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Pubblicato inSantagostinopedia

Antigene Carcino Embrionario (CEA), perché fare il test

Il test CEA misura l’antigene carcino-embrionario, utile per monitorare alcuni tumori. Scopri come e quando è necessario eseguirlo

L’antigene carcino-embrionario (CEA) è una glicoproteina che viene prodotta principalmente dalle cellule del feto nel tratto gastrointestinale, nel fegato e nel pancreas durante i primi sei mesi della gravidanza. 

Questa proteina inoltre presenta una diversa specificità a seconda del tessuto nel quale viene sintetizzata e questo è possibile grazie alla variazione che si manifesta a livello della componente glucidica della molecola.

Nell’adulto, invece, in condizioni normali vengono secrete piccolissime quantità dell’antigene carcino-embrionario.

Perché fare il test dell’antigene carcino-embrionario?

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È necessario fare il test:

  • Per monitorare l’andamento tumorale durante la terapia farmacologica (sia la risposta alla terapia sia le eventuali recidive)
  • Come indicatore delle dimensioni del carico tumorale e della sua stadiazione
  • Per determinare eventuali metastasi
  • Come esame di controllo nel caso in cui si ottenga un risultato positivo negli esami di screening nella prevenzione ai tumori
  • Per rilevare una possibile diminuzione dei livelli di CEA in seguito al trattamento tumorale

Quando fare il test dell’antigene carcino-embrionario?

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Il test dell’antigene carcino-embrionario viene effettuato in quei pazienti che hanno ricevuto diagnosi di cancro al colon, al pancreas, al polmone, alla mammella, all’ovaio o diagnosi di altri tipi di tumore, prima di iniziare la terapia farmacologica 

Nel caso in cui i risultati riportino valori elevati sarà necessario ripetere l’esame dell’antigene carcino-embrionario a intervalli regolari, sia durante che dopo la terapia. Questo test può essere prescritto anche in caso di sospetta neoplasia come supporto alla diagnosi.

Campione richiesto per l’antigene carcino-embrionario?

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Viene prelevato un campione di sangue venoso.

Preparazione

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No, questo esame non necessita di alcuna preparazione.

Serve il digiuno?

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, è consigliabile che il paziente si presenti a digiuno per effettuare l’esame.

È opportuno fare l’esame dell’antigene carcino-embrionario di prima mattina?

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, è opportuno fare il test dell’antigene carcino-embrionario di prima mattina.

In cosa consiste l’esame dell’antigene carcino-embrionario?

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L’esame del CEA permette di misurare la concentrazione di antigene carcino-embrionale nel sangue come test aggiuntivo per la valutazione clinica dei pazienti con neoplasia. 

Cosa sappiamo con questo esame?

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Le informazioni che è possibile ottenere sottoponendo i pazienti a questo tipi di test sono:

  • Determinare la stadiazione del tumore (dimensione del tumore e sua metastatizzazione)
  • Monitorare il trattamento di quei pazienti che presentano un cancro al colon
  • Il test del CEA può essere utilizzato come marcatore del cancro al colon retto, del carcinoma midollare della tiroide, dello stomaco, del polmone, del fegato, del pancreas, della mammella e dell’ovaio
  • Viene utilizzato come test prima dell’inizio della chemioterapia o della radioterapia
  • È utile per monitorare la risposta del paziente alla terapia o per rilevare eventuali recidive post trattamento

Quando viene prescritto l’esame dell’antigene carcino-embrionario?

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  • Prima dell’inizio della terapia e a intervalli regolari per verificarne l’andamento, in quei pazienti che hanno avuto diagnosi di tumore al colon o di altri tipi di cancro
  • Quando è necessario rilevare eventuali recidive tumorali
  • Quando si sospetta la comparsa di un tumore
  • Se si sospetta che il cancro abbia metastatizzato l’analisi può essere effettuata anche su altri liquidi corporei quali, liquido peritoneale, liquido cerebrospinale, liquido pleurico

Gli esami del sangue più importanti

Utile da sapere

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  • Per la comparabilità dei risultati e per una loro corretta interpretazione, è necessario eseguire il test dell’antigene carcino-embrionario sempre nello stesso laboratorio
  • I fumatori possono presentare concentrazioni e livelli di CEA più elevati dei non fumatori
  • Livelli maggiori di CEA possono indicare non solo condizioni cancerogene, ma anche altre patologie quali cirrosi, infiammazioni, ulcere peptiche, polipi rettali, colite ulcerose, enfisema e patologie benigne alla mammella