Skip to content
Pubblicato inSantagostinopedia

La disartria

La disartria è una condizione che comporta un difetto nella capacità di articolazione delle parole. Scopriamone le cause e le possibilità di cura

Che cos’è la disartria?

↑ top

La disartria è un disturbo dell’eloquio che comporta la difficoltà nell’articolare le parole. Questa anomalia non è dovuta alla perdita della capacità di comprendere o utilizzare il linguaggio in modo corretto, ma a un ostacolo motorio riguardante i muscoli coinvolti nel parlato, che può rendere la pronuncia delle parole confusa, discontinua, lenta e difficilmente comprensibile.

Prenota una visita neurologica

Quali sono le cause della disartria?

↑ top

La disartria è indotta da una lesione al sistema nervoso centrale o periferico, che può essere provocata da molteplici cause:

  • malattie degenerative, come la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), la malattia di Huntington o il morbo di Parkinson 
  • malattie infiammatorie quali l’encefalite o la polineurite
  • traumi cranici: lesioni alla testa possono danneggiare le aree del cervello coinvolte nel controllo dei muscoli dell’eloquio
  • tumori cerebrali
  • patologie vascolari, come ictus o aterosclerosi
  • infezioni, come nel caso della malattia di Lyme

Come parla un disartrico?

↑ top

A seconda della sede del danno nervoso e della sua gravità, la disartria può essere classificata in diverse forme sintomatologiche:

  • disartria spastica, causata da danni bilaterali ai motoneuroni superiori. Si distingue per una compromissione dell’articolazione, che si traduce in una pronuncia inacurrata delle consonanti, un uso distorto delle vocali e un parlato spesso forzato
  • disartria flaccida, risultato di lesioni unilaterali o bilaterali ai motoneuroni. In questa variante, è evidente una voce soffiata e nasale, spesso accompagnata da cadenza notevolmente monotona
  • disartria atassica, derivante da danni acquisiti al cervelletto e caratterizzata da un’articolazione imprecisa delle vocali e delle consonanti. La cadenza può risultare monotona, con interruzioni nella fluidità del parlato
  • disartria ipercinetica e ipocinetica, varianti provocate da danni specifici ai gangli della base, come nel caso del morbo di Parkinson o della malattia di Huntington. La disartria ipercinetica è associata a un eccesso di movimento, mentre quella ipocinetica è contraddistinta da una prosodia insufficiente, con toni e ritmi inadeguati nel parlato
  • disartria mista: la forma più comune di disartria, caratterizzata da danni estesi a diverse aree cerebrali che danno luogo a sintomi correlati a diversi tipi di disartria

Nel complesso, le caratteristiche che si accompagnano alla disartria includono:

  • parlata confusa o di difficile comprensione a causa della mancanza di chiarezza nell’articolazione
  • lentezza nell’eloquio data dalla difficoltà nella coordinazione dei movimenti muscolari necessari per pronunciare le parole
  • linguaggio inceppato, biascicato e discontinuo
  • tono monotono causato dalla difficoltà nel variare l’intonazione

All’alterazione dell’eloquio possono accompagnarsi anche difficoltà nel masticare e deglutire.

Come distinguere afasia e disartria?

↑ top

Disartria e afasia sono entrambe condizioni che coinvolgono il linguaggio, ma hanno implicazioni differenti:

  • la disartria, come già detto, riguarda il controllo motorio dei muscoli coinvolti nella produzione del linguaggio e ha come esito un difetto nella produzione dei suoni. La comprensione del linguaggio rimane intatta
  • l’afasia è un disturbo del linguaggio che coinvolge la comprensione e l’espressione del linguaggio stesso. Si manifesta come difficoltà nel trovare le parole o nel formare frasi coerenti, e implica anche una compromissione nella capacità di comprendere il significato delle parole. Sta proprio in questo aspetto, dunque, la maggiore differenza con la disartria

Come si diagnostica la disartria?

↑ top

La diagnosi della disartria richiede un’approfondita valutazione da parte di un medico neurologo, spesso affiancato da un logopedista. Il percorso diagnostico si compone di diverse fasi:

  • esame obiettivo con valutazione della fonazione accompagnato da un colloquio dettagliato volto a raccogliere informazioni sulle condizioni mediche del paziente
  • test neuropsicologici, che possono essere somministrati per valutare le funzioni cerebrali e la capacità di linguaggio, determinare la gravità della disartria e identificare le aree specifiche coinvolte
  • esami di diagnostica per immagini come la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica (RMI), per rilevare la causa del disturbo
  • eventuali esami ulteriori per approfondire la causa, come analisi di sangue e delle urine, elettroencefalogramma, puntura lombare, elettromiografia e studi della conduzione nervosa

Prenota una visita neurologica

Quali sono le cure per la disartria?

↑ top

Il trattamento della disartria è correlato alla sede della lesione nervosa. Il percorso terapeutico prevede una riabilitazione logopedica che va a lavorare sulle funzioni di respirazione e di fonazione, nonché su quelle di masticazione e deglutizione.

Con l’aiuto del logopedista, il paziente impara a correggere i deficit di prosodia, velocità, intensità, fonazione e risonanza.

Nei casi più gravi, in cui la disartria è particolarmente severa, al paziente può essere consigliato l’uso di dispositivi di comunicazione come lavagne o dispositivi computerizzati con tastiere e display.