- Che cosa è il daltonismo?
- Sintomi del daltonismo
- Chi trasmette il daltonismo?
- Come si svolge la diagnosi?
- Che tipo di cura o intervento sono possibili?
Che cosa è il daltonismo?
↑ topIl daltonismo è una condizione per la quale si ha una percezione alterata dei colori. Questo tipo di anomalia visiva viene anche chiamata cecità ai colori e può essere di tipo totale oppure parziale. La cecità totale ai colori è particolarmente rara e prende il nome di acromatopsia.
I pazienti con diagnosi di acromatopsia non hanno alcuna percezione dei colori, blu verde e rosso, patiscono particolare fotosensibilità e vedono soltanto in bianco e nero. La cecità ai colori parziale, chiamata dicromatopsia, permette invece al paziente di vedere parzialmente da uno fino a pochi colori. I colori maggiormente percepiti sono il verde e rosso.
L’origine del termine è presto detta: deriva da John Dalton, chimico e fisico inglese, che per primo studiò queste patologie.

Tipi di daltonismo
↑ topIl daltonismo si presenta in diverse forme, che rispecchiano la copertura cromatica dei fotorecettori retinici.
L’essere umano percepisce i colori grazie a delle cellule specializzate della retina, che prendono il nome di coni. Esistono tre popolazioni di coni eccitabili da specifiche lunghezze d’onda della luce visibile. Esistono infatti:
- i coni del verde
- i coni del blu
- i coni del rosso
Ovvero, i tre colori primari. In virtù di questo si possono quindi distinguere dei deficit a carico di ognuno dei coni citati prima, e di qualsiasi combinazione di essi. Si possono pertanto avere avere difficoltà nel distinguere due colori tra di loro o impossibilità nel distinguere diversi colori.
Le diverse forme di daltonismo sono riportate in tabella.
Sintomi del daltonismo
↑ topLa cecità cromatica può associarsi a diversi sintomi:
- difficoltà a distinguere tra rosso e verde, oppure tra blu e giallo, a seconda del tipo di daltonismo
- colori che appaiono meno vividi, più spenti o simili tra loro
- confusione tra tonalità vicine, come marrone-verde o viola-blu
- problemi nel riconoscere i colori in condizioni di luce scarsa
- necessità di affidarsi alla posizione, e non al colore, per interpretare segnali o indicatori
- difficoltà nella scelta dei colori di abiti, grafici o mappe
- nei bambini, uso improprio dei colori nei disegni o incertezza nelle attività che richiedono distinzione cromatica.
Come viene descritto da chi ne è affetto?
↑ topChi è affetto da daltonismo descrive il proprio modo di vedere i colori in modo diverso a seconda del tipo e del grado di alterazione. Molte persone riferiscono una difficoltà a distinguere specifiche coppie di colori, più che una percezione “in bianco e nero”. Il problema emerge soprattutto in situazioni pratiche, non sempre nelle immagini isolate.
Le implicazioni pratiche sono comunque numerose. Per fare alcuni esempi: si ha impossibilità nel capire quando una bistecca è cotta osservandone il colore, difficoltà nel distinguere pomodori maturi da quelli acerbi, confusione tra il LED rosso e verde di un caricabatterie.
In ambito professionale, si possono fare ulteriori esempi: i cavi elettrici marrone-rosso-verde appaiono identici, le celle di Excel evidenziate in rosso o verde risultano indistinguibili, le mappe meteorologiche con gradazioni cromatiche diventano illeggibili.
I semafori vengono riconosciuti solo per posizione della luce, non per tonalità. Scegliere vestiti coordinati richiede assistenza: un maglione verde viene scambiato per marrone, calzini rossi per grigi.
Chi trasmette il daltonismo?
↑ topIl daltonismo è una malattia generalmente ereditaria, che dipende dall’acquisizione di un cromosoma X, uno dei due cromosomi sessuali, con delle mutazioni nei geni implicati nella visione a colori. I maschi possiedono un cromosoma X e uno Y mentre le femmine ne possiedono due X. Di conseguenza entrambi i genitori possono contribuire a trasmettere il gene mutato.
Bisogna comunque fare una specifica: dato che negli individui di sesso femminile, essendo presenti due copie del cromosoma X, entrambe devono essere mutate perché si presenti daltonismo dal punto di vista clinico. Per i maschi è sufficiente ereditare un solo cromosoma X mutato. L’altra implicazione dell’assetto dei cromosomi sessuali è che i maschi non potranno mai ereditare daltonismo dai padri in quanto dai padri erediteranno il cromosoma Y e non quello X.
Cause non genetiche del daltonismo
↑ topIl daltonismo può avere cause non genetiche. E in simili circostane, può essere reversibile se si risolve la causa sottostante.
Come si svolge la diagnosi?
↑ topLa diagnosi avviene grazie a dei semplici e veloci test, il più comune è diffuso dei quali sono le tavole di Ishihara; il nome di questo test deriva dal medico giapponese che le ha sviluppate.
Queste tavole presentano numeri, lettere o pattern realizzati con punti di colori leggermente diversi inseriti all’interno di un cerchio di punti di colore a contrasto. Compito del paziente è identificare i numeri o seguire i pattern “nascosti” tra i punti. I pazienti che hanno una normale percezione dei colori vedono facilmente le numeri, figure o pattern, mentre chi soffre di daltonismo può non distinguere le forme o addirittura vedere numeri completamente diversi.
Accanto a questo test, ci sono ulteriori percorsi diagnostici.
Che tipo di cura o intervento sono possibili?
↑ topLe forme ereditarie di daltonismo purtroppo non hanno cura, l’unica opzione è un supporto adeguato al paziente e la scelta di uno stile di vita in cui il suo deficit della visione a colori possa causargli il minor disagio possibile.
È comunque necessario tenere presente che esistono forme di daltonismo non ereditarie in cui può essere possibile eliminare la causa scatenante e ripristinare la visione a colori.