- Cosa sono gli anticorpi ANCA
- Quando si dosano gli anticorpi ANCA
- Quali malattie indicano gli anticorpi ANCA
- Granulomatosi con poliangioite (GPA)
- Poliangioite microscopica (MPA)
- Granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA)
- Altre condizioni
- Come si esegue il test degli anticorpi ANCA
- Come interpretare i risultati
- Perché sono importanti
Gli anticorpi ANCA (Anti-Neutrophil Cytoplasmic Antibodies) sono autoanticorpi diretti contro componenti del citoplasma dei neutrofili, un tipo di globuli bianchi che fa parte del sistema immunitario. La loro presenza nel sangue rappresenta un importante marcatore diagnostico per alcune malattie autoimmuni sistemiche, in particolare le vasculiti, patologie caratterizzate dall’infiammazione dei vasi sanguigni.
Il dosaggio degli anticorpi ANCA viene richiesto quando si sospettano determinate condizioni cliniche che coinvolgono l’infiammazione dei vasi sanguigni di piccolo e medio calibre. Questi autoanticorpi, infatti, non sono presenti nelle persone sane e la loro identificazione può essere determinante per una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.
In questo articolo approfondiremo cosa sono gli anticorpi ANCA, quali malattie possono indicare, come viene eseguito il test e come interpretare i risultati, fornendo informazioni utili per chi deve sottoporsi a questo esame o ha ricevuto un referto da comprendere.
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Cosa sono gli anticorpi ANCA
↑ topGli anticorpi ANCA sono autoanticorpi, ovvero anticorpi che il sistema immunitario produce erroneamente contro componenti del proprio organismo. Nel caso specifico, questi anticorpi attaccano proteine presenti nel citoplasma dei neutrofili, cellule del sangue che normalmente hanno il compito di difendere l’organismo dalle infezioni.
Esistono due principali pattern di positività degli ANCA, identificabili attraverso l’immunofluorescenza:
- c-ANCA (citoplasmatico): caratterizzato da una fluorescenza diffusa nel citoplasma. È tipicamente associato agli anticorpi anti-PR3 (proteinasi 3)
- p-ANCA (perinucleare): mostra una fluorescenza attorno al nucleo della cellula. È generalmente associato agli anticorpi anti-MPO (mieloperossidasi)
La specificità di questi anticorpi verso PR3 o MPO viene confermata attraverso test immunoenzimatici (ELISA), che permettono una caratterizzazione più precisa e clinicamente rilevante.
Quando si dosano gli anticorpi ANCA
↑ topIl test per gli anticorpi ANCA viene prescritto dal medico quando sono presenti sintomi o segni clinici che possono far sospettare una vasculite sistemica o altre patologie autoimmuni. Le situazioni che possono richiedere questo esame includono:
- Sintomi respiratori persistenti come tosse, emottisi (sangue nell’espettorato), dispnea
- Sintomi renali quali ematuria (sangue nelle urine), proteinuria, insufficienza renale rapidamente progressiva
- Manifestazioni sistemiche come febbre persistente, perdita di peso, astenia
- Sintomi cutanei quali porpora, ulcere, noduli
- Sinusite cronica o ricorrente, epistassi frequenti
- Dolori articolari e muscolari
- Sintomi neurologici come mononeuriti
Il dosaggio degli ANCA è particolarmente importante nel monitoraggio dei pazienti già diagnosticati con vasculiti associate agli ANCA, per valutare l’attività della malattia e la risposta alla terapia.
Quali malattie indicano gli anticorpi ANCA
↑ topLa presenza di anticorpi ANCA è fortemente associata a un gruppo di malattie autoimmuni note come vasculiti ANCA-associate. Le principali patologie includono:
Granulomatosi con poliangioite (GPA)
↑ topPrecedentemente nota come granulomatosi di Wegener, è caratterizzata dall’infiammazione dei vasi sanguigni di piccolo e medio calibro, con formazione di granulomi. Colpisce principalmente le vie aeree superiori e inferiori e i reni. È tipicamente associata a c-ANCA/anti-PR3 positivi, presenti nel 70-90% dei casi.
Poliangioite microscopica (MPA)
↑ topSi manifesta con vasculite necrotizzante dei piccoli vasi, senza formazione di granulomi. Interessa frequentemente reni e polmoni. È più comunemente associata a p-ANCA/anti-MPO positivi, riscontrabili nel 50-75% dei pazienti.
Granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA)
↑ topConosciuta anche come sindrome di Churg-Strauss, è caratterizzata da asma, eosinofilia e vasculite sistemica. Gli ANCA sono positivi in circa il 40% dei casi, prevalentemente p-ANCA/anti-MPO.
Altre condizioni
↑ topGli anticorpi ANCA possono essere riscontrati, con minore frequenza e specificità, anche in altre condizioni come:
- Glomerulonefriti rapidamente progressive
- Malattie infiammatorie intestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn)
- Alcune forme di epatite autoimmune
- Artrite reumatoide
- Lupus eritematoso sistemico
Come si esegue il test degli anticorpi ANCA
↑ topL’esame per il dosaggio degli anticorpi ANCA è un semplice prelievo di sangue venoso, generalmente effettuato dal braccio. Non è necessaria alcuna preparazione particolare e non è richiesto il digiuno.
Il campione di sangue viene analizzato in laboratorio attraverso due metodiche complementari:
- Immunofluorescenza indiretta (IFI): permette di identificare il pattern di fluorescenza (c-ANCA o p-ANCA) e rappresenta il test di screening iniziale
- Test immunoenzimatico (ELISA): conferma la specificità degli anticorpi verso PR3 o MPO, fornendo anche una quantificazione
L’approccio diagnostico ottimale prevede l’utilizzo combinato di entrambe le tecniche per massimizzare sensibilità e specificità.
Come interpretare i risultati
↑ topI risultati del test ANCA possono essere:
- Negativi: l’assenza di anticorpi ANCA non esclude completamente una vasculite, ma la rende meno probabile. Alcune vasculiti possono essere ANCA-negative, soprattutto nelle fasi iniziali o in forme localizzate.
- Positivi: la presenza di ANCA, soprattutto con elevati titoli anticorpali e specificità per PR3 o MPO, supporta fortemente la diagnosi di vasculite ANCA-associata. Tuttavia, la positività deve sempre essere interpretata nel contesto clinico complessivo.
I titoli anticorpali possono essere utili anche nel monitoraggio: un aumento può indicare una riacutizzazione della malattia, mentre una diminuzione può riflettere una buona risposta al trattamento.
È fondamentale sottolineare che la diagnosi di vasculite non si basa esclusivamente sulla positività degli ANCA, ma richiede una valutazione clinica completa, spesso integrata da esami di imaging e, quando possibile, dalla conferma istologica mediante biopsia.
Perché sono importanti
↑ topGli anticorpi ANCA rappresentano uno strumento diagnostico fondamentale per l’identificazione e il monitoraggio delle vasculiti sistemiche. La loro ricerca dovrebbe essere effettuata in presenza di sintomi suggestivi e interpretata sempre da uno specialista, che valuterà i risultati nel contesto del quadro clinico complessivo del paziente. Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo sono essenziali per prevenire complicanze gravi e migliorare la prognosi di queste patologie autoimmuni.