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Pubblicato inPatologie

L’asma: sintomi, cause e terapia

L’asma è una malattia a carico dell’apparato respiratorio che si caratterizza per difficoltà nella respirazione. Può essere trattata con la terapia adeguata.

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L’asma è una infiammazione delle vie aeree che causa difficoltà nella respirazione, tosse, respiro sibilante e oppressione al torace. Sintomi dovuti alla restrizione dei bronchi, pieni di liquido e con forte produzione di muco per via del processo infiammatorio.

Colpisce milioni di persone in tutto il mondo e può manifestarsi a qualsiasi età, dall’infanzia all’età adulta. Richiede una gestione medica costante per prevenire complicazioni e garantire una buona qualità di vita.

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Che cos’è l’asma?

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L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica che colpisce i bronchi e i bronchioli, le vie aeree che trasportano l’aria ai polmoni.

I sintomi principali sono difficoltà respiratoria, tosse persistente, oppressione toracica e respiro sibilante, causati dal restringimento delle vie aeree, a sua volta dovuto all’infiammazione e alla contrazione dei muscoli bronchiali. La malattia ha origine da una combinazione di fattori genetici e ambientali che scatenano una risposta immunitaria anomala.

Le cure attuali permettono un controllo efficace attraverso farmaci broncodilatatori e antinfiammatori, consentendo ai pazienti di condurre una vita normale quando la terapia è seguita correttamente.

Diffusione dell’asma

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In Italia circa il 10% degli sotto i 14 anni soffre di asma; e circa il 6% della popolazione ha avuto diagnosi di asma. Mentre secondo la Global initiative for asthma (Gina), sono addirittura 300 milioni le persone nel mondo che soffrono della malattia, una ogni 20.

La forma allergica rappresenta la tipologia più comune. Interessa il 50% degli adulti e l’80% dei bambini malati di asma. I dati epidemiologici evidenziano un trend in crescita, particolarmente nelle aree urbane, aree in cui l’inquinamento atmosferico contribuisce all’aumento dei casi.

Classificazione e tipologie

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L’asma può essere classificata in base alla frequenza e alla gravità dei sintomi.

Tipo Descrizione
Episodica Si manifesta meno di 2 volte a settimana e non influisce significativamente sulle attività quotidiane. Gli attacchi notturni si verificano non più di due volte al mese e i sintomi sono brevi, spesso risolvendosi da soli o con l’uso di broncodilatatori a breve azione.
Persistente lieve I sintomi si presentano più di 2 volte a settimana, ma meno di 1 volta al giorno. Gli attacchi notturni possono verificarsi almeno 2 volte al mese. Gli episodi d’asma possono influire sulle attività quotidiane, e spesso è richiesta una terapia a lungo termine.
Persistente moderato I sintomi si verificano quotidianamente, con attacchi notturni più di 1 volta a settimana. In questo caso, la patologia può limitare le attività fisiche e richiede un trattamento regolare con antinfiammatori e broncodilatatori a lunga durata d’azione.
Persistente grave È la forma più severa e si caratterizza per sintomi continui durante il giorno, con frequenti episodi di soffocamento notturno. L’attività fisica è fortemente limitata ed è necessario un trattamento intensivo. Questo può includere dosi elevate di corticosteroidi per inalazione e/o per via orale e broncodilatatori a lunga durata d’azione.

Quali sono i sintomi dell’asma?

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I sintomi asmatici si manifestano attraverso segni respiratori caratteristici che variano in intensità. La dispnea (difficoltà respiratoria) rappresenta il sintomo principale, spesso accompagnata da tosse secca o produttiva che tende a peggiorare durante la notte.

Il respiro sibilante, un suono acuto durante l’espirazione, è particolarmente evidente nei bambini. L’oppressione toracica crea una sensazione di costrizione al petto che limita l’espansione polmonare. Durante le crisi acute, i sintomi si intensificano rapidamente, e richiedono intervento medico immediato. La variabilità dei sintomi nel tempo e la loro risposta ai broncodilatatori sono elementi diagnostici fondamentali.

Cosa si rischia con l’asma?

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I rischi associati all’asma non controllata possono compromettere significativamente la salute respiratoria. Le crisi asmatiche gravi possono causare insufficienza respiratoria acuta, da gestire con ricovero ospedaliero e supporto ventilatorio.

Il rimodellamento delle vie aeree, ovvero l’insieme di modificazioni strutturali e di tipo infiammatorio, rappresenta una complicazione a lungo termine. Determina infatti ispessimento permanente delle pareti bronchiali che riduce la funzionalità polmonare.

L’asma grave non trattata può portare a pneumotorace spontaneo, una condizione potenzialmente letale. I pazienti patiscono, inoltre, spesso limitazioni nelle attività quotidiane, con un aumento del rischio di infezioni respiratorie ricorrenti.

Perché si manifesta?

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Le cause dell’asma derivano da un’interazione complessa tra predisposizione genetica e fattori ambientali scatenanti.

L’iperreattività bronchiale costituisce il meccanismo fisiopatologico fondamentale, e si specifica per una risposta esagerata delle vie aeree agli stimoli esterni. Tra i fattori di rischio più comuni c’è la familiarità per malattie allergiche, che aumenta significativamente la probabilità di sviluppare asma.

Gli allergeni ambientali come pollini, acari della polvere e peli di animali sono i trigger più comuni. L’inquinamento, le infezioni respiratorie precoci e l’esposizione al fumo di sigaretta contribuiscono all’insorgenza della malattia. Anche fattori come stress e alcuni farmaci, come aspirina o beta-bloccanti, possono scatenare episodi asmatici.

Diagnosi di asma

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La diagnosi di asma richiede una valutazione clinica accurata supportata da test funzionali specifici. La spirometria rappresenta l’esame diagnostico di riferimento, misurando la capacità polmonare e la velocità del flusso dell’aria. Il test di reversibilità con broncodilatatore conferma la diagnosi quando si osserva un miglioramento significativo della funzione respiratoria.

La classificazione della gravità dell’asma si basa su criteri clinici e funzionali precisi: l’asma intermittente presenta sintomi occasionali, quella persistente lieve ha manifestazioni più frequenti ma controllabili, quella moderata richiede terapia giornaliera, mentre l’asma grave presenta sintomi continui nonostante la terapia massimale. I test allergologici identificano i trigger specifici, orientando la terapia personalizzata.

Cura e trattamento

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Il trattamento dell’asma segue un approccio terapeutico graduale basato sulla gravità della malattia. I farmaci broncodilatatori a breve durata d’azione (SABA) costituiscono la terapia di emergenza per le crisi acute. I corticosteroidi inalatori rappresentano la terapia di controllo a lungo termine, riducendo l’infiammazione bronchiale.

I broncodilatatori a lunga durata d’azione (LABA) vengono associati ai corticosteroidi nelle forme moderate-gravi. I farmaci biologici, come gli anticorpi monoclonali anti-IgE, sono riservati all’asma allergica grave refrattaria.

L’immunoterapia specifica può modificare il decorso naturale della malattia allergica. Il piano d’azione personalizzato aiuta il paziente a gestire autonomamente le variazioni dei sintomi.

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Prevenzione

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La prevenzione dell’asma si focalizza sull’identificazione e controllo dei fattori scatenanti ambientali. L’evitamento degli allergeni rappresenta la strategia preventiva primaria: prevede bonifiche ambientali specifiche per acari, muffe e allergeni animali. Il controllo dell’inquinamento degli interni attraverso adeguata ventilazione e eliminazione del fumo di sigaretta riduce significativamente il rischio di riacutizzazioni.

La vaccinazione antinfluenzale annuale previene le infezioni respiratorie che possono scatenare crisi asmatiche. L’educazione del paziente sulla corretta tecnica inalatoria e sul riconoscimento precoce dei sintomi migliora l’aderenza terapeutica. Il monitoraggio regolare della funzione respiratoria attraverso il picco di flusso espiratorio permette un controllo ottimale della malattia.