- Colliri decongestionanti per occhi arrossati
- Colliri antistaminici per le allergie
- Colliri antibiotici per le infezioni
- Colliri antinfiammatori
- Colliri per il glaucoma
- Come scegliere il collirio giusto
- Modalità d’uso corrette
- Quando consultare il medico
I colliri rappresentano una delle soluzioni più utilizzate per il trattamento e il sollievo dei disturbi oculari. Disponibili in diverse formulazioni, possono contenere principi attivi specifici oppure sostanze naturali con azione lenitiva e idratante. La scelta del prodotto più adatto dipende dal tipo di problema da trattare e dalla sua gravità.
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Colliri decongestionanti per occhi arrossati
↑ topGli occhi rossi possono essere il risultato di agenti atmosferici, fumo, cloro, polvere o affaticamento visivo. I colliri decongestionanti contengono vasocostrittori come la nafazolina, che riducono la dilatazione dei vasi sanguigni superficiali rendendo l’occhio meno arrossato.
Questi prodotti offrono un sollievo rapido ma temporaneo. È importante non abusarne, poiché un uso eccessivo può causare un effetto rebound, con un peggioramento del rossore una volta sospeso il trattamento. I colliri decongestionanti non dovrebbero essere utilizzati per più di due o tre giorni consecutivi senza supervisione medica.
Per un approccio più delicato, esistono colliri con estratti naturali di camomilla, malva ed eufrasia, che offrono un’azione lenitiva e rinfrescante senza i rischi associati ai vasocostrittori.
Colliri antistaminici per le allergie
↑ topLe allergie stagionali e la congiuntivite allergica provocano sintomi fastidiosi come prurito intenso, lacrimazione, gonfiore palpebrale e arrossamento. I colliri antistaminici contengono principi attivi che bloccano l’istamina, responsabile della reazione allergica.
Molti colliri antistaminici sono disponibili senza ricetta medica e possono essere utilizzati al bisogno durante la stagione dei pollini o in caso di esposizione ad altri allergeni. Alcuni prodotti combinano antistaminici e decongestionanti per un’azione più completa sui sintomi.
Per allergie particolarmente intense o croniche, il medico può prescrivere colliri contenenti stabilizzatori dei mastociti o corticosteroidi, che richiedono un monitoraggio più attento.
Colliri antibiotici per le infezioni
↑ topLe infezioni oculari di origine batterica, come alcune forme di congiuntivite, richiedono un trattamento antibiotico specifico. I colliri antibiotici contengono principi attivi come cloramfenicolo, tobramicina, gentamicina, acido fusidico o fluorochinoloni.
Questi prodotti sono disponibili esclusivamente su prescrizione medica e vanno utilizzati seguendo scrupolosamente le indicazioni del medico. Il trattamento tipico prevede l’applicazione di una goccia ogni due o quattro ore nei primi giorni, con riduzione graduale della frequenza, per un totale di cinque-sette giorni.
È fondamentale completare l’intero ciclo di terapia anche se i sintomi migliorano rapidamente, per evitare ricadute e lo sviluppo di resistenze batteriche. Durante il trattamento è necessario sospendere l’uso delle lenti a contatto.
Colliri antinfiammatori
↑ topI colliri antinfiammatori si dividono in due categorie principali: quelli con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e quelli con corticosteroidi.
I FANS come diclofenac e ketorolac sono utilizzati per infiammazioni moderate e possono causare una lieve sensazione di bruciore all’applicazione. I colliri cortisonici, contenenti desametasone, idrocortisone o fluorometolone, sono riservati a situazioni più gravi e richiedono sempre prescrizione medica.
I corticosteroidi oculari vanno utilizzati con cautela e sotto stretto controllo medico, poiché possono mascherare infezioni, aumentare la pressione intraoculare e, se usati impropriamente, favorire complicanze come la cataratta o la riattivazione di infezioni virali.
Colliri per il glaucoma
↑ topIl glaucoma richiede un trattamento specifico finalizzato alla riduzione della pressione intraoculare. I colliri antiglaucoma contengono diverse classi di principi attivi: betabloccanti, analoghi delle prostaglandine, simpaticomimetici e inibitori dell’anidrasi carbonica.
Questi farmaci agiscono riducendo la produzione di umore acqueo o facilitandone il deflusso. La scelta del principio attivo e la frequenza di applicazione vengono stabilite dall’oculista in base alle caratteristiche individuali del paziente.
Il trattamento del glaucoma è generalmente cronico e richiede costanza nell’applicazione per mantenere la pressione oculare sotto controllo e prevenire il danno al nervo ottico.
Come scegliere il collirio giusto
↑ topLa scelta del collirio più adatto dipende dal tipo di disturbo e dalla sua intensità. Per problemi transitori come secchezza occasionale o lieve arrossamento, le lacrime artificiali e i colliri lenitivi da banco sono generalmente sufficienti.
È importante verificare la presenza di conservanti: per chi deve utilizzare colliri più volte al giorno, le formulazioni senza conservanti in monodose rappresentano la scelta migliore. Chi indossa lenti a contatto deve optare per prodotti specificamente compatibili con le lenti o rimuoverle prima dell’applicazione.
Per sintomi persistenti, dolore oculare, calo della vista, secrezione abbondante o fotofobia marcata, è fondamentale consultare un medico oculista. Questi segnali possono indicare condizioni che richiedono un trattamento specifico e non vanno sottovalutati.
Modalità d’uso corrette
↑ topPer applicare correttamente il collirio è necessario lavarsi accuratamente le mani, inclinare leggermente la testa all’indietro, abbassare delicatamente la palpebra inferiore creando una piccola tasca e instillare il numero di gocce prescritto evitando di toccare l’occhio con il contagocce.
Dopo l’applicazione è utile chiudere delicatamente gli occhi per alcuni secondi, senza strizzarli, per favorire la distribuzione uniforme del prodotto sulla superficie oculare. Se si devono applicare più colliri diversi, è consigliabile attendere almeno cinque minuti tra un’applicazione e l’altra.
I colliri vanno conservati secondo le indicazioni riportate sul foglietto illustrativo. Generalmente si mantengono a temperatura ambiente, al riparo da luce e fonti di calore. Una volta aperti, i flaconi multidose hanno una durata limitata, solitamente compresa tra le quattro settimane e i sei mesi a seconda della formulazione e del sistema di conservazione utilizzato.
Quando consultare il medico
↑ topAlcuni segnali richiedono sempre una valutazione medica: dolore oculare intenso, riduzione improvvisa della vista, presenza di secrezione purulenta abbondante, fotofobia marcata, visione di aloni luminosi o persistenza dei sintomi oltre i tre-cinque giorni di trattamento.
È importante non condividere mai i propri colliri con altre persone per evitare la trasmissione di infezioni. Se si sperimentano reazioni allergiche come gonfiore importante, eruzioni cutanee o difficoltà respiratorie dopo l’uso di un collirio, è necessario sospendere immediatamente il prodotto e contattare un medico.