Skip to content
Pubblicato inPrincipi attivi e farmaci

Sciroppi per la tosse: guida alla scelta del trattamento più adatto

Sciroppi sedativi per tosse secca, mucolitici per tosse grassa. Controindicazioni pediatriche e quando consultare il medico per un trattamento efficace.

sciroppi per la tosse

Quando si cerca un rimedio per la tosse, orientarsi tra i diversi sciroppi disponibili può risultare complesso. La scelta del prodotto giusto dipende principalmente dal tipo di tosse da trattare e dall’età di chi ne soffre.

Scopri i nostri sciroppi per la tosse

Tosse secca o tosse grassa: quale sciroppo scegliere

↑ top

Il primo passo fondamentale è identificare se si tratta di tosse secca o tosse grassa, poiché richiedono approcci terapeutici completamente diversi.

  • Tosse secca: è quella non produttiva, senza catarro, spesso causata da irritazione delle vie aeree. In questo caso servono sciroppi sedativi che calmino lo stimolo a tossire.
  • Tosse grassa: è quella produttiva, accompagnata da muco. Qui l’obiettivo è fluidificare il catarro per facilitarne l’espulsione, utilizzando sciroppi mucolitici ed espettoranti.

Sciroppi per la tosse secca: i sedativi

↑ top

Gli sciroppi sedativi agiscono riducendo lo stimolo della tosse quando questa è improduttiva e fastidiosa. Si dividono in due categorie principali in base al loro meccanismo d’azione.

Sedativi ad azione periferica

↑ top

I principi attivi più utilizzati sono la levodropropizina e la dropropizina. Questi farmaci agiscono direttamente sulle vie respiratorie, riducendo la sensibilità dei recettori della tosse presenti in trachea e bronchi.

Il vantaggio principale di questi sedativi periferici è che non agiscono sul sistema nervoso centrale, quindi non causano sonnolenza marcata né depressione respiratoria. La levodropropizina, in particolare, presenta un profilo di sicurezza favorevole ed è efficace anche in età pediatrica sopra i due anni.

Il dosaggio abituale per gli adulti è di 60 mg tre volte al giorno, mentre per i bambini va sempre stabilito dal pediatra in base all’età e al peso.

Sedativi ad azione centrale

↑ top

Il destrometorfano è il principale rappresentante di questa categoria disponibile senza ricetta medica. Agisce a livello del centro della tosse nel sistema nervoso centrale.

È importante sapere che la codeina, un altro sedativo centrale, dal 2015 è controindicata nei bambini sotto i 12 anni per il trattamento della tosse e del raffreddore, a seguito di una rivalutazione dell’Agenzia Europea dei Medicinali. Questo perché alcuni soggetti metabolizzano la codeina molto rapidamente, con rischio di effetti avversi gravi come difficoltà respiratorie.

Sciroppi per la tosse grassa: mucolitici ed espettoranti

↑ top

Quando la tosse è accompagnata da catarro, l’obiettivo è rendere il muco più fluido e facilitarne l’eliminazione.

I principi attivi mucolitici

↑ top
  • Acetilcisteina: rompe i legami chimici delle mucoproteine, fluidificando efficacemente il muco. È uno dei mucolitici più potenti disponibili.
  • Carbocisteina: ha un’azione simile all’acetilcisteina ma generalmente meglio tollerata a livello gastrico.
  • Ambroxolo e bromexina: oltre all’azione mucolitica, stimolano la produzione di surfattante polmonare, migliorando la clearance mucociliare.

Importante avvertenza per i bambini piccoli

↑ top

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha stabilito che i mucolitici sono controindicati nei bambini sotto i 2 anni di età, sia per via orale che rettale.

La ragione è che questi farmaci aumentano le secrezioni bronchiali, ma i bambini molto piccoli hanno difficoltà a espellerle efficacemente con la tosse, con rischio di ostruzione respiratoria e aggravamento della bronchiolite. Questa restrizione si applica a tutti i principi attivi mucolitici: acetilcisteina, carbocisteina, ambroxolo, bromexina, sobrerolo, neltenexina, erdosteina e telmesteina.

Nei bambini sopra i 2 anni i mucolitici possono essere utilizzati, ma è sempre consigliabile il consulto con il pediatra e l’interruzione del trattamento in caso di persistenza o peggioramento dei sintomi.

Consigli per l’uso efficace dei mucolitici

↑ top

Per ottimizzare l’efficacia dei mucolitici è fondamentale:

  • bere abbondante acqua durante il trattamento, poiché l’idratazione facilita la fluidificazione del muco
  • assumere il farmaco preferibilmente al mattino e nel pomeriggio, evitando la sera per non accumulare secrezioni durante la notte
  • non associare mai mucolitici e sedativi della tosse, poiché hanno azioni opposte

Sciroppi naturali e fitoterapici

↑ top

Esistono anche formulazioni a base di estratti naturali come miele, propoli, edera, piantaggine, grindelia, eucalipto e timo. Questi prodotti possono essere utili per lenire l’irritazione della gola e in caso di tosse lieve, specialmente nei bambini molto piccoli per i quali i farmaci mucolitici sono controindicati.

Il miele, in particolare, ha dimostrato efficacia nel ridurre la frequenza e l’intensità della tosse, ma va somministrato solo dopo i 12 mesi di età per il rischio di botulismo infantile.

Quando rivolgersi al medico

↑ top

È importante consultare il medico se:

  • la tosse persiste oltre 2-3 settimane nonostante il trattamento
  • compare febbre alta persistente
  • il catarro presenta sangue o ha caratteristiche anomale (verdastro, maleodorante)
  • si manifestano difficoltà respiratorie o dolore toracico
  • la tosse compare in soggetti fumatori o con patologie respiratorie croniche
  • il bambino sotto i 2 anni presenta tosse persistente

Alternative non farmacologiche

↑ top

Accanto ai farmaci, alcune misure semplici possono aiutare a gestire la tosse:

  • mantenere un’adeguata umidificazione degli ambienti, specialmente nella camera da letto
  • bere liquidi caldi (tisane, brodo) per lenire l’irritazione
  • effettuare lavaggi nasali con soluzione fisiologica per mantenere libere le vie aeree superiori
  • evitare il fumo e gli ambienti irritanti
  • dormire con la testa leggermente sollevata (solo sopra l’anno di età)

Durata del trattamento

↑ top

Gli sciroppi per la tosse vanno utilizzati per il tempo strettamente necessario alla risoluzione dei sintomi, generalmente 5-7 giorni per le forme acute. Se la tosse persiste oltre questo periodo, è opportuno rivalutare la situazione con il medico per escludere condizioni che richiedano un approfondimento diagnostico.

Nota bene: questo articolo ha scopo puramente informativo e non sostituisce il consulto medico o farmaceutico. Prima di assumere qualsiasi farmaco, anche se disponibile senza ricetta, è sempre consigliabile chiedere consiglio a un professionista sanitario, specialmente in caso di gravidanza, allattamento, presenza di altre patologie o assunzione di altri farmaci.