- Insonnia, una definizione
- Quante ore di sonno sono necessarie?
- Quando si considera insonnia?
- Criteri e tipi di insonnia
- Insonnia, cause e associazioni
- Insonnia, rimedi possibili
- Trattamento dell’insonnia
Insonnia, una definizione
↑ topL’insonnia è un disturbo che si manifesta con difficoltà nel prendere sonno e nel mantenerlo; il soggetto percepisce insoddisfazione in merito alla quantità di ore di riposo notturno o alla qualità del sonno. Si tratta di un disturbo persistente che può rendere complesso e delicato tanto il prendere sonno, che il rimanere addormentati, o entrambe le cose.
Chi soffre di insonnia al proprio risveglio è stanco e si ritrova con minore energia per affrontare le comuni attività giornaliere. A risentirne sono anche l’umore, la salute, le prestazioni professionali e, in termini più generali, la qualità della vita.
Secondo l’AIMS, Associazione Italiana di Medicina del Sonno, a soffrire di insonnia cronica, oppure transitoria, è 1 adulto su 4, in Italia.
Prenota una visita neurologica, percorso Insonnia
Quante ore di sonno sono necessarie?
↑ topMa quante ore si deve dormire? L’ammontare di ore di sonno varia da individuo a individuo. Una media di riferimento è data da 7, 8 ore di sonno continuativo e di qualità. È comunque sempre possibile che si verifichino dei brevi periodi di notti insonni, almeno in una occasione nella propria vita.
In altre circostanze è possibile che si sviluppi una insonnia cronica, la quale può essere conseguenza di patologie in corso o dell’assunzione di farmaci. In questo ultimo caso si parla di insonnia secondaria.
Quando si considera insonnia?
↑ topQuando questo disturbo del sonno colpisce il soggetto per almeno tre giorni alla settimana e si protrae per un tempo superiore ad uno/tre mesi, si può iniziare a parlare di insonnia. Nei casi in cui la qualità e quantità del sonno attraversano difficoltà per brevi periodi, dai pochi giorni fino alle tre settimane, si può invece parlare di disturbo acuto del sonno.
In sintesi, i criteri che permettono di parlare di insonnia sono:
- tempo necessario all’addormentamento e risveglio notturno che siano uguali o maggiori di 30 minuti
- frequenza settimanale di 3 o più notti
- durata uguale o maggiore di uno/tre mesi.
Criteri e tipi di insonnia
↑ topIl tipo di insonnia viene stabilito in base ad alcuni criteri specifici: la durata, l’insorgenza e le cause scatenanti.
- La durata, che permette di distinguere l’insonnia in transitoria, se si manifesta per una periodo che non supera la settimana e in modo occasionale; o insonnia a breve termine, se la durata va da un minimo di una ad un massimo di tre settimane. Periodi più lunghi di insonnia la qualificano invece come insonnia cronica, oppure a lungo termine
- l’insorgenza, ossia il momento in cui si verifica il disturbo. Si parla di insonnia iniziale con difficoltà di addormentamento, o insonnia di termine quando si ha risveglio precoce prima dell’alba. Si parla, invece, di insonnia centrale quando il risveglio accade, in più di una occasione, durante la notte.
- Le cause, o l’assenza di cause specifiche. Si ha una insonnia primaria in mancanza di cause definite, o di natura patologica. Viene definita insonnia secondaria invece quando il disturbo presenta un chiaro legame con situazioni esterne al soggetto.
Insonnia, cause e associazioni
↑ topI fattori che determinano l’insorgenza di questo disturbo sono:
- di natura genetica, data la familiarità nel 30% dei casi
- patologie quali la sindrome delle gambe senza riposo
- di tipo comportamentale, legati allo stile di vita. La sedentarietà o un’aattività fisica inadeguata, un ritmo sonno veglia irregolare, il riposare nelle ore diurne, perfino alcune cattive abitudini alimentari durante il giorno o prima di coricarsi sono tutti elementi di disturbo che possono portare ad insonnia. Anche l’esposizione a schermi di smartphone o tablet, e schermi televisivi, che in alcuni soggetti sembra favorire il sonno, è in realtà dannosa dal punto di vista della quantità e qualità del sonno
- emotivi, come stress o eventi emozionali intensi. L’insonnia può essere segno di disturbi psicologici o vere e proprie patologie psichiatriche, come la depressione
di ordine cognitivo, come nel caso del rimuginio. La preoccupazione che ne segue non favorisce l’addormentamento.
Insonnia, rimedi possibili
↑ topPrima di chiedere l’aiuto al proprio medico di base, o al neurologo, può essere utile mettere in atto alcune semplici strategie legate allo stile di vita che possono aiutare l’addormentamento:
- usare la camera da letto come stanza dedicata esclusivamente al sonno, togliendo televisore, tablet o computer
- evitare di guardare la tv a letto
- fare in modo che la camera da letto sia buia e silenziosa, oltre che con umidità e temperatura adeguate. Un ambiente troppo caldo e secco peggiora notevolmente la qualità del sonno
- evitare bevande eccitanti e alcol dopo la cena e in alternativa bere tisane rilassanti
- mangiare poco e leggero, evitando di fumare prima di andare a dormire
- fare sport nel tardo pomeriggio, non nelle ore serali
- adottare orari regolari per andare a dormire
- in caso di mancanza di sonno a letto, leggere o ascoltare della musica
Prenota una visita neurologica, percorso Insonnia
Trattamento dell’insonnia
↑ topIl trattamento dell’insonnia prevede due approcci: l’approccio farmacologico e quello psicologico.
Nel primo caso vengono utilizzati farmaci ipnoinducenti o ansiolitici, come ad esempio le benzodiazepine. È tuttavia sconsigliata una somministrazione che superi le 2 settimane, visti i possibili effetti collaterali da uso prolungato quali vertigini, sonnolenza diurna o assuefazione.
L’approccio psicologico consiste principalmente in una terapia cognitivo-comportamentale, che prevede l’adozione di diverse tecniche quali:
- educazione del sonno e igiene del sonno, che permettono al soggetto di conoscere le cause d’insorgenza e di mantenimento dell’insonnia. Sono inoltre spiegate le dinamiche della fisiologia del sonno, insieme alle norme di igiene del sonno
- ristrutturazione cognitiva, che permette di rimodellare sia le convinzioni che le aspettative sul sonno in termini di maggiore funzionalità
- tecniche di rilassamento, così da predisporre corpo e mente in modo più ottimale all’addormentamento.
Il Santagostino dispone di un Ambulatorio Disturbi del sonno che permette di costruire un vero e proprio percorso di guarigione dall’insonnia.
Vuoi sapere come dormi? Scopri DORMI, il braccialetto che fotografa il tuo sonno
