- Cosa significa mangiare poco?
- Cosa succede se si mangia poco?
- Mangiare poco fa dimagrire
- A cosa fa bene mangiare poco?
La continua ricerca della dieta perfetta ha prodotto diversi miti, per aiutare le persone a dimagrire e migliorare la propria composizione corporea, cioè ridurre il grasso e mantenere i muscoli.
Per esempio pare duro a morire il mito che i carboidrati la sera facciano ingrassare, o che lo yogurt senza grassi sia più salutare.
Tra questi miti c’è anche quello del mangiare poco e spesso, con cui si aumenterebbe il metabolismo e si perderebbe più facilmente peso.
In tema di nutrizione però, come spesso accade per quanto riguarda il corpo umano e le sue funzioni, le cose non sono così semplici.
Abbiamo pertanto parlato con il Dott. Navid Valente, per capire meglio cosa vuol dire mangiare poco e quali effetti possa avere sul nostro corpo.
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Cosa significa mangiare poco?
↑ topL’espressione non è molto precisa per due motivi: il concetto di poco è soggettivo sia in termini di concezione individuale, sia per quello che oggettivamente riguarda ogni individuo.
Un’alimentazione controllata potrebbe essere considerata “poco” da una persona che è abituata a mangiare in modo abbondante ad ogni pasto.
Allo stesso tempo il concetto di poco non può essere scollegato dalla questione del fabbisogno calorico di ogni singola persona. E il fabbisogno calorico a sua volta dipende da circostanze come lo stile di vita, comprensivo di alimentazione e attività fisica, l’età e la composizione corporea.
Diciamo comunque che con questa espressione possiamo intendere quella che viene definita una dieta ipocalorica, un regime alimentare cioè che dà al corpo una quantità di calorie inferiore a quello che è il fabbisogno quotidiano dell’individuo, dato dalle calorie necessarie per il cosiddetto metabolismo basale più le calorie per attività fisica e per le attività che causano la NEAT, ovvero la termogenesi legata a movimento fisico non associabile all’esercizio fisico vero e proprio (NEAT sta per non-exercise activity thermogenesis).
Cosa succede se si mangia poco?
↑ topNel momento in cui il corpo subisce una restrizione calorica, questo mette in atto una serie di meccanismi che servono al mantenimento della produzione dell’energia necessaria a partire dalle risorse che ha a disposizione.
Questo significa innanzitutto utilizzare il cibo che comunque viene ingerito. Finito quello il corpo, se necessario, prenderà energia da muscoli e riserve di grasso. Contrariamente a quanto si pensa infatti la prima scelta del nostro organismo per avere energia in caso si mangi troppo poco non è quella di usare le cellule adipose (grasso), ma le fibre muscolari.
Questo avviene perché i muscoli necessitano di energia anche a riposo. Nel caso in cui l’organismo non riceva i nutrienti sufficienti per tutte le attività della giornata, comincerà a trasformare le proteine dei muscoli che non vengono utilizzati regolarmente nell’energia necessaria. In questo modo ottiene da un lato l’energia che serve, dall’altro elimina una fonte di spreco energetico (fibre muscolari non utilizzate).
Questo è il motivo per cui un percorso di ricomposizione corporea non può prescindere da attività fisica contro resistenza (con i pesi). Essa è infatti indispensabile perché il corpo prenda le energie dal tessuto adiposo invece che dai muscoli, che venendo usati regolarmente non saranno utilizzati per produrre energia.
Nel caso di apporto calorico ridotto e attività fisica adeguata, cioè come detto, con i pesi, il corpo procederà a prendere le energie necessarie dalle cellule adipose.
L’effetto di un’alimentazione con poche calorie si percepisce anche a livello delle cellule cerebrali. Sembra infatti che un ridotto apporto calorico, causato da un breve digiuno per esempio, possa stimolare i neuroni causando un piccolo stress, che li porta a svilupparsi. Questo però necessita ancora di ulteriori ricerche per essere confermato.
Mangiare poco fa dimagrire
↑ topSì e no. Seguire una dieta senza i giusti accorgimenti fa senza dubbio perdere peso nel primo periodo, diciamo il primo mese. Dopo però il corpo mette in atto una serie di meccanismi di adattamento, per cui la mera restrizione calorica non è più sufficiente a dimagrire. Per perdere peso, o meglio dimagrire (il peso perso può essere anche quello dei muscoli e non è ideale) sono necessarie le giuste precauzioni di ciclizzazione degli alimenti (per esempio dei carboidrati) unite all’allenamento adeguato alla persona e alle esigenze individuali.
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A cosa fa bene mangiare poco?
↑ topMangiare poco, o meglio la restrizione calorica fa bene a molti casi di condizioni patologiche, come evidentemente l’obesità, il colesterolo alto, alcune malattie cardiovascolari, alcuni casi di diabete etc. Va comunque sottolineato che un’alimentazione corretta non può essere frutto di fai da te. In caso di problemi di linea o di salute, e soprattutto per evitarne di futuri, è senza dubbio meglio rivolgersi a professionisti competenti.