- Che cosa è il kerion?
- Perché si prende la tigna?
- Come si manifesta la tigna nell’uomo?
- Come capire se hai un fungo in testa?
- Come si diagnostica la tigna nell’uomo?
- Come si cura il kerion?
- Come combattere i funghi del cuoio capelluto?
- Come si capisce che la tigna sta guarendo?
Che cosa è il kerion?
↑ topIl kerion, o kerion celsi, è un’infezione altamente infiammatoria e purulenta provocata da funghi dermatofiti, di solito Tricophyton di origine animale, specie Tricophyton mentagrophytes, e più raramente Microsporum canis.
Si osserva sia nei bambini che negli adulti che hanno avuto frequenti contatti con animali come bovini, cavalli e cani. Colpisce dunque con più facilità categorie professionali come agricoltori, allevatori o macellai.
L’eruzione cutanea che ne consegue ha forma di anello e per questo motivo l’infezione viene denominata tigna.
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Perché si prende la tigna?
↑ topLa tigna può essere contratta attraverso il contatto diretto con una persona o un animale infetto oppure tramite il contatto con oggetti contaminati, come pettini, spazzole o asciugamani.
Quando il micete penetra nel pelo, moltiplicandosi rilascia tricofitine, delle sostanze tossiche che causano l’infezione all’interno del follicolo e nell’area circostante.
Come si manifesta la tigna nell’uomo?
↑ topLa tigna nell’uomo si verifica generalmente a livello del cuoio capelluto (in particolare nella zona occipitale), della nuca, delle regioni della barba, sul dorso delle mani, sul polso e sugli avambracci in coincidenza dei follicoli piliferi.
Il kerion si manifesta sotto forma di una chiazza cutanea eritematosa squamosa (o di una chiazza di alopecia) arrossata, dolente, molle e rilevata della grandezza di 5-7 cm di diametro, sulla cui sommità sono presenti pustole e croste da cui fuoriesce materiale purulento.
Alle lesioni può associarsi febbre e ingrossamento dei linfonodi locali (linfoadenopatia).
Come capire se hai un fungo in testa?
↑ topLa tinea capitis, la tigna che colpisce il cuoio capelluto, si presenta con i seguenti sintomi:
- Chiazza di alopecia
- Eruzione cutanea squamosa e secca sul capo, che può risultare anche pruriginosa
- Desquamazione simile a forfora
- Chiazza gonfia e dolente che può trasformarsi in una vescicola o essudare in pus
Come si diagnostica la tigna nell’uomo?
↑ topLa diagnosi della tigna nell’uomo, spesso già evidente dall’aspetto caratteristico delle lesioni, viene confermata mediante una visita, durante la quale il medico può:
- Osservare le manifestazioni epidermiche, anche grazie a una luce UV che risulta essere il metodo discriminante per riconoscere una dermatofitosi dalle altre eruzioni cutanee
- Prelevare materiale biologico dalle zone interessate dall’infezione per poi analizzarlo al microscopio
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Come si cura il kerion?
↑ topLa terapia per guarire dal kerion prevede la somministrazione di:
- Antimicotici per via topica (pomate, lozioni, polveri) e sistemica (nei casi più severi o cronici)
- Antinfiammatori topici (impacchi) e, nelle forme più gravi, sistemici (corticosteroidi)
- Antibiotici per via sistemica nel caso in cui all’infezione fungina si associ un’infezione da batteri piogeni
Il trattamento deve protrarsi per diverse settimane per arrivare a guarigione completa.
È fondamentale prevenire la diffusione dell’infezione osservando alcuni semplici comportamenti come coprire il capo del soggetto infetto, evitare i contatti con altre persone e lo scambio di oggetti di uso personale.
Come combattere i funghi del cuoio capelluto?
↑ topLa cura del cuoio capelluto si basa sull’applicazione di pomate locali antimicotiche, shampoo speciali e terapia farmacologica per uso orale (antimicotici o corticosteroidi).
L’affezione ha decorso subacuto e solitamente guarisce nell’arco di un mese, lasciando però una cicatrice. I capelli infatti ricrescono, ma spesso non nella loro totalità: in alcune aree l’infiammazione può causare la necrosi dei follicoli e dunque l’insorgenza di alopecia definitiva.
Come si capisce che la tigna sta guarendo?
↑ topIl segnale che la tigna sta guarendo va ricercato nell’evoluzione delle chiazze: con il tempo queste diventano meno rosse, si riducono di volume e si appiattiscono.