Che cos’è la chirurgia ginecologica?
La chirurgia ginecologica è una specializzazione della medicina e si occupa del trattamento chirurgico delle patologie a carico dell’apparato riproduttivo femminile e annessiale, ovvero legamenti uterini, tube di Falloppio e ovaie.
Le prestazioni ricomprese hanno come obiettivo la diagnosi e il trattamento di patologie quali fibromi uterini, polipi endometriali e miomi, aderenze, prolasso dell'utero o incontinenza urinaria da sforzo.
Presso il Santagostino tutti gli interventi di chirurgia complessa vengono svolti in regime di Day Surgery. Si collocano quindi durante le esclusive ore del giorno e non prevedono alcun ricovero notturno.
Chi è il chirurgo ginecologico, e di cosa si occupa?
Il chirurgo ginecologico è un medico specializzato in chirurgia che si occupa di diagnosi, trattamento e prevenzione delle patologie legate agli organi riproduttivi femminili.
Il chirurgo specialista in ginecologia può eseguire operazioni minimamente invasive, come la laparoscopia, che riduce i tempi di recupero e il rischio di complicazioni. Ma si occupa anche di interventi più complessi, come l’isterectomia, l’asportazione dell’utero e interventi per la rimozione di masse tumorali.
Oltre alla chirurgia, il ginecologo svolge consulenza per la salute riproduttiva e la prevenzione di malattie. Durante una visita di chirurgia ginecologica, il chirurgo può richiedere analisi ed esami strumentali per svolgere una diagnosi e pianificare, se necessario, un intervento chirurgico. Tra gli esami richiesti ci possono essere:
- esami del sangue: per valutare lo stato di salute generale della paziente, identificare infezioni o disfunzioni ormonali e monitorare la coagulazione, specie se l’intervento richiede anestesia generale o può comportare un rischio emorragico.
- ecografia pelvica: esame non invasivo che permette di visualizzare gli organi pelvici (utero, ovaie, vescica) e individuare anomalie come fibromi, cisti o altre lesioni
- colposcopia: utilizza un microscopio speciale per esaminare il collo dell’utero e individuare eventuali lesioni precancerose o anormali, come nel caso di pap test sospetti
- cistoscopia: se si sospettano problemi alla vescica o all’uretra, si può ricorrere a una cistoscopia per esaminare la mucosa vescicale tramite un endoscopio.
Quali sono gli interventi ginecologici?
Gli interventi chirurgici in contesto ginecologico possono essere:
- chirurgia per endometriosi: consiste nella rimozione del tessuto endometriale in sedi anomale. Viene eseguita in laparoscopia per minimizzare l’invasività dell’operazione
- trattamento del prolasso pelvico: riparazione chirurgica di organi come utero, vescica o retto, spesso con l’inserimento di reti o suture
- incontinenza urinaria da sforzo: che può essere trattata in laparoscopia
- miomectomia: rimozione di fibromi uterini, sia con chirurgia tradizionale che laparoscopica, per preservare l’utero. Viene richiesta da donne che desiderano una gravidanza
- annessiectomia: rimozione delle ovaie o delle tube di Falloppio, spesso necessaria in caso di cisti ovariche, tumori o infezioni gravi
- chirurgia per gravidanza ectopica: per il trattamento della gravidanza in sedi extrauterine, spesso nelle tube di Falloppio, per prevenire complicazioni gravi
- chirurgia oncologica: viene utilizzata per la rimozione di tumori maligni dell’utero, ovaie o cervice uterina. Possono essere previste anche linfadenectomia e resezioni estese
- isterectomia: asportazione totale o parziale dell’utero, indicata per patologie ginecologiche quali tumori o endometriosi grave, o per sanguinamenti uterini anomali non risolvibili con altre terapie.
Come si accede agli interventi di chirurgia ginecologica?
Per accedere agli interventi di chirurgia ginecologica è necessario effettuare prima una visita ginecologica: sarà poi il medico ginecologo a dare indicazioni di intevento.