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Pubblicato inVitamine e integratori

La fenilalanina: funzioni e dove si trova

Aminoacido essenziale coinvolto nella sintesi di proteine e neurotrasmettitori, presente in molti alimenti e integratori alimentari

fenilananina

La fenilalanina è uno dei 20 aminoacidi che costituiscono le proteine del corpo umano e appartiene alla categoria degli aminoacidi essenziali, il che significa che l’organismo non è in grado di produrla autonomamente e deve necessariamente assumerla attraverso l’alimentazione.

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Cos’è la fenilalanina

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La fenilalanina è un aminoacido aromatico essenziale caratterizzato da una struttura chimica complessa che include un anello benzenico. Si presenta in due forme principali: la L-fenilalanina, che è la forma naturale utilizzata dal corpo umano per la sintesi proteica, e la D-fenilalanina, una forma sintetica con proprietà diverse.

Questo aminoacido svolge ruoli cruciali nel metabolismo e nella fisiologia umana, fungendo da precursore per la sintesi di numerose molecole biologicamente attive. La sua importanza va ben oltre la semplice costruzione delle proteine, estendendosi alla produzione di neurotrasmettitori e altri composti essenziali per il benessere.

La fenilalanina è particolarmente concentrata nel cervello, dove partecipa alla sintesi di sostanze chimiche fondamentali per il funzionamento del sistema nervoso. La sua carenza può avere conseguenze significative sulla salute, mentre un eccesso può essere problematico in specifiche condizioni genetiche.

 

Che cosa fa la fenilalanina

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Sintesi proteica

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La funzione primaria della fenilalanina è quella di mattone costruttivo delle proteine corporee. Viene incorporata nelle catene proteiche durante il processo di traduzione, contribuendo alla struttura e alla funzione di enzimi, ormoni, anticorpi e proteine strutturali.

Le proteine contenenti fenilalanina sono presenti in tutti i tessuti del corpo umano, dalle proteine muscolari a quelle del sistema nervoso. Questo aminoacido è particolarmente importante per la sintesi di proteine che richiedono stabilità strutturale, grazie alle proprietà del suo anello aromatico.

Produzione di neurotrasmettitori

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Una delle funzioni più importanti della fenilalanina è quella di precursore nella sintesi di neurotrasmettitori cruciali:

  • Tirosina: la fenilalanina viene convertita in tirosina attraverso l’enzima fenilalanina idrossilasi. Questa conversione rappresenta il primo passo in una cascata metabolica fondamentale
  • Dopamina: dalla tirosina si produce la dopamina, neurotrasmettitore essenziale per il controllo del movimento, la motivazione e il sistema di ricompensa cerebrale
  • Noradrenalina e adrenalina: questi ormoni e neurotrasmettitori, derivati dalla dopamina, sono coinvolti nella risposta allo stress e nella regolazione della pressione arteriosa

Produzione di melanina

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La fenilalanina contribuisce anche alla sintesi della melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Questo processo avviene attraverso la conversione in tirosina e successivamente in DOPA (diidrossifenilalanina).

La carenza di fenilalanina o difetti negli enzimi che la metabolizzano possono portare a problemi di pigmentazione, come si osserva nella fenilchetonuria, dove i pazienti spesso presentano capelli e pelle più chiari.

Fonti alimentari di fenilalanina

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Proteine animali

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Le carni rappresentano una delle fonti più ricche di fenilalanina. Pollo, tacchino, manzo e maiale contengono quantità significative di questo aminoacido. Il pesce, inclusi salmone, tonno e merluzzo, è ugualmente ricco di fenilalanina.

I latticini sono un’altra fonte importante: latte, formaggi, yogurt e altri prodotti caseari forniscono fenilalanina in forma facilmente assimilabile. Le uova sono particolarmente concentrate in questo aminoacido.

Proteine vegetali

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Tra le fonti vegetali, i legumi occupano un posto di primo piano. Fagioli, lenticchie, ceci e piselli contengono quantità apprezzabili di fenilalanina. La soia e i suoi derivati, come tofu e tempeh, sono particolarmente ricchi.

La frutta secca rappresenta un’ottima fonte: mandorle, noci, nocciole e semi di girasole contengono concentrazioni elevate di fenilalanina. Anche i cereali integrali contribuiscono all’apporto quotidiano.

Alimenti processati

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Molti alimenti industriali contengono fenilalanina, spesso sotto forma di aspartame, un dolcificante artificiale che contiene questo aminoacido. È importante per le persone con fenilchetonuria essere consapevoli di questa presenza.

fenilananina infografica

Fenilalanina negli integratori

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Forme disponibili

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Gli integratori di fenilalanina sono disponibili in diverse forme:

  • L-fenilalanina: la forma naturale, identica a quella presente negli alimenti, utilizzata principalmente per supportare la sintesi proteica e la produzione di neurotrasmettitori
  • D-fenilalanina: una forma sintetica che alcuni studi suggeriscono possa avere proprietà analgesiche, anche se le evidenze scientifiche sono ancora limitate
  • DL-fenilalanina: una combinazione delle due forme precedenti, spesso commercializzata per presunti benefici combinati

Utilizzi degli integratori

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Gli integratori vengono spesso utilizzati per:

  • Supporto dell’umore: basandosi sul ruolo nella produzione di dopamina e noradrenalina
  • Gestione dell’appetito: alcuni ritengono possa influenzare la sazietà
  • Supporto cognitivo: per il potenziale ruolo nei neurotrasmettitori
  • Integrazione in diete restrittive: quando l’apporto alimentare potrebbe essere insufficiente

Dosaggi e modalità di assunzione

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I dosaggi degli integratori variano tipicamente da 500 mg a 3000 mg al giorno, suddivisi in più assunzioni. È consigliabile assumere la fenilalanina a stomaco vuoto per massimizzare l’assorbimento, preferibilmente 30-60 minuti prima dei pasti.

L’assorbimento può essere influenzato dalla presenza di altri aminoacidi, quindi molti esperti raccomandano di evitare l’assunzione contemporanea con pasti ricchi di proteine.

Fenilalanina nella Coca Cola e altri prodotti

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Aspartame e fenilalanina

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La Coca Cola Light e molte altre bevande dolcificate contengono aspartame, un dolcificante artificiale composto da acido aspartico, fenilalanina e metanolo. Quando l’aspartame viene metabolizzato, rilascia fenilalanina nel corpo.

Questo è il motivo per cui le etichette di prodotti contenenti aspartame riportano l’avvertenza “contiene una fonte di fenilalanina” o “contiene fenilalanina”. Questa indicazione è particolarmente importante per le persone affette da fenilchetonuria.

Quantità nei prodotti industriali

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Una lattina di bevanda diet contiene tipicamente circa 125 mg di aspartame, che corrisponde a circa 56 mg di fenilalanina. Mentre questa quantità è generalmente sicura per la popolazione generale, può essere significativa per chi deve limitare l’assunzione di fenilalanina.

Altri prodotti che comunemente contengono aspartame includono:

  • Gomme da masticare senza zucchero
  • Dolci e caramelle light
  • Yogurt e dessert a basso contenuto calorico
  • Medicinali e integratori dolcificati

Considerazioni importanti sulla fenilalanina

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Fenilchetonuria (PKU)

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La fenilchetonuria è una malattia genetica rara che compromette la capacità del corpo di metabolizzare la fenilalanina. I pazienti con PKU devono seguire una dieta estremamente restrittiva, limitando drasticamente l’assunzione di questo aminoacido.

Senza un controllo adeguato, l’accumulo di fenilalanina può causare ritardo mentale, problemi comportamentali, convulsioni e altri gravi problemi di salute. Per questo motivo, tutti i neonati vengono sottoposti a screening per questa condizione.

Interazioni farmacologiche

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La fenilalanina può interagire con alcuni farmaci:

  • Antidepressivi IMAO: l’assunzione di dosi elevate di fenilalanina insieme a questi farmaci può causare aumenti pericolosi della pressione arteriosa
  • Levodopa: utilizzata nel trattamento del Parkinson, può competere con la fenilalanina per l’assorbimento intestinale
  • Neurolettici: alcuni farmaci antipsicotici possono essere influenzati da alte dosi di fenilalanina

Effetti di dosi eccessive

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Sebbene la fenilalanina sia generalmente sicura nelle quantità alimentari normali, dosi molto elevate da integratori possono causare:

Quali sono gli effetti negativi della fenilalanina

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Effetti collaterali comuni

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L’assunzione di dosi elevate di fenilalanina, tipicamente da integratori, può provocare diversi effetti indesiderati:

Sintomi neurologici: mal di testa, vertigini, ansia, agitazione e in alcuni casi convulsioni. Questi effetti sono più probabili quando si superano le dosi raccomandate.

Disturbi del sonno: l’interferenza con i neurotrasmettitori può causare insonnia, sonno frammentato o eccessiva stimolazione durante le ore serali.

Problemi gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea e dolori addominali possono verificarsi, specialmente quando gli integratori vengono assunti a stomaco vuoto o in dosi eccessive.

Controindicazioni specifiche

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Gravidanza e allattamento: sebbene la fenilalanina sia essenziale, le donne incinte con fenilchetonuria devono mantenere livelli ematici molto controllati per prevenire danni al feto.

Disturbi psichiatrici: persone con schizofrenia o altri disturbi psicotici dovrebbero evitare integratori di fenilalanina, poiché possono peggiorare i sintomi.

Melanoma: alcune ricerche suggeriscono che la fenilalanina potrebbe stimolare la crescita del melanoma, quindi i pazienti con questa forma di tumore dovrebbero evitare integrazioni.

Popolazione a rischio

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Bambini: sono più sensibili agli effetti della fenilalanina e possono sviluppare iperattività o difficoltà di concentrazione con dosi eccessive.

Anziani: possono essere più suscettibili agli effetti cardiovascolari e neurologici, richiedendo maggiore cautela nel dosaggio.

Persone con ipertensione: la fenilalanina può influenzare la pressione arteriosa attraverso la produzione di catecolamine.

A cosa serve la feniletilamina

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Relazione con la fenilalanina

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La feniletilamina è un composto derivato dalla fenilalanina attraverso la decarbossilazione operata dall’enzima decarbossilasi degli aminoacidi aromatici. Questa molecola ha destato interesse per i suoi potenziali effetti sul sistema nervoso centrale.

La feniletilamina viene spesso chiamata “molecola dell’amore” per la sua presunta capacità di indurre sensazioni di benessere ed euforia simili a quelle sperimentate durante l’innamoramento.

Funzioni della feniletilamina

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Neuromodulazione: agisce come neuromodulatore nel cervello, influenzando il rilascio di dopamina e noradrenalina. Questi effetti possono contribuire a migliorare l’umore e l’energia.

Metabolismo: viene rapidamente metabolizzata dall’enzima monoamino ossidasi (MAO), il che spiega perché i suoi effetti sono generalmente di breve durata.

Presenza negli alimenti: si trova naturalmente nel cioccolato, dove contribuisce alle sensazioni positive associate al suo consumo. È presente anche in alcuni formaggi stagionati e vini.

Utilizzo come integratore

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Alcuni integratori contengono feniletilamina sintetica, commercializzata per:

  • Miglioramento dell’umore
  • Aumento dell’energia
  • Supporto della concentrazione
  • Controllo dell’appetito

Tuttavia, l’efficacia di questi integratori è dibattuta nella comunità scientifica, poiché la feniletilamina viene rapidamente degradata quando assunta oralmente, limitando la sua biodisponibilità.