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Tatuaggio capelli o tricopigmentazione: come funziona


Il tatuaggio dei capelli (tricopigmentazione) è una soluzione ideale per ovviare a calvizie e alopecia. In cosa consiste, quali sono i vantaggi e per chi è indicato

Che cos'è la tricopigmentazione?

Il tatuaggio dei capelli è un trattamento cosmetico utilizzato generalmente per correggere e ovviare alla perdita dei capelli. Altrimenti noto come tricopigmentazione, si tratta di una tecnica sviluppata nell’ambito del trucco permanente o semipermanente, che consiste nell'introdurre pigmenti di colore negli strati più superficiali del derma del cuoio capelluto.

Grazie a questo tipo di tatuaggio è possibile ricreare l’effetto dei capelli, disegnando piccoli follicoli piliferi sul cuoio capelluto per simularne la presenza. Questa tecnica può essere utile in caso di calvizie, alopecia androgenetica, alopecia areata, ma anche per nascondere eventuali cicatrici sulla testa. 

Tatuaggio capelli: in cosa consiste e a cosa serve?

La tricopigmentazione consiste, come già detto, nell’introduzione di pigmenti negli strati più superficiali del derma del cuoio capelluto, al fine di simulare la presenza di capelli e mascherare quindi calvizie, alopecia e caduta dei capelli dovute a vari fattori. Nello specifico, vengono disegnati piccoli puntini a imitazione dei follicoli piliferi, in grado di riprodurre l’effetto rasato. Questo è l’unico effetto che si può ottenere: la tricopigmentazione, infatti, non è consigliabile per chi vuole ottenere l’effetto dei capelli lunghi. 

La tecnica, oltre a disegnare i capelli caduti, è in grado di rinfoltire zone diradate, dando alla testa un effetto densità, ma è anche in grado di correggere inestetismi e cicatrici, conferendo alla testa un aspetto uniforme e omogeneo.

Come si esegue la tricopigmentazione?

Ogni procedura di tatuaggio dei capelli inizia con un consulto preliminare in cui il paziente è incoraggiato a chiedere informazioni sul trattamento. Quando si decide di sottoporsi a un intervento di pigmentazione del cuoio capelluto, è necessario, infatti, valutare attentamente ogni singolo dettaglio, in modo che il pigmento inserito dia un effetto che sia il più naturale possibile. Dopo aver analizzato accuratamente lo stato dei capelli del paziente - quanti capelli naturali sono presenti, la loro tonalità e conformazione - l’operatore procede con l’esecuzione del tatuaggio. Tanto maggiore sarà la precisione dell'intervento e più si otterranno risultati naturali.

La prima seduta getta le basi e offre una dimostrazione su piccola scala di cosa si otterrà con il trattamento. Nella seconda seduta, il dermopigmentista interviene in un’area più ampia del cuoio capelluto, utilizzando diverse tonalità di colore per dare consistenza e un aspetto naturale. Nella maggior parte dei casi, i pazienti hanno bisogno di due sessioni ma possono essere necessarie altre, per ottenere i risultati desiderati. 

Quanti capelli si possono disegnare con il tatuaggio?

Attraverso la tricopigmentazione è possibile ridisegnare anche l’intero cuoio capelluto, senza limiti di quantità o estensione. Il tatuaggio chiaramente sarà più realistico se sono presenti ancora capelli naturali, con i quali integrare quelli disegnati. Pigmentare l’intero cuoio capelluto, ovviamente, è più complesso.

Qual è la differenza tra tricopigmentazione permanente o semipermanente?

È possibile distinguere tra tricopigmentazione permanente o semipermanente in base alla durata del loro effetto sul cuoio capelluto. La differenza risiede nel tipo di pigmento utilizzato: nella tricopigmentazione permanente si fa ricorso a pigmenti contenenti particelle di dimensione superiore ai 20 micron che il nostro organismo non è in grado di riassorbire. L’effetto, dunque, non è reversibile, dura per sempre, ed soggetto, con il passare del tempo, a sbiadire e perdere di definizione e qualità. Pertanto, in caso di tricopigmentazione permanente sono sempre necessari ritocchi periodici. 

La tricopigmentazione semipermanente, a differenza dei normali tatuaggi, è un trattamento duraturo ma reversibile, dal momento che vengono introdotti pigmenti bioriassorbibili e quindi con il passare del tempo vanno a scomparire gradualmente. Dunque, è sempre possibile ripristinare lo stato del cuoio capelluto precedente al trattamento.

Quanto durano i capelli tatuati?

Come abbiamo detto, la tricopigmentazione permanente dura per sempre. Mentre la durata di un trattamente semipermanente dipende da diversi fattori, soprattutto dal tipo di pelle e dalla perizia dell’operatore dermopigmentista. Anche le zone del cuoio capelluto trattato fanno la differenza.

Mediamente, un tatuaggio dei capelli semipermanente ha una durata che va dai 6 ai 12 mesi. È tuttavia consigliabile effettuare periodici ritocchi, onde evitare che il tatuaggio sbiadisca o cambi colore, dando un effetto del tutto innaturale.

Quanto dura una seduta di tricopigmentazione?

La durata di una seduta di tricopigmentazione varia in base all’ampiezza della zona da trattare. Generalmente, il tatuaggio dei capelli viene effettuato attraverso un numero variabile di sedute, che deve essere valutato caso per caso. 

Per ottenere buoni risultati, di solito, sono necessarie almeno 3 o 4 sedute di una durata che va dalle 2 alle 4 ore. Non è possibile ottenere un effetto definitivo con una sola seduta, dal momento che i pigmenti iniettati vengono normalmente riassorbiti. Dunque, è sempre necessario perfezionare il lavoro mediante sedute successive.

Chi può fare la tricopigmentazione? E quando è controindicata?

La tricopigmentazione è utile in tutti quei casi di alopecia, diradamento e calvizie, ma anche per coprire cicatrici del cuoio capelluto dove i capelli non possono più ricrescere. È indicata sia per gli uomini che per le donne.

È controindicata, invece, nel caso in cui si soffra di:

  • Malattie infiammatorie della pelle (psoriasi o acne del cuoio capelluto)
  • Predisposizione all'insorgenza di cheloidi.