MA CHE SENSO HA IL NASO? L’OLFATTO!
↑ topL’olfatto è spesso considerato un senso minore rispetto alla vista e all’udito, sensi “nobili”, fonti indispensabili per conoscere e comunicare.
Nella nostra cultura viene dato poco spazio alla stimolazione e all’educazione di questo senso.
Insegniamo ai bambini i colori, i suoni, a scrivere e leggere, a comporre disegni, ma non a fare attenzione agli odori.
Il pediatra invece oggi esorta le famiglie e gli insegnanti a parlare ai bambini di come si fa a riconoscere
e distinguere oggetti tra di loro, in base all’odore.
PERCHÉ È PROPRIO…
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- l’odore della pelle della mamma e del latte a confortare e rassicurare in neonato prima ancora degli altri sensi;
- l’odore del cibo che ci fa venire l’acquolina in bocca e prepara l’apparato digerente al suo lavoro;
- l’odore familiare della nostra casa che ci conforta e rassicura di essere in un luogo protetto;
- l’odore delle persone che influenza i comportamenti sociali di desiderio, piacere o rifiuto;
- è proprio l’olfatto, il senso più antico, quasi preistorico nella storia dell’evoluzione della specie, che conserva più a lungo la memoria degli episodi passati della nostra vita.
ALLORA POSSIAMO:
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- imparare a conoscere meglio questo senso;
- stimolarlo e renderlo più sensibile con la nostra attenzione;
- con i nostri bambini, fare più spesso esperienze di annusare oggetti e dare un nome agli odori che sentono;
- insieme a loro, raccontando e rivivendo i momenti vissuti, ricordare gli odori sentiti.
Tutto ciò, oltre che arricchire la nostra e la loro vita di nuove esperienze sensoriali, costruisce la storia personale di ognuno di noi, forma quella memoria affettiva ed emotiva che è il tessuto a cui sempre, fin da neonati e poi oltre fino alla vecchiaia, possiamo tornare come a un forziere dei tesori.