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Faccette dentali. Cosa sono, quando servono, costi


Le faccette dentali sono lamine molto sottili che vengono posizionate sulla parete esterna dei denti. L'obiettivo è il miglioramento estetico. Quali vantaggi offrono? Come vengono applicate? Quanto durano e quale spesa comportano?

Cosa sono le faccette dentali?

Le faccette dentali, dette anche veneers, sono lamine estremamente sottili, con spessore compreso tra 0,5 e 0,7 mm, che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti. Solitamente sono realizzate in composito oppure in ceramico. La loro funzione è migliorare l’estetica, e non solo, del paziente. Tanto dell’arcata superiore quanto dell’arcata inferiore.

Questo tipo di soluzione si contraddistingue per semplicità ed efficacia, e permette di intervenire su:

  • Colore e forma dei denti
  • Difetti di posizione
  • Lunghezza dei denti.

Si tratta di ricostruzioni dei denti che si caratterizzano per le piccole dimensioni e per essere non invasive. Inoltre come sarà approfondito, permettono al paziente un valido recupero della masticazione, mantenendo un effetto assolutamente naturale.

Quando servono le faccette dentali?

L’applicazione delle faccette dentali può essere effettuata nei casi di:

  • Denti scheggiati, esteticamente fastidiosi e a rischio di rottura o carie
  • Denti estremamente piccoli, che possono causare una masticazione difficoltosa. Si può intervenire anche sui denti sovradimensionati, riducendoli prima dell’applicazione
  • Denti storti. In questa eventualità è possibile ottenere un allineamento dei denti senza ricorrere all’ortodonzia tradizionale
  • Denti ingialliti o macchiati, se lo sbiancamento dentale non è risultato sufficiente. I denti possono macchiarsi o ingiallire a causa di fattori come fumo, consumo di bevande colorate o invecchiamento naturale
  • Denti rovinati o consumati per via del bruxismo. Se il paziente soffre di questa problematica, è comunque tenuto a occuparsene, perché le faccette dentali non la risolvono
  • Denti che presentano vecchie otturazioni, o residui
  • Diastema, ovvero spazio dentale eccessivo. Più in generale, le faccette possono essere scelte per chiudere spazi e lacune tra i denti anteriori.

Quando non si possono mettere le faccette?

Ci sono circostanze in cui deve essere preferito un altro approccio, come l’adozione di capsule o corone, quando i denti interessati sono:

Prima che le faccette siano applicate sulla superficie dentale, risulta fondamentale la cura di possibili disturbi di salute orale. Nel caso in cui i denti fossero particolarmente danneggiati, risultano più appropriate le corone dentali.

Le faccette dentali rovinano i denti?

I denti naturali non vengono rovinati in alcun modo dalle faccette. Queste, insieme al legante, risultano totalmente biocompatibili, né producono alcuna alterazione nella struttura del dente.

L’importante, come si indicava, è che i denti su cui sono applicate le faccette siano perfettamente in salute e che condizioni quali il bruxismo siano state risolte. Differentemente si rischia di complicare o peggiorare la situazione.

Materiali utilizzati per le faccette estetiche

Sono due i principali materiali con cui le faccette estetiche sono realizzate:

  • ceramica, con una realizzazione su misura in laboratorio. Il costo è maggiore per via del lavoro richiesto. Il vantaggio è un risultato molto più naturale per quanto riguarda colore e luminosità. Il mantenimento risulta facile e la durata è consistente
  • composito, materiale ottenuto con una pasta malleabile e in grado di aderire al dente in modo spontaneo. Sul dente interessato vengono stesi un acido, quindi un adesivo. Poi si procede per ricreare la forma del dente, per successive stratificazioni di materiale. Si termina con rifinitura e lucidatura.

Questa seconda procedura è relativamente più rapida e semplice, e il costo delle faccette in composito risulta più contenuto, a scapito comunque del risultato estetico e della durata. Viene poi richiesta una manutenzione più accurata, per preservare colore e integrità protesica.

Recentemente si ricorre all’applicazione di faccette realizzate in disilicato di litio, materiale scelto quando si ha il timore che le lamine in ceramica rischino la rottura. La scelta sul materiale adatto spetta allo specialista.

Come si mettono le faccette dentali?

L’applicazione richiede una programmazione meticolosa da parte del dentista. I passaggi previsti sono:

  • una visita preliminare, o più visite, per uno studio approfondito con radiografie, foto, calchi. Viene realizzato un modello della dentatura per ottenere un’ottima soluzione estetica
  • limatura dei denti interessati. Viene rimosso lo smalto, per un fissaggio certo delle lamine. Non è richiesta anestesia locale ma su richiesta del paziente, se l’odontoiatra lo valuta opportunamente, viene svolta
  • impronta dentale. Questo rilevamento è necessario affinché le faccette abbiano la giusta dimensione e possano conformarsi anatomicamente
  • scelta del colore, così che le faccette appaiano gradevoli e naturali
  • prove estetiche, così da ottenere un’anteprima del risultato finale e, se necessario, effettuare le dovute modifiche
  • applicazione della protesi, che avviene per mezzo di una resina invisibile e adesiva. La faccetta risulta cementata, grazie al fissaggio con una lampada polimerizzatrice.

Quante sedute servono per l’applicazione delle faccette dentali?

In base all’intervento che deve essere svolto, possono essere necessarie diverse sedute. Se, ad esempio, è necessario correggere difformità non consistenti, come il colore, servono non oltre le tre sedute.

Quando devono essere migliorate allineamento o forma dei denti, o vanno schermati denti scheggiati, serve un numero maggiore di sedute.

Quante faccette vanno applicate?

Dipende dal tipo di intervento necessario. Si va dalla copertura di due incisivi superiore, ad esempio, mentre in altri casi i denti interessati possono arrivare anche ai premolari.

Quanto durano le faccette dentali?

Le faccette estetiche si distinguono per essere una soluzione duratura nel tempo. Per fornire una indicazione di riferimento, la loro durata può essere di almeno 10 anni.

Una simile durata è in ogni caso vincolata ad un loro corretto uso che prevede, oltre alle pratiche che sono indicate di seguito, anche l’evitamento del fumo e una significativa limitazione nell’assunzione di alimenti acidi.  Al fine di avere un mantenimento ottimale l’igiene orale va curata con la necessaria attenzione, e devono essere svolte sedute periodiche di igiene dentale professionale. Per chi pratica discipline che possono prevedere contatti con gli avversari, soprattutto al viso, è fortemente consigliato di indossare bite sportivi.

Come si puliscono le faccette dentali?

Una buona salute orale è la chiave. Bisogna dunque:

  • lavare i denti dopo ogni pasto
  • adottare il filo interdentale
  • eseguire una pulizia professionale periodica, ogni sei mesi
  • evitare il fumo, che rischia di alterare il colore.

Ad influire sulla durata delle faccette sono la perizia dell’odontoiatra, la scelta di materiali di qualità e l’accuratezza dell’igiene dentale da parte del paziente.

Faccette dentali, pro e contro

Per riassumere, i vantaggi delle faccette sono:

  • recuperare un sorriso più sano
  • la risoluzione di problemi estetici
  • il ripristino dello smalto danneggiato.

Gli svantaggi possono invece essere:

  • costi importanti
  • una procedura che è irreversibile e richiede un supplemento di cura orale.

Un ulteriore svantaggio è determinato dalla necessaria asportazione, durante la fase preparatoria per il dente, di 0,7 millimetri di smalto. Quando una faccetta è realizzata in composito, è possibile che si abbia una maggiore suscettibilità rispetto a macchie, rotture e screpolature.

La rimozione dei circa 0,7 millimetri di smalto potrebbe determinare una temporanea sensibilità del dente rispetto al freddo e al caldo. Ed è possibile che la faccetta risulti troppo sottile per agire come protezione tra la fonte di caldo, o freddo, e i denti.

Le faccette realizzate in porcellana non corrono alcun rischio di macchiarsi ma, come indicato, se sottoposte a forze importanti potrebbero rompersi.

Cosa non fare con le faccette dentali?

Sebbene le faccette svolgano un’attività di sostegno rispetto alla masticazione del paziente, si raccomanda di prestare attenzione proprio durante l’atto masticatorio.

Nello specifico, si consiglia di evitare alimenti che risultino duri per i denti. Alimenti quali ghiaccio, caramelle dure o torrone, ad esempio. In questo modo è possibile evitare anche di scheggiare le faccette, nel caso in cui siano state realizzate in ceramica.

Il distacco delle faccette è una eventualità estremamente rara. Ma può verificarsi quando il paziente persista in abitudini che dovrebbe eliminare: mangiarsi le unghie (onicofagia) o masticare delle gomme nella maggior parte del tempo. Nel caso in cui si dovesse verificare un distacco, è opportuno chiamare tempestivamente il proprio dentista per la riparazione o la sostituzione.

Quanto costano le faccette dentali?

I fattori che incidono sul costo delle faccette sono:

  • il numero complessivo dei denti sui quali si interviene
  • la scelta del materiale per realizzare le lamine
  • le problematiche che possono sorgere durante il lavoro del dentista.

Le faccette in ceramica hanno un costo più importante, rispetto alle faccette in composito. Una faccetta in ceramica costa dai 600 ai 1.700 euro. Le faccette in ceramica oscillano tra i 200 e i 600 euro. La scelta di prodotti di buona qualità è consigliabile rispetto alla scelta più economica. La ceramica, e più in generale materiali di qualità, assicurano una performance migliore nel tempo.