- Cos’è il Kamut
- Benefici nutrizionali
- Digeribilità del Kamut
- Usi del Kamut in cucina
- Chi non può mangiare il Kamut
Il Kamut è diventato negli ultimi anni un alimento molto popolare, spesso associato a benefici per la salute e a una maggiore digeribilità rispetto al grano comune. È importante chiarire fin da subito che Kamut è un marchio commerciale registrato che identifica una specifica varietà di grano antico, il Triticum turgidum subsp. turanicum, coltivato secondo standard biologici certificati.
Questo cereale si distingue per i suoi chicchi grandi, dal colore dorato, e per un profilo nutrizionale che ha attirato l’attenzione di nutrizionisti e consumatori attenti alla qualità degli alimenti.
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Cos’è il Kamut
↑ topIl termine Kamut deriva dall’antico egiziano e significa “anima della terra”. La varietà botanica vera e propria si chiama grano khorasan o grano orientale, ma il marchio Kamut garantisce che il prodotto provenga da coltivazioni biologiche certificate, senza modificazioni genetiche moderne e secondo specifici standard qualitativi.
Il grano Kamut è coltivato principalmente in Nord America (Montana e Alberta) e in alcune aree dell’Europa. I chicchi sono notevolmente più grandi rispetto al grano comune, con una lunghezza che può raggiungere i 8-10 millimetri.
Questo cereale appartiene alla stessa famiglia del grano duro e contiene glutine, quindi non è adatto a persone celiache o con sensibilità al glutine. Tuttavia, la sua composizione presenta alcune differenze rispetto alle varietà moderne di frumento.
Benefici nutrizionali
↑ topDal punto di vista nutrizionale, il Kamut presenta caratteristiche interessanti che lo rendono un’alternativa valida al grano comune:
Contenuto proteico elevato: contiene circa il 15-17% di proteine, una percentuale superiore rispetto al grano tenero comune (10-12%). Le proteine del Kamut includono tutti gli aminoacidi essenziali, anche se la lisina è presente in quantità limitata, come in tutti i cereali.
- Minerali: è particolarmente ricco di selenio, un minerale antiossidante importante per la funzione tiroidea e il sistema immunitario. Contiene anche buone quantità di magnesio, zinco, ferro, fosforo e manganese.
- Vitamine: fornisce vitamine del gruppo B, in particolare niacina (vitamina B3), tiamina (B1) e vitamina E, un antiossidante che protegge le cellule dallo stress ossidativo.
- Acidi grassi: rispetto al grano comune, il Kamut contiene una maggiore percentuale di acidi grassi insaturi, considerati più salutari per il sistema cardiovascolare.
- Fibre: è una buona fonte di fibre, che favoriscono la regolarità intestinale, il controllo della glicemia e il senso di sazietà.
- Energia: come tutti i cereali, il Kamut fornisce principalmente carboidrati complessi, che rappresentano una fonte di energia a rilascio graduale.
Il contenuto calorico è simile agli altri cereali: circa 330-340 kcal per 100 grammi di prodotto secco.
Digeribilità del Kamut
↑ topUno degli aspetti più discussi riguarda la digeribilità. Molte persone riferiscono di tollerarlo meglio rispetto al grano moderno, anche in assenza di celiachia diagnosticata. Vediamo perché.
- Glutine diverso: sebbene contenga glutine, la struttura delle proteine glutiniche sembra essere leggermente diversa rispetto alle varietà moderne di grano. Alcuni studi suggeriscono che questo potrebbe renderlo più digeribile per alcune persone con sensibilità al glutine non celiaca, anche se le evidenze scientifiche sono ancora limitate e dibattute.
- Assenza di modificazioni genetiche moderne: essendo un cereale antico non sottoposto ai programmi di ibridazione intensiva degli ultimi decenni, mantiene una composizione più simile ai grani originari, che potrebbero essere meglio riconosciuti dal nostro sistema digestivo.
- Coltivazione biologica: il marchio Kamut garantisce coltivazioni biologiche, quindi senza pesticidi o fertilizzanti chimici, fattori che potrebbero influire sulla tollerabilità del prodotto finale.
È importante sottolineare che per le persone celiache, il Kamut è assolutamente controindicato perché contiene glutine e può scatenare la risposta immunitaria tipica della celiachia. Non esistono alternative sicure al grano privo di glutine per chi soffre di questa patologia.
Per quanto riguarda la digestione vera e propria, non ci sono studi conclusivi che dimostrino una superiorità netta del Kamut rispetto ad altri cereali integrali in termini di velocità o facilità di digestione.
Usi del Kamut in cucina
↑ topIl Kamut è estremamente versatile in cucina e può essere utilizzato in diverse forme.
- Chicchi interi: possono essere cucinati come il riso o altri cereali, dopo un ammollo di alcune ore. Hanno un sapore dolce e una consistenza piacevolmente croccante, ideali per insalate, zuppe o come contorno.
- Farina di Kamut: è la forma più comune e può sostituire la farina di grano in molte preparazioni. Viene utilizzata per pane, pizza, pasta fresca, biscotti e dolci. Il sapore è leggermente più dolce e burroso rispetto alla farina di grano comune.
- Pasta di Kamut: disponibile in commercio in vari formati, è un’alternativa alla pasta di grano duro tradizionale.
- Fiocchi di Kamut: perfetti per la colazione, simili ai fiocchi d’avena.
- Prodotti da forno: pane, crackers, grissini e altri prodotti da forno a base di farina di Kamut sono sempre più diffusi.
Chi non può mangiare il Kamut
↑ topÈ fondamentale chiarire alcune controindicazioni.
- Celiachia: il Kamut contiene glutine e non può essere consumato da persone celiache.
- Allergia al grano: chi è allergico al grano non può consumare Kamut, poiché può scatenare reazioni allergiche.
- Sensibilità al glutine: anche se alcune persone con sensibilità al glutine non celiaca riferiscono una migliore tolleranza, non esistono garanzie e ogni caso va valutato individualmente con il supporto di un medico o nutrizionista.
Il Kamut rappresenta un’opzione nutrizionalmente interessante per chi cerca varietà nella propria alimentazione e può consumare glutine senza problemi, ma non deve essere considerato una soluzione miracolosa o un’alternativa senza glutine.