Cerca nel sito
Chiudi

Cisti


Le cisti sono neoformazioni benigne molto comuni che possono interessare diverse parti del corpo. Vediamo le principali tipologie, come si presentano e a quali trattamenti ricorrere.

Cosa sono le cisti?

Le cisti sono sacche o cavità di natura patologica che possono formarsi nelle sedi più disparate dell’organismo. Possono contenere al loro interno liquidi, materiale solido o semisolido, o gas e le loro dimensioni possono variare da pochi millimetri a diversi centimetri di grandezza.

Possono formarsi a qualsiasi età e possono continuare a ingrandirsi o regredire. Sono in genere benigne, non costituiscono un rischio per la salute, e solo in una piccola percentuale di casi sono la spia di una patologia più grave.

Tipologie

In base alla sede in cui si formano, è possibile distinguere diversi tipi di cisti.  Ognuna di questa ha caratteristiche e cause specifiche. Vediamo le tipologie più comuni. 

Cisti mammarie

Le cisti mammarie sono sacche ripiene di liquido che si sviluppano a livello del seno, nel tessuto mammario. Sono formazioni di natura benigna, comuni nelle donne di età compresa tra i 30 e 50 anni e tendono a regredire spontaneamente. Di solito, si presentano in associazione alla mastopatia fibrocistica.

Cisti sebacee

Le cisti sebacee sono neoformazioni sottocutanee, dovute all’occlusione di una ghiandola sebacea. Sono la tipologia più comune. Si presentano come noduli sotto la pelle che possono essere di diversa grandezza, nell’ordine di pochi millimetri fino ad alcuni centimetri. Possono comparire in qualsiasi zona cutanea, ma di solito interessano:

  • Schiena
  • Collo
  • Cuoio capelluto.

Il contenuto della sacca è di solito sebo e detriti di cellule morte. In caso di infezione, la tumefazione può diventare rossa e dolente, e la compressione può provocare la fuoriuscita di materiale bianco-giallastro e maleodorante.

La lesione può essere trattata con farmaci cortisonici e antibiotici. Quando però la tumefazione aumenta di volume, si infetta o crea disagi fisici o estetici, è possibile procedere all' asportazione chirurgica. L'intervento, praticato in anestesia locale, di solito consiste nel drenaggio e nella rimozione completa della sacca.

Cisti di Baker

La cisti di Baker si forma dietro al ginocchio, ed è provocata di solito da un danno all’articolazione di quest’ultimo. 

I sintomi che provoca sono in genere:

  • Dolore
  • Gonfiore
  • Rigidezza articolare.

Il trattamento dipende dalle cause che hanno portato alla formazione della lesione. Di solito, si ricorre a farmaci antinfiammatori e analgesici, soprattutto quando si rompe la sacca e fuoriesce il liquido. In caso di gonfiore cronico al ginocchio, il liquido può essere aspirato attraverso un ago. Nei casi più gravi, quando i sintomi sono severi, si ricorre all’intervento chirurgico al fine di asportarla.

Cisti pilonidale

La cisti pilonidale  si forma a livello cutaneo, segnatamente nella regione sacro-coccigea, appena sopra il solco intergluteo. Il contenuto della sacca può essere costituito da peli (da cui il termine “pilonidale”), sebo, frammenti di pelle e altri elementi cellulari. Ha l’aspetto tipico di un piccolo nodulo ed è generalmente asintomatica fino a quando non va incontro a infezione e infiammazione. In questo caso, la lesione può degenerare in un ascesso, di norma doloroso, con la conseguente formazione di fistola.

Cisti ovariche

Le cisti ovariche sono neoformazioni a livello dell’ovaio, a contenuto liquido e di dimensioni variabili. Si tratta di formazioni molto frequenti durante l'età dello sviluppo sessuale, e quasi sempre benigne e asintomatiche. Nella maggior parte dei casi, regrediscono spontaneamente nell’arco di poco tempo, senza il ricorso ad alcun trattamento.

In base alle cause d’origine, è possibile distinguere le cisti ovariche in:

  • Funzionali: dovute a processi fisiologici che dipendono dal ciclo mestruale
  • Patologiche: insorgono a causa di alcune patologie come l'endometriosi o sindrome dell’ovaio policistico, oppure possono essere dovute a neoplasie benigne o maligne. 

In caso di cisti ovariche patologiche è sempre necessaria un’attenta valutazione da parte dello specialista. Il trattamento dipende dalle dimensioni, dall’età della paziente, e dalla gravità dei sintomi. Di solito, si interviene chirurgicamente quando:

  • La neoformazione ha dimensioni considerevoli
  • Si sospetta che sia di natura maligna
  • Provoca gravi sintomi. 

Cisti di Bartolini

Le cisti di Bartolini interessano, come suggerisce il termine stesso, le ghiandole di Bartolini. Queste sono localizzate ai lati dell’introito vaginale e sono deputate alla lubrificazione dell’apparato genitale femminile durante i rapporti sessuali. Quando i canali da cui fuoriesce il liquido ghiandolare si ostruiscono, insorgono le cisti. Queste possono rimanere asintomatiche, ma in caso di infezione, le loro dimensioni aumentano, provocando dolore e dando esito ad ascesso.

Il trattamento può essere:

  • Farmacologico, attraverso l’impiego di antinfiammatori, analgesici e antibiotici
  • Chirurgico, attraverso alcune procedure che hanno lo scopo di drenare, incidere l’ascesso, oppure rimuovere completamente la ghiandola.

Come si formano le cisti?

I fattori che portano alla formazione delle cisti, come detto nei paragrafi precedenti, possono essere molti e di diverso tipo. Ogni lesione ha una sua causa di origine specifica che ha generato l’accumulo di materiale.

Solitamente, le formazioni più comuni, che si sviluppano a livello cutaneo, sono dovute all’ostruzione di un dotto ghiandolare. Altra cause all'origine di una cisti possono essere:

  • Processi infettivi
  • Condizioni infiammatorie croniche
  • Tumori
  • Malattie genetiche. 

Come riconoscere le cisti e quali esami fare

Alcune cisti sono facilmente riconoscibili dal loro aspetto. Per esempio quelle sebacee, si presentano tipicamente come una protuberanza arrotondata, gonfia e più o meno elastica. Quando le cisti interessano gli organi interni, è necessaria una valutazione attraverso gli esami strumentali, come:

Nel caso si sospetti che la formazione possa essere una neoplasia o un tumore maligno, il medico procederà a una biopsia per esaminare il contenuto interno della sacca e definire così la sua natura.

Quando le cisti sono pericolose?

Le cisti, di norma, sono formazioni benigne e innocue, che non devono destare preoccupazione. A volte però, è possibile che queste aumentino di volume, che evolvano in modo anomalo o che vadano incontro a infezione o rottura. Ognuno di questi casi deve essere valutato e trattato in base alle caratteristiche della lesione e alla sede che interessa. 

Per esempio, la rottura di una cisti sebacea non costituisce un rischio per la salute, mentre la rottura di una cisti ovarica è una condizione che può avere conseguenze gravi e deve essere sempre trattata come un'emergenza medica.

Cosa fare in caso di cisti?

Le cure e i trattamenti dipendono di volta in volta dalla tipologia di cisti, e dalla sede che interessa. Come detto nei paragrafi precedenti, nella maggior parte dei casi, le cisti non necessitano di particolari trattamenti e tendono a regredire spontaneamente.

Nei casi in cui si rende necessario, ogni tipo di lesione ha il suo trattamento di elezione, che può essere chirurgico o farmacologico. In linea di massima, è possibile dire che quando una formazione evolve o aumenta di dimensione deve sempre essere valutata attentamente attraverso la visita specialistica.