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Pubblicato inSalute

Cos’è il sodio e quali sono le sue funzioni

Il sodio è un elemento fondamentale, un sale minerale che serve a diverse funzioni per il nostro organismo, ma che va controllato in quanto uno squilibrio in eccesso o in difetto può comportare conseguenze a lungo andare anche gravi

sodio

Si tratta di un minerale di cui sentiamo parlare abbastanza di frequente in nutrizione, le cui funzioni però necessitano di essere chiarite in modo da permetterci di evitare comportamenti errati a tavola e non solo.

Per avere maggiori informazioni in merito alle sue funzioni, a come assumerlo e in che quantità, abbiamo intervistato la Dott.ssa Natascia Badolato, biologa nutrizionista del Santagostino.
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Cos’è il sodio?

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Il sodio è un minerale che, in condizioni di alimentazione sana ed equilibrata, viene normalmente assunto dal nostro organismo senza incorrere nella necessità di integrazione; è presente negli alimenti in maniera diversificata per tipologia e prodotto. Lo troviamo normalmente localizzato a livello dei liquidi extracellulari ma anche nei diversi tessuti del corpo umano (come quello osseo e cartilagineo).

Sodio, funzioni ed importanza nell’organismo

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Il fabbisogno quotidiano è variabile tra gli 0,6 e i 3,5 grammi. 

Da un punto di vista biologico svolge diverse funzioni importanti:

  • è il protagonista principale nei meccanismi di regolazione osmotica del plasma e dei liquidi extracellulari: ha la capacità di richiamare acqua nei tessuti, quindi se in eccesso, si può incorrere nella formazione di edemi oltre che in un aumento importante dei valori di pressione sanguigna.
  • è di fondamentale rilievo nei meccanismi biochimici di scambio di nutrienti tra le cellule
  • è un tassello peculiare nei processi di contrazione del muscolo (insieme al potassio) e di trasmissione degli impulsi nervosi (elettrici)

Il sodio viene normalmente metabolizzato a livello renale, per cui, bisogna sempre stare attenti a non abusarne nel consumo in quanto ci possono essere effetti non sempre positivi a livello organico, effetti che variano sempre in base alla condizione di salute e fisiologica della persona.

Cosa succede se il sodio è alto?

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Una concentrazione di sodio eccessiva può portare ad una serie di problemi di salute che coinvolgono le funzioni dell’organismo a diversi livelli, soprattutto nel caso in cui l’eccesso del minerale sia protratto nel tempo.

Un livello alto di sodio (ipernatremia) si verifica quando l’organismo contiene più acqua che sodio; il livello di sodio diventa eccessivamente alto quando la perdita d’acqua è maggiore rispetto quella di sodio, si parla anche spesso di condizione di disidratazione (che può essere associata ai più diversi motivi).

Generalmente l’elevata presenza di sodio nell’organismo causa:

L’entità degli effetti e la natura della sintomatologia chiaramente può variare da persona a persona, anche sulla base di patologie in essere che potrebbero peggiorare il quadro clinico. Si può, in qualche situazione, anche parlare di convulsioni e disfunzioni cerebrali.

Cosa succede se ho il sodio basso?

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Il divieto categorico al consumo di sodio però è altrettanto controindicato: ricordiamo che il sodio è un minerale fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo; senza la giusta quantità di sodio il corpo umano non potrebbe svolgere tutte le funzioni che lo caratterizzano.

Nel caso di un quantitativo di sodio eccessivamente basso si potrebbe andare incontro a:

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Quali sono gli alimenti ricchi di sodio?

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Esistono in commercio diverse tipologie di alimenti confezionati in cui il sodio è presente come i cibi conservati o precotti, ma non solo. Fonti importanti sono rappresentate anche da:

  • pesci conservati o affumicati come il salmone
  • tutti i prodotti da forno confezionati come snack e patatine
  • i formaggi stagionati
  • gli insaccati

La maggior parte del sodio è presente negli alimenti confezionati di comune consumo, quindi stiamo sempre attenti alla lettura dell’etichetta alimentare! Un giusto apporto di sodio con la nostra alimentazione è un investimento per la salute, non è necessario rimuoverlo totalmente (salvo alcune eccezioni) ma saperlo utilizzare nel modo più opportuno è una buona strategia per imparare a preservare il benessere del nostro organismo.