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Il favismo

A cura di
Chiara
Carrisi

Il favismo è una condizione genetica causata dalla carenza dell'enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD), che svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell'integrità dei globuli rossi

Cosa è il favismo?

Il favismo è un disturbo ereditario che si manifesta quando c'è una carenza di G6PD, un enzima che aiuta i globuli rossi a proteggersi dallo stress ossidativo. Quando l'enzima è carente o assente, i globuli rossi sono più vulnerabili a danni e distruzione, soprattutto quando il corpo viene esposto a specifici fattori scatenanti come fave, determinati farmaci e infezioni.

Sebbene la condizione sia potenzialmente seria, la maggior parte delle persone che ne soffre non avrà necessariamente episodi gravi o frequenti. Il favismo è più comune in alcune popolazioni, come quelle di origine mediterranea, africana e asiatica, dove la carenza di G6PD può rappresentare una protezione contro la malaria, una condizione diffusa in queste aree.

Quante persone sono colpite dal favismo?

Il favismo colpisce circa il 5-10% della popolazione maschile in alcune regioni, come il Mediterraneo, l'Africa e l'Asia, ed è molto più raro nelle donne.

La condizione è generalmente meno grave nelle persone con carenza lieve o moderata di G6PD, mentre le forme più gravi possono portare a crisi emolitiche più frequenti, ma queste sono relativamente rare.

In molti casi, il disturbo è asintomatico, e le persone colpite non avranno mai una crisi emolitica se non esposte a fattori scatenanti.

Cosa provoca favismo?

La causa principale del favismo è la deficienza di G6PD, che rende i globuli rossi più vulnerabili alla distruzione quando esposti a certi alimenti, farmaci o infezioni.

Le fave, ad esempio, contengono sostanze che aumentano lo stress ossidativo nei globuli rossi, provocando la loro rottura. Tuttavia, non è solo il consumo di fave a essere pericoloso: anche l'assunzione di alcuni farmaci, l'esposizione a determinati agenti chimici e infezioni gravi possono scatenare una crisi.

I sintomi del favismo

Molti individui con favismo non presentano sintomi evidenti fino a quando non vengono esposti a uno degli agenti scatenanti.

I sintomi di una crisi emolitica (distruzione dei globuli rossi) includono:

In casi gravi, possono verificarsi complicazioni acute, come la difficoltà respiratoria o il collasso. Tuttavia, le crisi emolitiche sono relativamente rare e possono essere prevenute evitando i fattori scatenanti.

Le conseguenze del favismo: quanto sono gravi?

La gravità del favismo dipende dalla quantità di enzima G6PD presente nel corpo e dall'esposizione ai fattori scatenanti. La maggior parte delle persone con favismo non avrà crisi emolitiche, o ne avrà solo occasionalmente.

Le crisi emolitiche gravi sono più comuni nei casi di carenza severa dell'enzima, ma anche in questi casi, con un trattamento tempestivo, è possibile prevenire danni gravi.

Il trattamento di una crisi emolitica di solito comporta l'interruzione dell'esposizione al fattore scatenante e il trattamento sintomatico, come trasfusioni di sangue, in alcuni casi estremi.

Molti soggetti affetti da favismo conducono una vita normale senza mai affrontare episodi significativi, specialmente se seguono una dieta controllata e prestano attenzione ai farmaci che assumono.

Cosa evitare per prevenire una crisi emolitica?

Alimenti da evitare:

  • fave e altri legumi (come piselli e fagioli), che contengono sostanze che scatenano lo stress ossidativo
  • mirtilli, che possono avere effetti simili in alcune persone
  • alimenti con conservanti o coloranti chimici che contengono agenti ossidanti.

Alcuni farmaci, seppur comunemente utilizzati, possono essere dannosi per chi soffre di favismo. È fondamentale che chi è affetto da favismo comunichi sempre la propria condizione al medico prima di assumere farmaci.

Tra i farmaci da evitare ci sono:

  • antimalarici, come la primaquina e la clorochina, che possono scatenare crisi emolitiche in chi ha carenza di G6PD
  • antibiotici come le sulfonamidi (es. trimetoprim-sulfametossazolo)
  • farmaci contro il dolore come l'aspirina e i salicilati
  • alcuni chemioterapici come la chloroquine.

È importante che il medico scelga farmaci alternativi sicuri, evitando quelli che possono provocare danni.

Diagnosi del favismo

La diagnosi di favismo viene fatta tramite un test semplice del sangue che misura i livelli di G6PD. Il test aiuta a determinare la gravità della carenza enzimatica. Se il test conferma la carenza di G6PD, il medico potrà suggerire una gestione preventiva per evitare l'esposizione ai fattori scatenanti.

Perché rivolgersi a un nutrizionista?

Consultare un nutrizionista è fondamentale per chi soffre di favismo. Un nutrizionista esperto può fornire indicazioni su come evitare i cibi pericolosi (come le fave e altri legumi), suggerendo alternative sicure che garantiscano comunque un'alimentazione completa e bilanciata. Inoltre, il nutrizionista può suggerire diete ricche di antiossidanti, che aiutano a proteggere i globuli rossi dallo stress ossidativo, riducendo il rischio di crisi.

Un nutrizionista può anche insegnare a monitorare la propria alimentazione in modo da evitare complicazioni. Le diete per chi soffre di favismo devono essere personalizzate in base alle esigenze individuali e alla gravità della carenza enzimatica.

Esempio pratico: un nutrizionista può consigliare di aumentare il consumo di verdure a foglia verde come spinaci, broccoli e cavoli, che sono ricchi di vitamine e minerali utili per mantenere in salute i globuli rossi, evitando al contempo gli alimenti pericolosi.

Studi recenti sul favismo

Alcuni studi recenti hanno dimostrato che il favismo, se diagnosticato precocemente, può essere gestito efficacemente, riducendo significativamente il rischio di crisi emolitiche. Una ricerca pubblicata su The Lancet ha evidenziato che una corretta gestione dietetica e farmacologica può migliorare la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, lo studio ha sottolineato che l'uso di antiossidanti può aiutare a proteggere i globuli rossi in caso di esposizione a stress ossidativo.

Il favismo è una condizione che, sebbene genetica, non deve essere fonte di preoccupazione eccessiva, soprattutto se vengono adottate le giuste precauzioni.

La maggior parte delle persone affette dal disturbo non avrà mai crisi emolitiche se si evitano i fattori scatenanti. Rivolgersi a un nutrizionista e seguire una dieta equilibrata è fondamentale per garantire una vita sana e prevenire complicazioni. Se hai dubbi o sospetti di essere affetto da favismo, consulta il tuo medico per una diagnosi accurata e per un piano di gestione personalizzato.