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Rizoartrosi, cosa c’è da sapere sull’artrosi del pollice


La rizoartrosi è una forma di artrosi che colpisce l’articolazione del pollice e ha come sintomo principale il dolore, che limita e compromette il suo utilizzo.

Che cos'è la rizoartrosi?

La rizoartrosi è una forma di artrosi che colpisce l’articolazione del pollice. Questa patologia è piuttosto comune, soprattutto nella fascia di popolazione più anziana. Tuttavia, si tratta di una malattia invalidante che non va sottovalutata, in particolare quando colpisce entrambe le mani.

L’uso del pollice, infatti, che svolge un ruolo chiave nelle azioni di presa della mano, è limitato, se non addirittura compromesso dalla sintomatologia dolorosa.

Che cosa provoca la rizoartrosi?

All’origine dello sviluppo di forme di artrosi al pollice ci possono essere ragioni anagrafiche - la popolazione più anziana ha maggiori probabilità di svilupparla - e genetiche o legate alla familiarità con questo tipo di patologie.

Oltre a ciò, è possibile che la rizoartrosi sia legata alla struttura della capsula articolare del trapezio che risulterebbe più debole del normale. Alla lunga, questa debolezza comporterebbe una maggiore usura delle articolazioni che si trovano tra la base del metacarpo e il trapezio.

Ci sono, poi, diversi fattori di rischio che favorirebbero l’insorgere della rizoartrosi. Vediamo quali sono e in che modo possono aumentare le probabilità di sviluppare la malattia.

Fattori di rischio

Dall’età al sesso, ecco alcuni dei fattori di rischio per l’artrosi del pollice:

  • età: nonostante la rizoartrosi sia una condizione che può riguardare soggetti di qualsiasi età, è più probabile, come detto, che colpisca le persone più avanti con gli anni, in particolare over 45
  • sesso: statisticamente, la rizoartosi così come le altre forme di artrosi che colpiscono la mano sono più frequenti tra la popolazione femminile, rispetto a quella maschile. In particolare, il profilo tipico del paziente con rizoartrosi è quello di donne in menopausa di età superiore ai 55 anni
  • infortuni alle articolazioni della mano: una storia di infortuni e traumi a carico dell’articolazione del pollice può favorire l’insorgere della rizoartrosi. Rientrano in questa fattispecie i soggetti che svolgono lavori manuali o che praticano attività sportive come il basket, la pallavolo, il rugby e, in generale, tutti gli sport in cui l’utilizzo delle mani è una componente fondamentale
  • genetica: anche la predisposizione genetica, evidentemente, è un fattore di rischio. In particolare, ci sono alcune patologie genetiche che sarebbero associate a fenomeni degenerativi a carico delle cartilagini e che possono favorire l’artrosi
  • familiarità con la malattia: la presenza in famiglia di persone che hanno l’artrosi rende più probabile l’insorgere della patologia. Questo è vero per diverse forme di artrosi e non solo per quella che riguarda l’articolazione del pollice
  • obesità: nei soggetti obesi, diversi studi hanno evidenziato che le cellule adipose produrrebbero in grandi quantità una sostanza dannosa, in particolare per le cartilagini articolari

Che differenza c’è tra artrosi e rizoartrosi?

La rizoartrosi è una forma particolare di artrosi che riguarda una specifica regione, ossia l’articolazione che si trova alla base del pollice.

L’artrosi, intesa come patologia generale, definisce il processo degenerativo a carico delle diverse cartilagini articolari: si parla infatti di artrosi ai piedi, all'anca, al ginocchio e alla caviglia.

L'artrosi riguarda una persona su dieci tra la popolazione adulta e uno soggetto su due in quella con età superiore ai 60 anni, con prevalenza delle donne rispetto agli uomini.

Quali sono i sintomi della rizoartrosi?

Come indicato in precedenza, il dolore, che in questo caso parte dalla base del pollice, è la manifestazione sintomatologica più frequente e comune quando si parla di rizoartrosi.

Il dolore, a sua volta, comporta difficoltà nei movimenti e sensazione di debolezza dell’articolazione quando si eseguono le più comuni e abituali azioni di tutti i giorni. Il dolore può manifestarsi anche a riposo, nel corso delle ore notturne

Con il passare del tempo, oltre che con il dolore, la rizoartrosi può manifestarsi anche con gonfiore e tumefazioni che compaiono alla base del pollice. Queste possono essere via via più evidenti, conseguenza dello scivolamento laterale della base che sostiene il primo metacarpo e che può degenerare in una completa lussazione dell’articolazione.

In risposta alla ridotta mobilità dell'articolazione basale del pollice, l'articolazione intermedia (metacarpo-falangea) si incurva eccessivamente all'indietro, assumendo una posizione a "zeta" e dando origine a una deformità tipica, chiamata "pollice a zeta".

Diagnosi e cura della rizoartrosi

La diagnosi della rizoartrosi si basa principalmente sull'anamnesi del paziente e sull'esame fisico durante la visita specialistica. I medici prestano particolare attenzione ai sintomi riportati dal paziente, come dolore, rigidità e perdita di funzionalità nella regione del pollice e del polso.

L'esame obiettivo è cruciale per valutare l'ampiezza del movimento, la forza muscolare e la stabilità dell'articolazione interessata.

Tuttavia, per confermare la diagnosi e valutare lo stadio della malattia, è spesso necessario eseguire un esame radiografico. Le proiezioni radiografiche standard, insieme a proiezioni specifiche per l'articolazione trapezio-metacarpale, forniscono informazioni dettagliate sulla gravità della condizione e guidano le decisioni terapeutiche.

Il trattamento della rizoartrosi varia in base allo stadio della malattia, alla gravità dei sintomi e alle esigenze individuali del paziente.
Nei primi stadi della patologia viene spesso adottato un approccio conservativo per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità dell'articolazione. Questo può includere riposo, l' applicazione locale di caldo o freddo, l'utilizzo di tutori notturni per stabilizzare l'articolazione e l'assunzione di farmaci antinfiammatori per ridurre l'infiammazione.

Inoltre, la fisioterapia specifica mira a migliorare la mobilità articolare, ridurre il dolore e potenziare la muscolatura del pollice, soprattutto nei casi di lassità articolare.

Nelle fasi più avanzate della rizoartrosi, quando il trattamento conservativo non fornisce più sollievo sufficiente, può essere necessario considerare un intervento chirurgico.
Le opzioni chirurgiche includono la riduzione e stabilizzazione della sublussazione, l'artroplastica biologica e la correzione chirurgica del pollice a zeta, ognuna delle quali mira a ridurre il dolore e ripristinare la funzionalità dell'articolazione compromessa.

L’intervento viene effettuato sia a cielo aperto sia in artroscopia. In entrambi i casi, è necessario anestetizzare l’intero braccio. Dopodiché, il pollice dovrà essere immobilizzato per circa due settimane, mentre nelle successive tre il movimento dovrà essere limitato.
Seguirà la fisioterapia per far riacquistare alla mano le sue funzionalità.

Cosa non fare con la rizoartrosi?

Per prevenire o trattare efficacemente la rizoartrosi, è importante evitare alcune pratiche:

  • Evita di sottovalutare il problema: la rizoartrosi è una patologia seria che, se non trattata adeguatamente, può portare a una significativa disabilità. Ignorare i sintomi o ridurli a semplici fastidi può ritardare la diagnosi e l'inizio di un trattamento efficace.

  • Non fare affidamento su soluzioni fai da te: esistono molti prodotti e rimedi pubblicizzati come "miracolosi" per la rizoartrosi, ma la maggior parte di essi non ha alcuna base scientifica e può persino essere dannosa. Evitare quindi di assumere farmaci antinfiammatori senza prescrizione medica o utilizzare tutori generici senza il consiglio di uno specialista.

  • Non abusare di farmaci antinfiammatori: i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono fornire un sollievo temporaneo dal dolore, ma non agiscono sulla causa della rizoartrosi. Anche se prescritti correttamente dal medico, un uso eccessivo di questi farmaci può causare effetti collaterali gastrointestinali e aumentare il rischio di problemi cardiaci.

Chi soffre di rizoartrosi ha diritto all'invalidità?

La rizoartrosi può essere riconosciuta come malattia invalidante, sia ai fini dell'invalidità civile che per l'invalidità INAIL.
Ci sono però alcune differenze:

- Ai fini dell'invalidità civile, l'artrosi, in generale, non è automaticamente inserita tra le patologie che danno diritto all'invalidità civile. Tuttavia, può essere riconosciuta se la forma e i sintomi sono particolarmente gravi e compromettono significativamente la capacità lavorativa e l'autonomia del soggetto. La soglia minima per il riconoscimento dell'invalidità civile è del 34%.

- La rizoartrosi è invece tabellata tra le malattie professionali a carico dell'INAIL, se causata da lavori che comportano movimenti ripetuti o prolungati di prensione della mano, specialmente con uso di forza, svolti in modo non occasionale. In questo caso, il lavoratore può richiedere il riconoscimento dell'invalidità.