- Perché vengono le verruche plantari?
- Come si riconosce una verruca plantare?
- Come si curano le verruche plantari?
- Cosa succede se non si curano le verruche?
Perché vengono le verruche plantari?
↑ topAll’origine di questo tipo di verruche ci sono alcuni ceppi di HPV, sigla che indica lo Human Papilloma Virus. L’attecchimento di questi ceppi è favorito da alcune condizioni, tra cui:
- difese immunitarie deboli, che rendono il soggetto più suscettibile all’infezione
- presenza di lesioni cutanee
- l’utilizzo di scarpe e calze che non lasciano traspirare il piede
- la cattiva abitudine a camminare scalzi in ambienti ad alto rischio di infezione, come lungo i bordi delle piscine o negli spogliatoi delle palestre.
Questi fattori di rischio si aggiungono ad altre situazioni che contribuiscono alla formazione delle verruche plantari.
Sono infatti molto importanti sia la cura delle unghie e dell’igiene in generale. Una pelle sana e correttamente idratata garantisce una barriera più efficace di fronte ad un attacco virale, motivo per cui è importante ricordarsi di lavare spesso le mani.
È buona cosa anche evitare la condivisione di oggetti comuni che funzionano da trasmettitori dell’infezione: asciugamani, salviette e accappatoi.
Allo stesso modo, è raccomandato usare le ciabatte negli spazi condivisi con altre persone, specie bagni e docce comuni.
Un’altra buona prassi prevede di cambiare tutti i giorni calze e calzini e far prendere aria alle scarpe dopo averle indossate.
Come si riconosce una verruca plantare?
↑ topLe verruche plantari sono riconoscibili dalla pelle ispessita e ruvida che caratterizza le escrescenze. Hanno un colore giallo-grigiastro, con dei puntini neri all’interno.
Possono essere di tre tipi:
- verruche plantari semplici
- verruche plantari a mosaico
- verruche plantari periungueali.
Le verruche plantari semplici sono quelle più comuni e frequenti. Si formano sulla pianta e sul tallone, ma possono insorgere anche tra le dita del piede, provocando un forte fastidio e dolore quando si cammina.
Le verruche plantari a mosaico sono meno frequenti. Sono riconoscibili perché si presentano come le tessere di un mosaico, da cui il nome che le definisce. Si sviluppano rapidamente e si rivelano recidive.
Le verruche plantari periungueali, come suggerisce il termine, sono in prossimità dell’unghia. Con il trascorrere del tempo, possono svilupparsi tra l’unghia e il letto ungueale, la parte su cui poggia la lamina dell’unghia. Se non curate subito, diventano difficili da trattare.
Come si curano le verruche plantari?
↑ topPer procedere alla cura terapetuica delle verruche plantari, vanno valuti:
- il tipo di verruca
- la sua posizione
- la profondità
- l’estensione dell’area interessata.
Possono essere dunque necessari diversi interventi se il trattamento specifico non ottiene risultati.
- Una modalità di intervento prevede soluzioni a base di acido salicilico che va applicato direttamente sulla verruca per alcune settimane.
- All’acido salicilico può essere abbinata la cantaridina. La verruca viene poi coperta con una benda. Si forma così una bolla che consente l’eliminazione della verruca nell’arco di una settimana.
- Una terza opzione è quella del congelamento o crioterapia. Deve essere eseguita da un medico con dell’azoto liquido applicato sulla verruca. Il tessuto morto si stacca entro una settimana più o meno. È una procedura dolorosa e quindi non utilizzata con i bambini.
- Le verruche plantari più ostiche sono estirpate con una curette, detta anche cucchiaio tagliente. È un intervento chirurgico minore con un’anestesia locale.
- Resta infine il trattamento con il laser. Piccoli vasi sanguigni sono cauterizzati, bruciati. In questo modo il tessuto infetto muore e la verruca cade. È doloroso e lascia cicatrici.
Cosa succede se non si curano le verruche?
↑ topUna verruca non è da sottovalutare. Va curata, rivolgendosi ad uno specialista. Può scomparire da sola nell’arco di qualche mese, ma può anche ripresentarsi quando le nostre difese immunitarie si abbassano.
Rischiano così di proliferare e di diventare sempre più difficili da togliere. Possono ingrandirsi e diventare più profonde.
Se immaginiamo una verruca plantare in una posizione molto fastidiosa come il tallone, è facile immaginare i problemi di postura e di camminata, con inevitabili ricadute sulla nostra salute fisica.
Meglio allora non sottovalutare la presenza di una verruca plantare e rivolgersi ad un medico specialistico per capire come intervenire il prima possibile.