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Acido urico, in cosa consiste e perché farlo


Con questo termine ci si riferisce a una molecola che viene prodotta dal nostro organismo come sottoprodotto nel metabolismo delle purine e degli amminoacidi. Questo test è utile per diagnosticare (e monitorare) gotta e calcoli renali.

Perché fare il test dell’acido urico?

È necessario fare il test per misurare gli elevati livelli di acido urico nel sangue, che potrebbero rappresentare il campanello d’allarme della gotta.

Inoltre, questo test, serve per tenere sotto controllo i pazienti con diagnosi di gotta affinché non sviluppino calcoli o per l’eventuale diagnosi degli stessi. È utile anche per monitorare la concentrazione di acido urico durante trattamenti con chemioterapia e radioterapia.

Quando fare il test dell’acido urico?

Si effettua il test quando il paziente soffre di dolori articolari e presenta sintomi ricollegabili alla gotta. È necessario farlo anche quando si è in terapia con chemioterapici e radioterapici, in presenza di gotta, quando si è a rischio di calcoli renali o si presentano fattori di rischio per gli stessi.

Campione richiesto per l’acido urico?

Per questo esame viene prelevato un campione di sangue venoso dal braccio o un campione di urine raccolto nelle 24 ore precedenti.

Preparazione

L’esame non richiede alcuna preparazione.

Serve il digiuno?

È consigliabile presentarsi a digiuno e comunicare eventuali terapie in atto.

È opportuno fare questo test di prima mattina?

Sì, è opportuno fare l’esame dell’acido urico di prima mattina.

In cosa consiste l’esame dell’acido urico?

In seguito alla degradazione delle purine, che sono composti contenenti azoto, viene prodotto l’acido urico. Nel sangue vengono rilasciate durante sia durante la digestione di cibi e bevande, sia durante la degradazione e il ricambio cellulare.

L’acido urico viene però rimosso grazie all’azione filtrante dei reni ed escreto quindi grazie alle urine. La parte restante attraverso le feci.

Se si ha una diminuzione nell’eliminazione di acido urico, collegata a una produzione eccessiva dello stesso, si rischia di riscontrarne un accumulo nell’organismo e conseguente aumento della sua concentrazione nel sangue.

L’eccesso di acido urico può portare a gotta e quindi a conseguente infiammazione articolare, patologie renali e calcoli.

Cosa sappiamo con questo esame?

Con questo esame veniamo a conoscenza dei livelli di acido urico nel sangue e questo permette di diagnosticare o meno la gotta. Si può quindi anche monitorare l’eventuale formazione di calcoli in questi pazienti.

Può essere effettuato anche nelle persone che stanno seguendo cicli di chemioterapia e radioterapia, e questo perché il rapido cambio cellulare dovuto a tali terapie può comportare un aumento della concentrazione di acido urico nel sangue

Quando viene prescritto l’esame dell’acido urico?

Questo esame viene prescritto a chi:

  • È affetto da gotta e deve essere monitorato
  • È affetto da sintomi quali dolore e gonfiore alle articolazioni, specie nell’alluce 
  • Sta seguendo trattamenti di chemioterapia e radioterapia, o si trova in una stato di malnutrizione e di deperimento in genere
  • Soffre di calcoli renali o rischia di averne per la contemporanea presenza della gotta

Utile da sapere

Alcuni farmaci potrebbero causare un aumento o una diminuzione del livello di acido urico circolante. È necessario per questo confrontarsi con il proprio medico curante.

Consumare alcolici in maniera regolare porta a un aumento dei livelli di acido urico. È necessario seguire una dieta equilibrata e non ricca in purine. Gli alimenti che ne presentano in maggior quantità sono:

  • Frattaglie (fegato, cervello)
  • Insaccati e carni
  • Legumi
  • Crostacei
  • Pesce azzurro (sardine, alici e acciughe)