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L’acatisia (incapacità di stare seduti)


L’acatisia si presenta come l’incapacità di sedersi o dello stare seduti. Comporta la necessità di muoversi in continuazione, con conseguente irrequietezza, ansietà, parestesia e agitazione

Che cos’è l’acatisia? 

L’acatisia è una sindrome psicomotoria che si manifesta con l’incapacità di sedersi o di stare seduti per un’irrequietezza motoria o tensione interna, per cui il paziente saltella su un piede o sull’altro o cammina senza scopo, non riuscendo a stare fermo anche per pochissimo tempo. La persona che presenta questa condizione, sente il bisogno continuo di muovere le gambe, sollevare o abbassare i piedi muovendoli ripetutamente uno contro l’altro.  Inoltre, presenta anche una scorretta postura correlata a torsione del bacino e a movimenti continui di testa e di collo.

Cause dell’acatisia

È comune come effetto collaterale di alcuni farmaci: i neurolettici, specie le fenotiazine piperaziniche ed i butirrofenati, e, talvolta, degli antidepressivi triciclici. È quindi possibile che questa sindrome si presenti sia subito dopo l’inizio di un trattamento farmacologico, che nel momento dell’interruzione.

Tra le diverse patologie che possono essere associate a questo disturbo possiamo trovare anche:

  • Morbo di Parkinson e malattie correlate al sistema extrapiramidale
  • Disturbi isterici
  • Demenze
  • Sindrome delle gambe senza riposo

Sintomi dell’acatisia

L’acatisia va a colpire specialmente la motilità degli arti inferiori, quindi il movimento delle gambe. Il soggetto non riuscendo a mantenere una posizione stabile e statica avrà un movimento incessante e impellente delle stesse, andando ad accavallarle e a dondolarle da seduto, fino a dover correre sul posto o a camminare in modo incessante se in piedi.

L’acatisia presenta molti aspetti in comune con la sindrome delle gambe senza riposo, sindrome che ha la tendenza ad accentuarsi specialmente di notte con movimenti incontrollati. Anche per quanto riguarda l’acatisia, infatti, si registrano episodi notturni, seppur con movimenti più controllati; in questi casi possiamo parlare di acatisia notturna.

Acatisia nei bambini

I bambini affetti da acatisia non sono in grado di gestire comportamenti ed emozioni, e soprattutto non percepiscono i pericoli e le situazioni difficili.

Proprio per questi motivi l’approccio all’educazione dei bambini affetti da acatisia è fondamentale per stimolarne l’apprendimento e l’inserimento nella classe con gli altri bambini. È importantissimo che si crei tra bambino ed educatrice un rapporto di fiducia e di ascolto, in modo da favorirne la maturazione e l’integrazione facendolo sentire apprezzato.

Tipologie differenti di acatisia

L’acatisia può essere classificata in due modi diversi: o a seconda delle cause scatenanti o della modalità di insorgenza della stessa.

Per quanto riguarda le cause, si può classificare in:

  • Acatisia psichica che sfocia nel terrore irrazionale all’idea di sedersi
  • Acatisia iatrogena causata da alcune cure farmacologiche, ad esempio per l’utilizzo di antipsicotici, antidepressivi e neurolettici
  • Acatisia da patologie neurologiche come morbo di Parkinson e demenza senile

Altrimenti si può classificare in base alla modalità di insorgenza, e quindi troviamo:

  • Acatisia acuta (o reversibile), insorgenza precoce che può essere trattata con l'individuazione della causa scatenante o con l’utilizzo di farmaci
  • Acatisia tardiva (o cronica), si presenta come uno stato soggettivo di irrequietezza motoria o avversione a rimanere fermi. Non risponde a trattamenti farmacologici e neppure andando a rimuovere la causa scatenante.  I segni motori oggettivi sono complessi, stereotipati o ripetitivi. Possono essere movimenti vocali, del tronco e degli arti. Il paziente si strofina o si colpisce ripetutamente parti del corpo, muove e incrocia continuamente le braccia e le gambe, si cambia spesso l’abito, cammina, marcia, dondola, si lamenta, brontola o grida.

Rimedi contro l’acatisia

È necessario trattare l’acatisia farmacologicamente e solitamente si utilizzano farmaci come benzodiazepine, anticolinergici, beta bloccanti. A una terapia farmacologica è spesso necessario abbinare esercizi di fisioterapia.

È opportuno però anche sapere che non sempre è facile individuare la terapia giusta per questa sindrome considerando che si tratta per lo più di una malattia iatrogena. In questo caso si potrebbero seguire diverse opzioni: ridurre le dosi dei farmaci in terapia, sospendere il trattamento o sostituire il farmaco. 

Bisogna, in ognuno di questi casi, ponderare al meglio la decisione perché se il paziente è in trattamento con antidepressivi e antipsicotici, sospendere la terapia o ridurne il dosaggio potrebbe causare problemi ancora più gravi.

In caso di acatisia quando rivolgersi al proprio medico

Proprio per i motivi elencati sopra, nel momento di manifestazione di questo disturbo è necessario rivolgersi al proprio medico per capire l’origine esatta e scatenante dell’acatisia, in modo da trovare il trattamento più indicato per ogni paziente.

 

 

La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)