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Pubblicato inPatologie

Il fibroma uterino

Il fibroma uterino rappresenta uno dei tumori benigni più comuni dell’apparato genitale femminile, che colpisce in particolare le donne in età fertile

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Il fibroma uterino è un tumore benigno che si sviluppa nel tessuto muscolare dell’utero. È una delle patologie ginecologiche più comuni nelle donne in età fertile.

Può essere asintomatico o causare disturbi come sanguinamenti abbondanti, dolore pelvico e problemi di fertilità.

Il trattamento varia dal monitoraggio a terapie farmacologiche, procedure mininvasive o chirurgia, in base ai sintomi e alle esigenze riproduttive.

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Che cos’è un fibroma uterino?

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Il fibroma uterino è un tumore benigno che si sviluppa dalla muscolatura liscia del miometrio e dal tessuto connettivo dell’utero. È una delle neoplasie benigne più comuni nelle donne in età fertile, con forme e dimensioni variabili, da alcuni millimetri fino a più di 20 centimetri. Tende a comparire intorno ai 30 anni, ed è raro dopo i 60. Viene chiamato anche: leiomioma, mioma oppure fibromioma.

I fibromi sono classificati in base alla posizione:

  • sottosierosi, verso l’esterno dell’utero
  • intramurali, nella parete muscolare
  • sottomucosi, sotto il rivestimento interno e sporgenti nella cavità.

Possono presentarsi anche in sedi meno comuni come cervice, legamenti larghi o tube di Falloppio. In base all’inserzione, sono:

  • sessili se aderenti alla parete dell’utero
  • peduncolati se collegati tramite un peduncolo.

Che problemi dà un fibroma all’utero?

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Molti fibromi sono asintomatici, ma quando presenti i sintomi possono influenzare la qualità di vita.

Possibili conseguenze e complicanze

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Il fibroma uterino raramente evolve in tumore maligno (meno dell’1%), ma può causare problemi significativi.

  • Infertilità: ostacolo all’impianto embrionale o deformazione della cavità uterina
  • Gravidanza a rischio: aborti ricorrenti, parto cesareo, distocia fetale, emorragia post-partum
  • Compressione di organi: alterazioni urinarie o intestinali.

Cause e e fattori di rischio del fibroma uterino

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Le cause precise non sono del tutto note, ma fattori genetici, ormonali e ambientali possono contribuire allo sviluppo dei fibromi.

  • Ereditarietà: rischio aumentato se in famiglia sono presenti casi di fibromi
  • Ormoni: la crescita è favorita da estrogeni e progesterone, con aumento in età fertile e regressione dopo la menopausa
  • Etnia: incidenza più alta nelle donne afroamericane
  • Stile di vita e salute: sovrappeso, obesità e ipertensione sono associati a maggior rischio.

I batteri non causano i fibromi, ma eventuali infezioni ginecologiche o alterazioni ormonali possono essere fattori indiretti di aggravamento.

Diagnosi e trattamento del mioma uterino

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La diagnosi si basa su visita ginecologica ed esami strumentali come ecografia transvaginale, risonanza magnetica o isteroscopia. Questi strumenti permettono di definire posizione, dimensione e numero dei fibromi, fondamentali per la pianificazione terapeutica.

La gestione dipende da sintomi, dimensioni, età, desiderio di gravidanza e condizioni generali. L’approccio può essere conservativo, farmacologico, mininvasivo o chirurgico.

  • Monitoraggio: indicato per fibromi piccoli e asintomatici, con controlli ogni 6, 12 mesi
  • Terapie farmacologiche: contraccettivi ormonali, progestinici, analoghi del GnRH per ridurre dimensioni e sintomi
  • Opzioni mininvasive: embolizzazione delle arterie uterine per bloccare l’afflusso sanguigno, chirurgia a ultrasuoni guidata da risonanza magnetica, ablazione con radiofrequenze
  • Chirurgia: miomectomia per preservare l’utero, isterectomia nei casi più gravi o in donne senza desiderio riproduttivo.

Quando operare un mioma uterino?

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L’intervento è consigliato se il fibroma provoca sintomi importanti, come dolore persistente, sanguinamenti abbondanti, compressione di organi vicini o infertilità. Non ci sono dimensioni di riferimento per una operazione chirurgica.

Molti ginecologi considerano l’asportazione se il fibroma supera i 4-5 centimetri e causa disturbi significativi. Ma fibromi anche più piccoli possono richiedere intervento se situati in posizioni critiche, come all’interno della cavità uterina, dove possono ostacolare l’impianto dell’embrione o aumentare il rischio di aborto.

Si valuta un intervento anche in caso di crescita rapida o sospetta degenerazione. La decisione è vagliata sempre da paziente e ginecologo, con analisi dei rischi e benefici.

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Importanza del follow-up

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Il follow-up del fibroma uterino, anche quando non è indicata l’operazione, serve a garantire un controllo sicuro dell’evoluzione della patologia. Per studiare, ad esempio, cambiamenti nelle dimensioni, nella forma e nella posizione del fibroma. Il follow-up serve anche a verificare che il fibroma non causi complicanze.