i termini ecchimosi o ematoma ci si riferisce con entrambi a fuoriuscite di sangue dai vasi ematici a causa di traumi più o meno gravi. Ed è proprio la gravità del trauma che differenzia questi due termini.

Mentre con il termine ematoma si intende un grave trauma contusivo che si origina dalla rottura di vasi ematici grossi e che supera in dimensioni i 2 centimetri di diametro, con ecchimosi ci si riferisce a una contusione meno grave derivante dalla rottura di piccoli vasi sanguigni che presenta dimensioni che vanno da 1 a 2 centimetri.

Come evolve un ematoma?

Dopo la sua formazione, con il passare dei giorni, un ematoma evolve andandosi a modificare sia a livello cromatico che riassorbendosi.

 

La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)