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Pubblicato inSalute

Dita rotte del piede

Le dita rotte del piede sono una condizione risultante nella maggior parte dei casi da trauma che porta ad una lesione del tessuto osseo la cui gravità è variabile, così come le terapie.

dita rotte del piede

La rottura delle dita dei piedi è un evento di origine prettamente traumatica, che porta a dolore e altri sintomi correlati, legati per lo più alle difficoltà di movimento.

A seconda del tipo di frattura, della sua posizione e della gravità della stessa la sintomatologia direttamente attribuibile ad essa è variabile, e può essere riassunta nei seguenti sintomi principali:

  • dolore nell’area interessata dalla frattura
  • deformazione delle dita che l’hanno subita
  • ematoma
  • gonfiore intorno alla frattura
  • arrossamento della porzione di cute che si trova in prossimità della lesione
  • in alcuni casi ferita con sanguinamento (se l’osso lacera la pelle)
  • variazioni della sensibilità cutanea (parestesia e ipoestesia).

Le fratture alle dita dei piedi però possono comportare alcuni sintomi correlati, legati alla ridotta mobilità dello stesso, e tra questi:

  • difficoltà o impossibilità di camminare
  • affaticamento dell’arto eterolaterale per compensazione
  • infiammazione delle articolazioni della gamba eterolaterale per sovraccarico, specie in pazienti che siano affetti da obesità.

Le difficoltà motorie possono poi anche avere effetti sull’umore del paziente e causare sbalzi, irritabilità e in alcuni casi anche stati para depressivi, che si risolvono tuttavia non appena la mobilità viene recuperata.

Le cause sono prevalentemente traumatiche, legate ad attività sportive, all’ambiente di lavoro o a semplici incidenti domestici, come la caduta di un oggetto pesante sul piede.

L’osso viene colpito da un oggetto, o schiacciato tra due elementi, oppure ancora il paziente mette male il piede e carica in modo anomalo le dita, portando alla frattura delle stesse.

Ci sono comunque alcuni fattori di rischio, quali la sarcopenia, cioè lo scarso tono muscolare che comporta una riduzione della densità ossea, l’osteoporosi e l’età.
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Dita rotte del piede, cosa fare e cosa evitare

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Nel caso di sospetta frattura, sarebbe indicato recarsi immediatamente al pronto soccorso per le verifiche e l’eventuale trattamento, in quanto le conseguenze di una frattura non trattata in modo adeguato possono essere anche serie e portare ad una compromissione permanente della mobilità dell’articolazione o addirittura ad una sua amputazione.

Immediatamente dopo il trauma, si dovrebbe evitare il più possibile di caricare peso sul piede interessato.

Oltre a questo, possono essere utili:

  • applicazioni di ghiaccio per ridurre il gonfiore
  • il mantenimento del piede sollevato per favorire il ritorno dei liquidi
  • l’uso di farmaci antidolorifici, se il dolore anche senza caricare il piede risulta insopportabile.

Quanto ci mette a guarire una frattura al dito del piede?

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Nel caso che la frattura sia confermata, la prognosi è diversa a seconda di alcuni fattori:

  • età del paziente
  • gravità della frattura
  • tipo di fattura
  • tempestività del trattamento
  • disciplina del paziente nel seguire le indicazioni del medico.

Le fratture ossee comunque impiegano nella maggioranza dei casi qualche settimana a saldarsi, se trattate adeguatamente e se non particolarmente gravi.

Diagnosi e terapia

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La diagnosi avviene tramite visita medica e soprattutto con l’utilizzo dei raggi X e delle radiografie. Queste servono a diagnosticare la frattura dell’osso e anche a dare al medico l’esatta percezione della gravità della frattura, in modo che il trattamento possa essere il più specifico possibile.

Se nella maggior parte delle fratture infatti si procede ad immobilizzare il piede e il dito in modo da favorire la guarigione, alcune fratture, come le fratture scomposte, possono necessitare di interventi più invasivi. Si danno infatti casi più gravi in cui potrebbe essere necessario un intervento chirurgico, o addirittura l’amputazione, se le ossa sono irrimediabilmente compromesse.